Monumenti funerari romani con decorazione ad Alba Fucens - article ; n°2 ; vol.94, pg 715-741
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Monumenti funerari romani con decorazione ad Alba Fucens - article ; n°2 ; vol.94, pg 715-741

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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1982 - Volume 94 - Numéro 2 - Pages 715-741
Marco Buonocore, ~~Monumenti funerari romani con decorazione ad Alba Fucens~~, p. 715-741. Vengono presi in considerazione tre classi di monumenti albensi che presentano corne motivo decorativo il fregio dorico (CIL, IX, 3907; 3910; 3927; 3985; 4011; tre anepigrafi), il ~~mundus femminile~~ (CIL, IX, 3952; 3971; 4001; 4026; AE, 1974, 309; inedito) e la porta ~~Ditis~~ (CIL, IX, 3906; 4036). Lo studio permette di evidenziare lo stretto rapporto intercorso con le maestranze marse : i monumenti albensi a fregio dorico (I secolo a.C. - inizio I d.C.) sembrano aver influenzato quelli marsi; quelli con il ~~mundus~~ femminile (fine I secolo d.C. - inizio II) rivelano un reciproco contatto artigianale; quelli con la rappresentazione della ~~porta Ditis ~~(meta I secolo a.C.) sono viceversa totalmente dipendenti delle maestranze artigiane marse.
27 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié le 01 janvier 1982
Nombre de lectures 54
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Marco Buonocore
Monumenti funerari romani con decorazione ad Alba Fucens
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 94, N°2. 1982. pp. 715-741.
Riassunto
Marco Buonocore, Monumenti funerari romani con decorazione ad Alba Fucens, p. 715-741.
Vengono presi in considerazione tre classi di monumenti albensi che presentano come motivo decorativo il fregio dorico (CIL, IX,
3907; 3910; 3927; 3985; 4011; tre anepigrafi), il mundus femminile (CIL, IX, 3952; 3971; 4001; 4026; AE, 1974, 309; inedito) e la
porta Ditis (CIL, IX, 3906; 4036). Lo studio permette di evidenziare lo stretto rapporto intercorso con le maestranze marse : i
monumenti albensi a fregio dorico (I secolo a.C. - inizio I d.C.) sembrano aver influenzato quelli marsi; quelli con il mundus
femminile (fine I secolo d.C. - inizio II) rivelano un reciproco contatto artigianale; quelli con la rappresentazione della porta Ditis
(metà I secolo a.C.) sono viceversa totalmente dipendenti delle maestranze artigiane marse.
Citer ce document / Cite this document :
Buonocore Marco. Monumenti funerari romani con decorazione ad Alba Fucens. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome.
Antiquité T. 94, N°2. 1982. pp. 715-741.
doi : 10.3406/mefr.1982.1342
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1982_num_94_2_1342MARCO BUONOCORE
MONUMENTI FUNERARI ROMANI
CON DECORAZIONE AD ALBA FUCENS
Durante sopralluoghi effettuati negli anni 1980-1981 nel territorio
equo pertinente il centro di Alba Fucens, ho potuto constatare quanto sia
il materiale epigrafico-archeologico ancora inedito ο poco studiato1. In
questa sede voglio presentare tre classi di documenti che hanno trovato,
per altri centri della regio IV augustea, attenta e puntuale disamina, e che
pertanto sono di ulteriore accrescimento circa le nostre informazioni sul
la storia artistica di quella regio in età romana; si tratta di materiale,
iscritto ο anepigrafe, che presenta come motivo decorativo il fregio dori
co, ο la porta Ditis, ovvero il mundus femminile. L'area senz'altro più a
diretto contatto con quella albense è la marsa; nel compilare le singole
schede di Alba Fucens ho ritenuto necessario perciò, ai fini anche di una
più completa documentazione, far riferimento alle analoghe categorie di
1 Un'ampia raccolta bibliografica sul centro equo si trova in J. Mertens, in
Alba Fucens, I, 1969, p. 33-36. Da aggiungere : R. Chevallier, in Rev. Et. Lai.,
XL VII, 1969, p. 693-696. Fast. Arch., XXIV-XXV, 1969-1970, nr. 7514; 8179-8181.
H. Blank, Archäologische Funde und Grabungen in Mittelitalien 1959 bis 1969, in
Arch. Anzeig., 1970, p. 327-329. A. Traversa, in Paideia, XXV, 1970, p. 3-4.
