CAVALLERIA RUSTICANA
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Description

Le livret de l’opéra " Cavalleria Rusticana ". Musiques de Pietro Mascagni. Source : librettidopera.it

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Langue Italiano

Extrait

CAVALLERIA RUSTICANA
Melodramma in un atto.
testi di Giovanni Targioni-Tozzetti
Guido Menasci
musiche di Pietro Mascagni
Prima esecuzione: 17 maggio 1890, Roma.
www.librettidopera.it
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Informazioni
Cavalleria rusticana
Cara lettrice, caro lettore, il sito internet www.librettidopera.it  è dedicato ai libretti d'opera in lingua italiana. Non c' è un intento filologico, troppo complesso per essere trattato con le mie risorse: vi è invece un intento divulgativo, la volont à di far conoscere i vari aspetti di una parte della nostra cultura. Ogni libretto è stato cercato e realizzato con passione: acquistando i compact-disc realizzati aiutate a portare avanti e a migliorare la qualit à di questa iniziativa. Motivazioni per scrivere note di ringraziamento non mancano. Contributi e suggerimenti sono giunti da ogni dove, vien da dire « dagli Appennini alle Ande ». Tutto questo aiuto mi ha dato e mi sta dando entusiasmo per continuare a migliorare e ampiare gli orizzonti di quest'impresa. Ringrazio quindi: chi mi ha dato consigli su grafica e impostazione del sito, chi ha svolto le operazioni di aggiornamento sul portale, tutti coloro che mettono a disposizione testi e materiali che riguardano la lirica, chi ha donato tempo, chi mi ha prestato hardware, chi mette a disposizione software di qualit à a prezzi pi ù che contenuti. Infine ringrazio la mia famiglia, per il tempo rubatole e dedicato a questa attivit à . I titoli vengono scelti in base a una serie di criteri: disponibilit à del materiale, data della prima rappresentazione, autori di testi e musiche, importanza del testo nella storia della lirica, difficolt à di reperimento. A questo punto viene ampliata la variet à del materiale, e la sua affidabilit à , tramite acquisti, ricerche in biblioteca, su internet, donazione di materiali da parte di appassionati. Il materiale raccolto viene analizzato e messo a confronto: viene eseguita una trascrizione in formato elettronico. Quindi viene eseguita una revisione del testo tramite rilettura, e con un sistema automatico di rilevazione sia delle anomalie strutturali, sia della validit à dei lemmi. Vengono integrati se disponibili i numeri musicali, e individuati i brani pi ù  significativi secondo la critica. Viene quindi eseguita una conversione in formato stampabile, che state leggendo. Grazie ancora. D ario Z anotti
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Libretto n. 12, prima stesura per www.librettidopera.it : agosto 2002. Ultimo aggiornamento: 22/05/2011.
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A.A. VV. / P. Mascagni, 1890 P E R S O N A G G I
Personaggi
S ANTUZZA , una giovane contadina ... SOPRANO ....... T URIDDU , un giovane contadino ......... TENORE . L UCIA , madre di Turiddu .......... CONTRALTO A LFIO , un carrettiere BARITONO .......... L OLA , sua moglie .......... MEZZOSOPRANO
Contadini e Contadine, Paesani, Ragazzi.
La scena rappresenta una piazza in un paese della Sicilia. Nel fondo, a destra, chiesa con porta praticabile. A sinistra l'osteria e la casa di Mamma Lucia. È il giorno di Pasqua. Tratto dalla novella di Giovanni Verga dallo stesso titolo.
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Atto unico
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A T T O U N I C O
Siciliana A sipario calato.
Cavalleria rusticana
T URIDDU O Lola ch'hai di latti la cammisa si bianca e russa comu la cirasa, quannu t'affacci fai la vucca a risa, biatu pi lu primu cu ti vasa! Ntra la porta tua lu sangu è sparsu, e nun me mpuorta si ce muoru accisu... e si ce muoru e vaju’n paradisu si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu.
[N. 1 - Siciliana]
Scena prima La scena sul principio è vuota. Albeggia. [N. 2 - Coro d'introduzione]
D ONNE (di dentro) Gli aranci olezzano sui verdi margini, cantan le allodole tra i mirti in fior; tempo è si mormori da ognuno il tenero canto che i palpiti raddoppia al cor. Le Donne entrano in scena.
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A.A. VV. / P. Mascagni, 1890
U OMINI (di dentro) In mezzo al campo tra le spighe d'oro giunge il rumor delle vostre spole, noi stanchi riposando dal lavoro a voi pensiam, o belle occhi-di-sole. O belle occhi-di-sole a voi corriamo come vola l'augello al suo richiamo. Gli Uomini entrano in scena. D ONNE Cessin le rustiche opre: la vergine serena allietasi del salvator; tempo è si mormori da ognuno il tenero canto che i palpiti raddoppia al cor. Il Coro attraversa la scena ed esce. Scena seconda Santuzza e Lucia.
