L ELISIR D AMORE
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Le livret de l’opéra " L'elisir d'amore ". Musiques de Gaetano Donizetti. Source : librettidopera.it

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Nombre de lectures 60
Langue Italiano

Extrait

L'ELISIR D'AMORE
Melodramma giocoso.
testi di Felice Romani
musiche di Gaetano Donizetti
Prima esecuzione: 12 maggio 1832, Milano.
www.librettidopera.it
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Informazioni
L'elisir d'amore
Cara lettrice, caro lettore, il sito internetwwil.wterboditpera.it èdedicato ai libretti d'opera in lingua italiana. Non c'èun intento filologico, troppo complesso per essere trattato con le mie risorse: vièinvece un intento divulgativo, la volontàdi far conoscere i vari aspetti di una parte della nostra cultura. Ogni librettoèstato cercato e realizzato con passione: acquistando i compact-disc realizzati aiutate a portare avanti e a migliorare la qualitàdi questa iniziativa. Motivazioni per scrivere note di ringraziamento non mancano. Contributi e suggerimenti sono giunti da ogni dove, vien da dire «dagli Appennini alle Ande». Tutto questo aiuto mi ha dato e mi sta dando entusiasmo per continuare a migliorare e ampiare gli orizzonti di quest'impresa. Ringrazio quindi: chi mi ha dato consigli su grafica e impostazione del sito, chi ha svolto le operazioni di aggiornamento sul portale, tutti coloro che mettono a disposizione testi e materiali che riguardano la lirica, chi ha donato tempo, chi mi ha prestato hardware, chi mette a disposizione software di qualitàa prezzi piùche contenuti. Infine ringrazio la mia famiglia, per il tempo rubatole e dedicato a questa attività. I titoli vengono scelti in base a una serie di criteri: disponibilitàdel materiale, data della prima rappresentazione, autori di testi e musiche, importanza del testo nella storia della lirica, difficoltàdi reperimento. A questo punto viene ampliata la varietàdel materiale, e la sua affidabilità, tramite acquisti, ricerche in biblioteca, su internet, donazione di materiali da parte di appassionati. Il materiale raccolto viene analizzato e messo a confronto: viene eseguita una trascrizione in formato elettronico. Quindi viene eseguita una revisione del testo tramite rilettura, e con un sistema automatico di rilevazione sia delle anomalie strutturali, sia della validitàdei lemmi. Vengono integrati se disponibili i numeri musicali, e individuati i brani più significativi secondo la critica. Viene quindi eseguita una conversione in formato stampabile, che state leggendo. Grazie ancora. DarioZanotti
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Libretto n. 10, prima stesura perdotietbrt.irapeww.wil: giugno 2002. Ultimo aggiornamento: 05/10/2010.
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F. Romani / G. Donizetti, 1832 P E R S O N A G G I
ADINA, ricca e capricciosa fittaiuola..........SOPRANO NEONIROM, coltivatore; giovine semplice, innamorato di Adina..........TENORE BELCORE, sergente di guarnigione nel villaggio..........BARITONO il dottoreDLURACAMA, medico ambulante..........BASSO  ella GNNIATAET, villan..........SOPRANO
Personaggi
Cori e comparse di Villani e Villanelle, Soldati e Suonatori del reggimento, un Notaio, due Servitori, un Moro.
L'azioneèin un villaggio nel paese de' Baschi.
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Atto primo
A T T O P R I M O
L'elisir d'amore
Scena prima Il teatro rappresenta l'ingresso d'una fattoria. Campagna in fondo ove scorre un ruscello, sulla cui riva alcune Lavandaie preparano il bucato. In mezzo un grande albero, sotto il quale riposano Giannetta, i Mietitori e le Mietitrici. Adina siede in disparte leggendo. Nemorino l'osserva da lontano. [N. 1 - Preludio e Coro d'introduzione] GINAENTTA ECORO Bel conforto al mietitore, quando il sol piùferve e bolle, sotto un faggio, appièdi un colle riposarsi e respirar! Del meriggio il vivo ardore tempran l'ombre e il rio corrente; ma d'amor la vampa ardente ombra o rio non puòtemprar. Fortunato il mietitore che da lui si puòguardar!
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ADINA (ridendo) GNEANIATT
NNIOEMOR (osservando Adina, che legge) Quantoèbella, quantoècara! Piùla vedo, e piùmi piace... ma in quel cor non son capace lieve affetto ad inspirar. Essa legge, studia, impara... non vi ha cosa ad essa ignota... Io son sempre un idiota, io non so che sospirar. Chi la mente mi rischiara? Chi m'insegna a farmi amar? Benedette queste carte! Èbizzarra l'avventura. Di che ridi? Fanne a parte di tua lepida lettura.