J. Heurgon, in Rev. Arch., 1970, p. 350-351. V. Cianfarani, in EAA Suppl., 1970, 5.v.
Alba Fucente, p. 24-25. G. Faider Feytmans, L'Ant. Class., XL, 1971, p. 424-426.
H. Lauter, Heiligtum oder Markt, in Arch. Anzeig., 1971, p. 55-62. A. Hus, in Rev.
Phil., XLV, 1971, p. 379-380. J. H. Harris, in Am. Journ. Arch., LXX, 1971, p. 452-
453. J. Debergh, in Latomus, XXX, 1971, p. 263-264. Fast. Arch., XXVI-XXVII,
1971-1972 (1975-1978), nr. 4586-4587, 7410, 8072-8073. F. De Ruyt, Un petit buste
dAgrippine en bronze doré provenant d'Alba Fucens, in Rend. Pont. Ace. Arch.,
XLIV, 1971-1972, p. 151-161. Fast. Arch., XXVIII-XXIX, 1973-1974 (1979), nr. 8987-
8988, 9844. De Ruyt, Scripta Minora, Louvain, 1975, p. 183-215. L. Lopez, // lago di
Fucino e dintorni, L'Aquila, 1976. P. Sommella, Città romane in Italia : tipologia e
inquadramento cronologico, in Le città di fondazione (Atti II Conv. Int. Storia Urban
istica), Vicenza, 1978, p. 16. Vd., anche, infra nel testo passim.
MEFRA - 94 - 1982 - 2, p. 715-741. MARCO BUONOCORE 716
documenti dei centri marsi, cosicché apparirà chiaro lo stretto rapporto
intercorso fra le due zone, almeno sul piano delle maestranze artigiane.
Fregio dorico
1) Base di donario in calcare fortemente scheggiata e abrasa lungo i
margini; misura m 0,81 in altezza, m 0,35 in larghezza, m 0,30 in spessor
e; la faccia con le cinque righe scritte e le due laterali recano superior
mente un fregio dorico le cui metope ospitano bucrani alternati a patere ;
il testo non è correttamente impaginato sull'asse centrale dello specchio
come dimostrano l'irregolarità dei margini; incisione dei caratteri poco
profonda ; l'interpunzione, appena segnalata, non è mai omessa tra parole
intere ed abbreviazioni ; superiormente, il coronamento presenta un inca
vo atto per alloggiare il donum mediante supporti metallici. — Attua
lmente l'iscrizione è conservata negli angusti locali del Museo Civico di
Avezzano.
Bibl. : CIL, F, 1815 (cfr. p. 732) = IX, 3907 = ILS, 2489 = Ritschl,
tav. LXXVII, L = Diehl, 99 = ILLRP, 146 = Imagines, 74 = CIL, F, 2, 4
(bozze), p. 274. Vd. anche G. C. Rossi, Lapide marsicane, in Bibl. Apost.
Vat., Ferraioli 513, 23V; E. V. Marmorale, ree. a A. Degrassi, ILLRP. Imag
ines, in Giorn. hai. Filolog., 19, 1966, p. 185. L. Orlandi, / Marsi e l'origi
ne di Avezzano, Napoli, 1967, p. 169, 254-257, nr. 3. M. Torelli, Monum
enti funerari romani con fregio dorico, in Dialoghi di Arch., 2, 1, 1968,
p. 43, 51 η. 28; fig. 5. G. Pagani, Avezzano e la sua storia, Casamari, 1968,
p. 73-74. A. Degrassi, Epigraphica IV, in Mem. Ace. Lincei, 14, 1969,
p. 135 = Scritti vari di antichità, IV, 1971, p. 30-31.