S ANTUZZA (entrando) Dite, mamma Lucia... L UCIA Sei tu? Che vuoi? (sorpresa) S ANTUZZA Turiddu ov' è ? L UCIA Fin qui vieni a cercare il figlio mio? S ANTUZZA Voglio saper soltanto, perdonatemi voi, dove trovarlo. L UCIA Non lo so, non lo so, non voglio brighe! S ANTUZZA Mamma Lucia, vi supplico piangendo, fate come il signore a Maddalena, ditemi per piet à dov' è Turiddu... L UCIA È andato per il vino a Francofonte. S ANTUZZA No! l'han visto in paese ad alta notte.
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Atto unico
[N. 3 - Scena]
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Atto unico
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L UCIA Che dici? se non è tornato a casa! (avviandosi verso l'uscio di casa) Entra! S ANTUZZA Non posso entrare in casa vostra... (disperata) Sono scomunicata! L UCIA E che ne sai del mio figliolo? S ANTUZZA Quale spina ho in core! Scena terza Alfio, Coro e dette.
C ORO
C ORO
A LFIO Il cavallo scalpita, i sonagli squillano, schiocca la frusta. Ehi l à ! Soffi il vento gelido, cada l'acqua o nevichi, a me che cosa fa? O che bel mestiere fare il carrettiere andar di qua e di l à ! A LFIO M'aspetta a casa Lola che m'ama e mi consola, ch' è tutta fedelt à . Il cavallo scalpiti, i sonagli squillino, è Pasqua, ed io son qua! O che bel mestiere fare il carrettiere andar di qua e di l à !
L UCIA Beato voi, compar Alfio, che siete sempre allegro cos ì !
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Cavalleria rusticana
[N. 4 - Sortita di Alfio con Coro]
[N. 5 - Scena e preghiera]
A.A. VV. / P. Mascagni, 1890 A LFIO Mamma Lucia, n'avete ancora di quel vecchio vino? L UCIA Non so; Turiddu è andato a provvederne. A LFIO Se è sempre qui! ~ L'ho visto stamattina vicino a casa mia. L UCIA Come? (sorpresa) S ANTUZZA Tacete. (rapidamente) (dalla chiesa odesi intonare l'Alleluia) A LFI O Io me ne vado, ite voi altre in chiesa. (esce) C ORO Regina coeli laetare. ~ interno (dalla chiesa) Alleluia! Quia quem meruisti portare. ~ Alleluia! Resurrexit sicut dixit. ~ Alleluia! C ORO Inneggiamo, il signor non è morto, esterno (sulla piazza) ei fulgente ha dischiuso l'avel, inneggiam al signore risorto oggi asceso alla gloria del ciel! C ORO Ora pro nobis Deum. ~ interno (dalla chiesa) Alleluia! Gaude et laetare, Virgo Maria. ~  Alleluia! Quia surrexit Dominus vere. ~ Alleluia! Tutti entrano in chiesa tranne Santuzza e Lucia. Scena quarta Lucia e Santuzza.
L UCIA Perch é m'hai fatto segno di tacere?
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Atto unico
[N. 6 - Romanza e Scena]
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Atto unico
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Cavalleria rusticana
S ANTUZZA Voi lo sapete, o mamma, prima d'andar soldato, Turiddu aveva a Lola eterna f é giurato. Torn ò , la seppe sposa; e con un nuovo amore volle spegner la fiamma che gli bruciava il core: m'am ò , l'amai. Quell'invidia d'ogni delizia mia, del suo sposo dimentica, arse di gelosia... Me l'ha rapito... Priva dell'onor mio rimango: Lola e Turiddu s'amano, io piango, io piango! L UCIA Miseri noi, che cosa vieni a dirmi in questo santo giorno? S ANTUZZA Io son dannata.  Andate o mamma, ad implorare iddio, e pregate per me. ~ Verr à Turiddu, vo' supplicarlo un'altra volta ancora! L UCIA (avvicinandosi alla chiesa) Aiutatela voi, santa Maria! (esce)
Scena quinta Santuzza e Turiddu.
T URIDDU (entrando) Tu qui, Santuzza? S ANTUZZA Qui t'aspettavo. T URIDDU È Pasqua, in chiesa non vai? S ANTUZZA Non vo. Debbo parlarti... T URIDDU Mamma cercavo. S ANT UZZA Debbo parlarti... T URIDDU Qui no! Qui no! S ANTUZZA Dove sei stato? T URIDDU Che vuoi tu dire?  A Francofonte! S ANTUZZA No, non è ver! T URIDDU Santuzza, credimi...
