Mosaici paleocristiani di Puglia - article ; n°1 ; vol.88, pg 277-373
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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1976 - Volume 88 - Numéro 1 - Pages 277-373
Raffaella Moreno Cassano, ~~Mosaici paleocristiani di Puglia~~, pp. 277-373. Edizione dei mosaici relativi ad edifici di culto cristiano in Puglia tra la fine del IV e il VI secolo, come testimonianza dell'autorità vescovile nel quadro della vicenda storica délia regione. L'esame dei motivi decorativi rivela l'aggiornamento delle iconografie rispetto ai maggiori complessi occidentali e orientali e conferma che tra il V e il VI secolo, pur con inflessioni locali, si difîonde un linguaggio unitario : in particolare la decorazione pavimentale della Basilica di San Leucio a Canosa trova una série di analogie tanto con Ravenna quanto con Ippona.
Raffaella MOKENO CASSANO Mosaici paleocristiani di Puglia pp 277-373 Edizione dei mosaici relativi ad edif ci di culto cristiano in Puglia tra la fine del IV il VI secolo come testimonianza autorità vescovile nel quadro della vicenda storica della regione esame dei motivi decorativi rivela ag giornamento delle iconografie rispetto ai maggiori complessi occidentali orien tali conferma che tra il il VI secolo pur con inflessioni locali si diffonde un linguaggio unitario in particolare la decorazione pavimentale della Basi lica di San Leucio Canosa trova una serie di analogie tanto con Eavenna quanto con Ippona
97 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1976
Nombre de lectures 62
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 10 Mo

Extrait

Raffaella Moreno Cassano
Mosaici paleocristiani di Puglia
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 88, N°1. 1976. pp. 277-373.
Riassunto
Raffaella Moreno Cassano, Mosaici paleocristiani di Puglia, pp. 277-373.
Edizione dei mosaici relativi ad edifici di culto cristiano in Puglia tra la fine del IV e il VI secolo, come testimonianza dell'autorità
vescovile nel quadro della vicenda storica della regione. L'esame dei motivi decorativi rivela l'aggiornamento delle iconografie
rispetto ai maggiori complessi occidentali e orientali e conferma che tra il V e il VI secolo, pur con inflessioni locali, si difîonde un
linguaggio unitario : in particolare la decorazione pavimentale della Basilica di San Leucio a Canosa trova una série di analogie
tanto con Ravenna quanto con Ippona.
Résumé
Raffaella MOKENO CASSANO Mosaici paleocristiani di Puglia pp 277-373 Edizione dei mosaici relativi ad edif ci di culto
cristiano in Puglia tra la fine del IV il VI secolo come testimonianza autorità vescovile nel quadro della vicenda storica della
regione esame dei motivi decorativi rivela ag giornamento delle iconografie rispetto ai maggiori complessi occidentali orien tali
conferma che tra il il VI secolo pur con inflessioni locali si diffonde un linguaggio unitario in particolare la decorazione pavimentale
della Basi lica di San Leucio Canosa trova una serie di analogie tanto con Eavenna quanto con Ippona
Citer ce document / Cite this document :
Moreno Cassano Raffaella. Mosaici paleocristiani di Puglia. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 88, N°1.
1976. pp. 277-373.
doi : 10.3406/mefr.1976.1059
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1976_num_88_1_1059PALEOCRISTIANI DI PUGLIA* MOSAICI
PAK
Baffaella Moreno Cassano
Si può incominciare a tracciare una storia della cultura e della so
cietà dell'Apulia tra il V e il VI secolo d.O., integrando le scarse notizie
proposte dalle fonti letterarie con i dati offerti dalla ricerca archeologica
e topografica. Se, infatti, consideriamo l'articolazione della rete viaria
di età altomedievale x, la documentazione di organismi urbani regola
rmente pianificati, nei quali spiccano emergenze architettoniche 2, la pre
senza di attive officine di figuli che continuano ad operare in un settore
* Desidero ringraziare quanti hanno reso possibile questa ricerca e in
particolare, Corrado Bucci, Marina Castelf ranchi Falla, Cosimo D'Angela,
Michele D'Elia, Franco Labate, Elena Lattanzi, Felice Gino Lo Porto, Bic-
cardo Mola, Mariarosaria Salvatore, Mauro Sardella, Carlo Signorini.