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Cavatina Nemorino
Cavatina Adina
F. Romani / G. Donizetti, 1832 ADINA CORO NNOEIROM
TUTTI
TUTTI
Èla storia di Tristano, èuna cronaca d'amor. Leggi, leggi. (A lei pian piano vo' accostarmi, entrar fra lor.) ADINA (legge) «Della crudele Isotta il bel Tristano ardea, néfil di speme avea di possederla un dì. Quando si trasse al piede di saggio incantatore, che in un vasel gli diede certo elisir d'amore, per cui la bella Isotta da lui piùnon fuggì.» Elisir di sìperfetta, di sìrara qualità, ne sapessi la ricetta, conoscessi chi ti fa!
ADINA «Appena ei bebbe un sorso del magico vasello che tosto il cor rubello d'Isotta intenerì. Cambiata in un istante, quella beltàcrudele fu di Tristano amante, visse a Tristan fedele; e quel primiero sorso per sempre ei benedì.» Elisir di sìperfetta, di sìrara qualità, ne sapessi la ricetta, conoscessi chi ti fa!
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Atto primo
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Scena seconda Suono di tamburo: tutti si alzano. Giunge Belcore guidando un drappello di Soldati, che rimangono schierati nel fondo. Si appressa ad Adina, la saluta e le presenta un mazzetto. Cavatina marziale BLCEEOR Come Paride vezzoso porse il pomo alla piùbella, mia diletta villanella, io ti porgo questi fior. Ma di lui piùglorïoso, piùdi lui felice io sono, poichéin premio del mio dono ne riporto il tuo bel cor. (Èmodesto il signorino!) (Sìdavvero.) (Oh! mio dispetto!) BEORLCE Veggo chiaro in quel visino ch'io fo breccia nel tuo petto. Nonècosa sorprendente; son galante, son sergente! Non v'ha bella che resista alla vista d'un cimiero; cede a Marte iddio guerriero, fin la madre dell'amor. (Èmodesto!) (Sì, davvero!) (Essa ride... Oh, mio dolor!) Or se m'ami, com'io t'amo, che piùtardi a render l'armi? Idol mio, capitoliamo: in qual dìvuoi tu sposarmi? Signorino, io non ho fretta: un tantin pensar ci vo'.
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L'elisir d'amore
Atto primo
ADINA GINAENTTA ECORO NOMEONIR BCOREEL ADINA
ADINA GINAENTTA ECORO NONIROEM
F. Romani / G. Donizetti, 1832 NEIROMON
BEEROCL
ADINA
NRONIMEO
GAIATNNTE ECORO
(Me infelice, s'ella accetta! Disperato io morirò.) Tutti. Piùtempo invan non perdere: volano i giorni e l'ore: in guerra ed in amore èfallo l'indugiar. Al vincitore arrenditi; da me non puoi scappar. Vedete di quest'uomini, vedete un po' la boria! Giàcantano vittoria innanzi di pugnar. Nonè, nonèsìfacile Adina a conquistar. (Un po' del suo coraggio amor mi desse almeno! Direi siccome io peno, pietàpotrei trovar. Ma sono troppo timido, ma non poss'io parlar.) (Davver saria da ridere se Adina ci cascasse, se tutti vendicasse codesto militar! Sìsì; maèvolpe vecchia, e a lei non si puòfar.)
BOREELCIntanto, o mia ragazza, occuperòla piazza. Alcuni istanti concedi a' miei guerrieri al coperto posar. ADINABen volentieri. Mi chiamo fortunata di potervi offerir una bottiglia. BELCOREObbligato. (Io son giàdella famiglia.) ADINAVoi ripigliar potete gl'interrotti lavori. Il sol declina. TUTTIAndiam, andiamo. Partono Belcore, Giannetta e il Coro.
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Atto primo
Recitativo
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Atto primo
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Scena terza Nemorino e Adina.
NNIROOEMUna parola, o Adina. ADINAL'usata seccatura! I soliti sospir! Faresti meglio a recarti in cittàpresso tuo zio, che si dice malato e gravemente. NOMERONIIl suo mal nonèniente appresso al mio. Partirmi non poss'io... Mille volte il tentai... ADINAMa s'egli more, e lascia erede un altro?... NROMEONIE che m'importa?... ADINAMorrai di fame, e senza appoggio alcuno. NOINOREMO di fame o d'amor... per meètutt'uno. ADINAOdimi. Tu sei buono, modesto sei, néal par di quel sergente ti credi certo d'ispirarmi affetto; cosìti parlo schietto, e ti dico che invano amor tu speri: che capricciosa io sono, e non v'ha brama che in me tosto non muoia appenaèdesta. NENORIMOOh, Adina!... e perchémai?... ADINABella richiesta!