1) Herculei d(onum) [d(ederunt)] m 0,032 - 0,03
2) milites Africafni] m 0,03
3) Çaecilianis. m 0,03 - 0,028
4) Mag(ister) curavit m 0,025 - 0,02
5) C(aius) Saltorius C(ai) f(ilius). m
L. 2 : Africafnis ? Marmorale. L. 3 : aecilianis Orlandi.
Il contenuto dell'iscrizione mi sembra ormai chiarificato dopo le vali
de argomentazioni del Marmorale e del Degrassi : « Dovrebbe risalire ai
primi decenni del I secolo a. Cr. se è esatta, come io penso, l'ipotesi del MONUMENTI FUNERARI ROMANI CON DECORAZIONE AD ALBA FUCENS 717
Illustration non autorisée à la diffusion
Fig. 1 - Base di donario : CIL, IX,
3907 (Museo Civico di Avezzano).
rimpianto E. V. Marmorale che Caecilianis, nominativo arcaico2 in luogo
di Caeciliani, siano i soldati di Cecilio Metello che hanno combattuto con
tro Giugurta. Il Mommsen invece aveva pensato a soldati di stanza ad
Alba che prima sarebbero stati nei Castra Caecilia della Lusitania ο in un
2 Su tale nominativo arcaico vd., tra l'altro, M. Leuman-J. B. Hofmann-Α. Szan-
tyr, Lateinische Grammatik. I. Lateinische Laut- und Formenlehre (M. Leumann),
München, 1977 {Handbuch der Altertumswissenschaft, II, 2, 1), p. 427, § 353b.
M. Tempesti, in Studi e ricerche dell'Istituto di latino, 1, 1977, p. 186. MARCO BUONOCORE 718
altro campo dell'Africa di quel nome. Il Torelli vorrebbe spiegare la pre
senza di questi soldati ad Alba Fucens con vicende della città durante la
guerra civile e attribuisce alle stesse circostanze la dedica degli [aujxsilia-
rei Hispanfei] trovata a Cavallari presso Pizzoli nell'agro dell'antica Ami-
terno (CIL, Ρ, 1860 = IX, 4503 = ILS, 2488 = ILLRP, 500 = CIL, Ρ, 2, 4
(bozze), p. 280). Ma i milites Caeciliani formavano ad Alba Fucens un col
legio e per giunta piccolo se era presieduto da un solo magistero3.
Dobbiamo segnalare, che il culto di Èrcole nel centro equo è molto
attestato ; accanto alla grande statua della divinità (attualmente conservat
a nel Museo nazionale di Chieti), ricordo, insieme alla nostra dedica,
altre due iscrizioni : Antiquité class., 24, 1955, p. 62-63, nr. 1, tav. XXVIII
=AE, 1955, 3 = CIL, Ρ, 2, 4 (bozze), nr. 3272 4; CIL, IX, 3961.
Da rilevare, infine, la presenza del nomen Saltorius5 che non conosce
precedenti locali nel centro equo e non è mai attestato nella vicina zona
marsa.
2) Cippo in calcare coronato alla sommità da un fregio dorico con
uno scudo raffigurato al centro della metopa. Cercata invano nel Museo
civico di Avezzano dove la da conservata il Degrassi.
Bibl. : CIL, Ρ, 1817 = IX, 3910 = ILS, 3817 = Ritschl, tav. LX, H =
Diehl, 165 = ILLRP, 227 = Imagines, 101 = CIL, P, 2, 4 (bozze), p. 275.
Vd. anche Rossi, ms. cit., 23V.
1) Nicomacus Saf(ini) L(uci) s(ervus),
2) Paapia Atiedi L(uci) s(ervus),
3) Dorot(eus) Tettien(i) T(iti) s(ervus),
4) Menti Bonae
5) basim don(um) dont.
L. 1 : Nicomachus Sae. L. 2 : Atedis. L. 3 : Dorottea Atiedis Rossi.
3 Così Degrassi, art. cit., p. 135. Su questa iscrizione vd., anche, C. Letta-
S. D'Amato, Epigrafia della regione dei Marsi, Milano, 1975, p. 134, n. 7.
4 Si tratta dell'angolo superiore sinistro di una lastra calcare; misure : m 0,32
χ 0,50 χ 0,20; altezza lettere: m 0,055. Attualmente si trova conservato in un
ambiente del Castello di Celano insieme ad un'enorme quantità di reperti prove
nienti dagli scavi belgi di Alba Fucens. Si lamenta la mancanza di un catalogo.
5 Vd. W. Schulze, Zur Geschichte lateinischer Eigennamen (Abh. Göttingen,
n. F. V, 2), Berlin, 1904, p. 224, 228, 334. MONUMENTI FUNERARI ROMANI CON DECORAZIONE AD ALBA FUCENS 719
Anche in questo caso l'iscrizione si può datare nei primi decenni del I
secolo a.C. come, probabilmente, un

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