Sono grata inoltre a Georges Vallet e a Pierre Gros per aver voluto ospi
tare questo lavoro nei Mélanges.
I rilievi degli edifìci considerati e dei mosaici sono dell'architetto Mauro
Scionti dell'Università di Bari. Della sua collaborazione mi sono giovata anche
nella stesura delle parti relative all'architettura della Basilica di San Leucio
e alla tecnica dei mosaici.
1 II problema soprattutto per quanto riguarda la rete stradale in rap
porto all'evoluzione dei centri dauni in età altomedievale è stato posto da G.
Alvisi in un convegno sulle origini del cristianesimo in Puglia: M. Salvatore,
Cronache. X Convegno di Ricercatori sulle Origini del Cristianesimo in Puglia
in V etera Christianorum 11 1974, 190-191.
2 L'osservazione si riferisce in particolare ad Egnazia dove lo scavo ha
messo in luce un centro che nell'età di Traiano riceve un notevole impulso e
che fino al VI secolo continua a crescere e a svilupparsi intorno agli edifìci di
culto. Lo sviluppo urbanistico di Egnazia è stato oggetto della relazione di
E. Lattanzi all'XI convegno sulle origini del cristianesimo in Puglia: M. Sal
vatore, Cronache. XI Convegno di Ricercatori sulle Origini del Cristianesimo in
Puglia in Y etera Christianorum 11 1974, 402-403. Per la Daunia: M. D. Marin,
Tomografia Storica della Daunia Antica, Napoli 1970, 48-56, 70-71. 278 RAFF AELLA MORENO CASSANO
da sempre molto produttivo x, le testimonianze di traffici commerciali
attraverso le rotte marittime e il rinvenimento di sigillate orientali e
africane 2, e confrontiamo tutti questi elementi con le notizie relative
alla storia della Chiesa pugliese dei primi secoli 3 ο con la solidità del
mercato frumentifero 4, potremo stabilire dei nessi essenziali per com
prendere il ruolo dell'Apulia tra antichità e medioevo.
1 C. D'Angela, Lucerne tardoantiche e cristiane di Taranto in V etera Chri-
stianorum 8 1971, 155-171, ristampato in Puglia Paleocristiana II, Galatina
1974, 89-109; C. Carletti, Nota su una lucerna fittile del Museo Archeologico di
Bari in Teiera Christianorum 8 1971, 349-355, ristampato in Puglia Paleocri
stiana II, 31-38; C. D'Angela, « Figulorum nomina » su lucerne romane nei Musei
di Taranto e Bari in Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia
65 1972-1973, 195-204; C. D'Angela, Alcuni reperti paleocristiani di arte minore
conservati a Oanosa in 8tudi Storici, Bari 1974, 97-105; C. D'Angela, Matrici
fittili di lucerne tardo-antiche rinvenute in Puglia in Atti del IV Convegno Naz
ionale di Archeologia Cristiana, Reggio Callabria 1974 (in corso di stampa).
2 Per i collegamenti di Egnazia con l'Oriente: E. Moreno Cassano, Archit
etture paleocristiane di Egnazia in Teiera Christianorum 12 1975, 186-189. Lo
studio delle sigillate orientali e africane rinvenute nell'abitato di Egnazia è
stato affrontato da F. D'Andria: cfr. M. Salvatore, Cronache. XI Convegno di
Ricercatori sulle Origini del Cristianesimo in Puglia in Teiera Christianorum
11 1974, 401.