NMOENORI ADINA NINOREMO
ADINA Chiedi all'aura lusinghiera perchévola senza posa or sul giglio, or sulla rosa, or sul prato, or sul ruscel: ti diràcheèin lei natura l'esser mobile e infedel. Dunque io deggio?... All'amor mio rinunziar, fuggir da me. Cara Adina!... Non poss'io. www.librettidopera.it
L'elisir d'amore
[N. 2 - Scena e Duetto]
F. Romani / G. Donizetti, 1832 ADINA NOINOREM
ADINA NOMENIRO ADINA NOINOREM
Tu no 'l puoi? Perché? Perché! NEOMIRON Chiedi al rio perchégemente dalla balza ov'ebbe vita corre al mar, che a sél'invita, e nel mar se n va a morir: ' ti diràche lo strascina un poter che non sa dir. Dunque vuoi?... Morir com'esso, ma morir seguendo te. Ama altrove:èa te concesso. Ah! possibile nonè.
ADINAPer guarir da tal pazzia, ché èpazzia l'amor costante, dêi seguir l'usanza mia, ogni dìcambiar d'amante. Come chiodo scaccia chiodo, cosìamor discaccia amor. In tal guisa io rido e godo, in tal guisa ho sciolto il cor. NMEOORINAh! te sola io vedo, io sento giorno e notte e in ogni oggetto: d'obliarti in vano io tento, il tuo viso ho sculto in petto... Col cambiarsi qual tu fai, puòcambiarsi ogn'altro amor. Ma non può, non puògiammai il primero uscir dal cor. (partono)
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Atto primo
Insieme
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Atto primo
L'elisir d'amore
Scena quarta Piazza nel villaggio. Osteria della Pernice da un lato. Paesani, che vanno e vengono occupati in varie faccende. Odesi un suono di tromba: escono dalle case le Donne con curiosità: vengono quindi gli Uomini, ecc., ecc. [N. 3 Coro e Cavatina] -
DONNE UOMINI DONNE UOMINI TUTTI
Che vuol dire codesta sonata? La gran nuova venite a vedere. Cheèstato? In carrozza dorata èarrivato un signor forestiere. Se vedeste che nobil sembiante! Che vestito! Che treno brillante! Certo, certo eglièun gran personaggio... Un barone, un marchese in viaggio... Qualche grande che corre la posta... Forse un prence... fors'anche di più. Osservate... si avanza... si accosta: giùi berretti, i cappelli giù, giù. Scena quinta Il dottore Dulcamara in piedi sopra un carro dorato, avendo in mano carte e bottiglie. Dietro ad esso un Servitore, che suona la tromba. Tutti i Paesani lo circondano. Cavatina Dulcamara DMACLUARA Udite, udite, o rustici attenti non fiatate. Io giàsuppongo e immagino che al par di me sappiate ch'io sono quel gran medico, dottore enciclopedico chiamato Dulcamara, la cui virtùpreclara e i portenti infiniti son noti in tutto il mondo... e in altri siti. Continua nella pagina seguente. www.librettidopera.it
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F. Romani / G. Donizetti, 1832 DAARAMLCU
Benefattor degli uomini, riparator dei mali, in pochi giorni io sgombero io spazzo gli spedali, e la salute a vendere per tutto il mondo io vo. Compratela, compratela, per poco io ve la do. Èquesto l'odontalgico mirabile liquore, dei topi e delle cimici possente distruttore, i cui certificati autentici, bollati toccar vedere e leggere a ciaschedun farò. Per questo mio specifico, simpatico mirifico, un uom, settuagenario e valetudinario, nonno di dieci bamboli ancora diventò. Per questo «Tocca e sana» in breve settimana piùd'un afflitto giovine di piangere cessò. O voi, matrone rigide, ringiovanir bramate? Le vostre rughe incomode con esso cancellate. Volete voi, donzelle, ben liscia aver la pelle? Voi, giovani galanti, per sempre avere amanti? Comprate il mio specifico, per poco io ve lo do. Ei move i paralitici, spedisce gli apopletici, gli asmatici, gli asfitici, gl'isterici, i diabetici, guarisce timpanitidi, e scrofole e rachitidi, e fino il mal di fegato, che in moda diventò. Comprate il mio specifico, per poco io ve lo do.
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Atto primo
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