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[N. 7 - Scena]
A.A. VV. / P. Mascagni, 1890 S ANTUZZA No, non mentire; ti vidi volger gi ù dal sentier... E stamattina, all'alba, t'hanno scorto presso l'uscio di Lola. T URIDDU Ah! mi hai spiato? S ANTUZZA No, te lo giuro. A noi l'ha raccontato compar Alfio, il marito, poco fa. T URIDDU Cos ì ricambi l'amor che ti porto? Vuoi che m'uccida? S ANTUZZA Oh! questo non lo dire... T URIDDU Lasciami dunque, invan tenti sopire il giusto sdegno co' la tua piet à . S ANTUZZA Tu l'ami dunque? T URIDDU No.. . S ANTUZZA Assai pi ù bella è Lola. T URIDDU Taci, non l'amo. S ANTUZZA L'ami... Oh! maledetta! T URIDDU Santuzza! S ANTUZZA Quella cattiva femmina ti tolse a me! T URIDDU Bada, Santuzza, schiavo non sono di questa vana tua gelosia! S ANTUZZA Battimi, insultami, t'amo e perdono, ma è troppo forte l'angoscia mia.
Scena sesta Lola e detti.
L OLA Fior di giaggiolo, (dentro la scena) gli angeli belli stanno a mille in cielo, ma bello come lui ce n' è uno solo. (entrando) L OLA Oh! Turiddu... è passato Alfio? (sarcastica) T URIDDU Son giunto (impacciato) ora in piazza. Non so...
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Atto unico
[N. 8 - Stornello di Lola]
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Atto unico
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L OLA Forse è rimasto dal maniscalco, ma non pu ò tardare. (ironica) E... voi... sentite le funzioni in piazza? T URIDDU Santuzza mi narrava... S ANTUZZA Gli dicevo (tetra) che oggi è Pasqua e il signor vede ogni cosa! T URIDDU Non venite alla messa? S ANTUZZA Io no, ci deve andar chi sa di non aver peccato. L OLA Io ringrazio il signore e bacio in terra! S ANTUZZA Oh, fate bene, Lola! (ironica) T URIDDU Andiamo, andiamo! (a Lola) Qui non abbiam che fare. L OLA Oh! rimanete! (ironica) S ANTUZZA S ì , resta, resta, ho da parlarti ancora! (a Turiddu) L OLA E v'assista il signore: io me ne vado. (entra in chiesa) Scena settima Santuzza e Turiddu.
T URIDDU Ah! lo vedi, che hai tu detto...? (irato) S ANTUZZA L'hai voluto, e ben ti sta. T URIDDU (le s'avventa) Ah! perdio! S ANTUZZA Squarciami il petto! T URIDDU (s'avvia) No! S ANTUZZA (trattenendolo) Turiddu, ascolta! T URIDDU Va'!
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[N. 9 - Duetto]   
A.A. VV. / P. Mascagni, 1890
S ANTUZZA No, no, Turiddu, ~ rimani ancora. Abbandonarmi ~ dunque tu vuoi? T URIDDU Perch é seguirmi, ~ perch é spiarmi sul limitare ~ fin della chiesa? S ANTUZZA La tua Santuzza ~ piange e t'implora; come cacciarla ~ cos ì tu puoi? T URIDDU Va', ti ripeto ~ va' non tediarmi, pentirsi è vano ~ dopo l'offesa! S ANTUZZA Bada! (minacciosa) T URIDDU Dell'ira tua non mi curo! (la getta a terra e fugge in chiesa) S ANTUZZA (nel colmo dell'ira) A te la mala Pasqua, spergiuro! (cade affranta ed angosciata)
Scena ottava Santuzza e Alfio.
Entra Alfio e s'incontra con Santuzza. S ANTUZZA Oh! Il signore vi manda compar Alfio. A LF A che punto è la messa? IO S ANTUZZA È tardi ormai, ma per voi, Lola è andata con Turiddu! A LFIO Che avete detto? (sorpreso) S ANTUZZA Che mentre correte all'acqua e al vento a guadagnarvi il pane, Lola v'adorna il tetto in malo modo! A LFIO Ah! nel nome di dio, Santa, che dite? S ANTUZZA Il ver. Turiddu mi tolse l'onore, e vostra moglie lui rapiva a me! A LFIO Se voi mentite, vo' schiantarvi il core! S ANTUZZA Uso a mentire il labbro mio non è ! Per la vergogna mia, pe 'l mio dolore la triste verit à vi dissi, ahim è !
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Atto unico Insieme
[N. 10 - Duetto]
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