3 G. Coniglio, Note storiche sulla Chiesa di Puglia e Lucania dal Τ al IX
secolo nei fondi pergamenacei in Teiera Christianorum 7 1970, 375-377, ristam
pato in Puglia Paleocristiana II, 39-72,
4 Intorno alla metà del V secolo Sidonio Apollinare documenta il com
mercio di grano tra la Gallia e l'Apulia riferendosi in particolare ai granai di
Burgum sulla Gironda (Carmen XXII, vv. 171-173: B. Krusch in Monumenta
Germaniae Historica. Auctores Antiquissimi 8 Berlin 1887 (ristampa anasta-
tica 1961, 248); inoltre ricorda che nel 468 in relazione ad una crisi annonaria
fu importato a Eoma grano dall' Apulia (Epistola I, 10, 2: C. Luetjohann in
Monumenta Germaniae Historica. Auctores Antiquissimi 8 Berlin 1887, 15-16).
Questa ripresa nella coltivazione di cereali in Apulia tra il IV e il V secolo
dopo un lungo periodo di difficoltà anche di carattere ambientale (cfr. V. A.
Sirago, L'Italia agraria sotto Traiamo, Louvain 1958, 15, dove è una disamina
delle fonti sull'argomento) coincide con la stasi nelle importazioni di grano
dall'Africa e dall'Egitto. Testimoniano questa fase per Γ Apulia, Paolino da
Noia (Carmen XX vv. 312-313, 153: Gr. De Hartel in Corpus Scriptorum Ec-
clesiasticorum Latinorum 39 Wien 1894) che tra la fine del IV e gli inizi del
V secolo sottolinea in senso positivo il trasferimento nelle nostre regioni di
contadini del beneventano, e YExpositio totius mundi (J. Rougé, Expositio
totius mundi et gentium, Paris 1966) che considera Γ Apulia et Calabria tra i
distretti più notevoli per la produzione di frumento. Sempre per una caratte
rizzazione della regione in questo senso va ricordata la citazione di Procopio
(De Bello Gothico II, 24: J. Haury-G. Wirth, Procopii Caesarensis Opera MOSAICI PALEOCRISTIANI DI PUGLIA 279
Un posto notevole nella storia di questi secoli occupa la Chiesa,
per la funzione di primo piano dei vescovi nei rapporti con il pontefice
e con le autorità politiche e perché ad essa sono legati i monumenti più
Fig. A - Bari, Edificio precedente la Cattedrale romanica,
MOSAICO PAVIMENTALE.
appariscenti che ci sono conservati x. Nelle sedi delle più antiche diocesi
documentate, Siponto, Canosa, Trani, Bari 2, Egnazia, restano infatti i
Omnia, Leipzig 1963, 259) a proposito dei rifornimenti all'esercito bizantino
assediato ad Ancona, da parte dei distretti dell' Apulia et Calabria e della Sicilia.
1 P. F. Kehr, Regesta Pontificum Bomanorum 9 Berlin 1962, 230-231
(Siponto), 288 (Trani) 337-339 (Canosa) con la bibliografia precedente. Vedi
inoltre Coniglio in Puglia Paleocristiana II, 41-45.
2 Al di sotto della cripta della cattedrale romanica della città, nel corso
di recenti lavori di consolidamento delle fondazioni, curati dalla Soprintendenza
ai Monumenti della Puglia, è stato messo in luce un pavimento a mosaico
(fig. A), di cui è stata data una breve notizia da B. M. Apollon j Ghetti (La
cattedrale preromanica in Bari vecchia, Bari 1972, 196-199) e da C. Bucci (Co
municazione preliminare sui restauri in corso nella Cattedrale di Bari in Alle
Sorgenti del Romanico. Puglia XI secolo, Bari 1975, 325). Appunto perché og
getto di studio il mosaico non è stato presentato in questo articolo. Se ne danno 280 RAFFAELLA MORENO CASSANO
ruderi di edifici di culto caratterizzati da una complessa icnografia e
da una ricca ornamentazione.
Una costante di queste chiese è la pavimentazione a mosaico che
ci permette di con

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