ECONOMIA EUROPEA. Problemi dell occupazione: opinioni degli imprenditori e dei lavoratori COMPACT. Prototipo di un modello macroeconomico della Comunità europea nell economia mondiale N. 27
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ECONOMIA EUROPEA. Problemi dell'occupazione: opinioni degli imprenditori e dei lavoratori COMPACT. Prototipo di un modello macroeconomico della Comunità europea nell'economia mondiale N. 27

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«ECONOMIA EUROPEA» è pubblicata quattro volte all'anno: in marzo, maggio, luglio e novembre. Il numero di novembre contiene la proposta della Commissione sulla relazione annuale sulla situazione economica della Comunità. Tale relazione, che il Consiglio approva nel quarto trimestre di ogni anno, stabilisce gli orientamenti di politica economica ai quali gli stati membri devono adeguarsi nell'anno succes­sivo. Il numero di luglio presenta una rassegna dell'evoluzione economica della Comunità che comprende le analisi ed i dati sui quali è basato il progetto di relazione annuale. In marzo, «Economia europea» presenta relazioni e studi su problemi che interessano la politica economica. Il numero di maggio presenta la relazione sulle attività di assunzione ed erogazione di prestiti della Comunità nell'anno precedente. Due serie di supplementi accompagnano la pubblicazione della rivista: — Serie A — « Tendenze congiunturali » : supplemento a frequenza mensile, escluso il mese di agosto, che descrive, con il sussidio di tabelle e grafici, le più recenti tendenze in materia di produzione industriale, prezzi al consumo, disoccupazione, bilancia commerciale, tassi di cambio ed altri indicatori. Questo supplemento presenta inoltre le previsioni macroeconomiche dei servizi della Commissione nonché certe comunicazioni della Commissione al Consiglio in mate­ria di politica economica.

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Langue Italiano
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«ECONOMIA EUROPEA» è pubblicata quattro volte all'anno: in
marzo, maggio, luglio e novembre. Il numero di novembre contiene la
proposta della Commissione sulla relazione annuale sulla situazione
economica della Comunità. Tale relazione, che il Consiglio approva nel
quarto trimestre di ogni anno, stabilisce gli orientamenti di politica
economica ai quali gli stati membri devono adeguarsi nell'anno succes­
sivo. Il numero di luglio presenta una rassegna dell'evoluzione economica
della Comunità che comprende le analisi ed i dati sui quali è basato il
progetto di relazione annuale. In marzo, «Economia europea» presenta
relazioni e studi su problemi che interessano la politica economica. Il
numero di maggio presenta la relazione sulle attività di assunzione ed
erogazione di prestiti della Comunità nell'anno precedente.
Due serie di supplementi accompagnano la pubblicazione della rivista:
— Serie A — « Tendenze congiunturali » : supplemento a frequenza
mensile, escluso il mese di agosto, che descrive, con il sussidio di
tabelle e grafici, le più recenti tendenze in materia di produzione
industriale, prezzi al consumo, disoccupazione, bilancia commerciale,
tassi di cambio ed altri indicatori. Questo supplemento presenta
inoltre le previsioni macroeconomiche dei servizi della Commissione
nonché certe comunicazioni della Commissione al Consiglio in mate­
ria di politica economica.
— Serie Β — « Risultati delle inchieste nell'industria e presso i consuma­
tori » : illustra i principali risultati delle inchieste di opinione svolte
presso gli imprenditori nella Comunità (commesse, scorte, prospettive
di produzione, ecc.) e presso i consumatori (situazione e e
finanziarie ed economiche, ecc.) nonché altri indicatori ciclici. Anche
questo supplemento ha frequenza mensile, tranne il mese di agosto.
Le condizioni per l'abbonamento sono indicate nell'ultima pagina della
copertina e gli indirizzi degli uffici di vendita sulla terza a della a stessa.
Salvo diversa indicazione, i testi sono pubblicati sotto la responsabilità
della direzione generale degli affari economici e finanziari della Commis­
sione delle Comunità europee a cui dovranno essere indirizzate tutte le
richieste di informazioni diverse da quelle relative alle condizioni di
vendita e di abbonamento. Commissione delle Comunità europee
ECONOMIA
EUROPEA
Marzo 1986 Numero 27 La Relazione economica annuale 1985-1986 è stata adottata dalla Commissione il 16 ottobre 1985.
La riproduzione è subordinata alla citazione della fonte.
Printed in Belgium, 1986
N. di catalogo : CB-AR-86-027-IT-C INDICE
Problemi dell'occupazione: opinioni degli imprenditori 5
e dei lavoratori
Compact: prototipo di un modello macroeconomico della 115
Comunità europea nell'economia mondiale Abbreviazioni e simboli convenzionali
Paesi
Β Belgio
DKDanimarca
DRepubblicafederale di Germania
GRGrecia
F Francia
IRLIrlanda
1Italia
LLussemburgo
NL Paesi Bassi
UKRegno Unito
EUR10Insieme degliStati membri della Comunità europea nel 1985
EUR 9 Comunità, ad eccezione della Grecia
Monete
BFR Franco belga
DKRCorona danese
DMMarco tedesco
DR Dracma
FFFrancofrancese
IRLSterlinairlandese
LIT Lira italiana
LFR Franco lussemburghese
HFLFiorino olandese
UKLLira sterlina
ECU Unità monetaria europea
USDDollaro Stati Uniti
SFRFranco svizzero
YEN Yen giapponese
CADDollaro canadese
ÖSScellino austriaco
Altre abbreviazioni
ACP Paesi dell"Africa, dei Caraibi e del Pacifico, firmatari della convenzione di Lomé
BEIBanca europea per gli investimenti
CECAComunità europea del carbone e dell'acciaio
Euratom à a dell'energia atomica
EurostatIstituto statistico delle Comunità europee
Fecom Fondo europeo di cooperazione monetaria
FES Fondo europeo di sviluppo
FESRFondo o di o regionale
IFLInvestimenti fissi lordi
ISCE Istituto statistico delle Comunità europee
NSCNuovo strumento comunitario
OCSEOrganizzazione di cooperazione e di sviluppo economico
OPEP e dei paesi esportatori di petrolio
PIL(PNL)Prodotto interno (nazionale) lordo
PMIPiccole e medie imprese
PTOM Paesi e territori d'oltremare
SMESistema monetario europeo
tep tonnellata equivalente petrolio
Miomilioni
MrdmiliardiProblemi dell'occupazione: opinioni degli imprenditori e dei lavoratori
Risultati di un'inchiesta su alcuni aspetti del mercato del lavoro, svolta presso i datori di lavoro e i
lavoratori degli Stati membri (')
Contributo di Gernot Nerb (2)
(') Le inchieste sono state eseguile da vari istituti nazionali, per incarico della Commissione delle Comunità europee, direzione generale «Affari economici e
finanziari». Alla preparazione del progetto ha collaborato la direzione generale «Occupazione, affari sociali ed istruzione». Si ringraziano particolarmente ¡a
sig.ra Hélène Riffault (Faits et opinions, Parigi) per la perfetta organizzazione internazionale dell'inchiesta presso i lavoratori, e il sig. Jan Scherps per
l'assistenza statistica.
(2) Consigliere economico presso la direzione generale « Affari economici e finanziari». Indice
1. Sintesi dei principali risultati e conclusioni 13
1.1. Obiettivi dell'inchiesta 1
1.2. Inchiesta presso i lavoratori (sintesi)
1.3.a presso i datori di lavoro dell'industria (sintesi) 1
1.4. Inchiesta nel commercio all'ingrosso e al minuto (sintesi)4
1.5. Conclusioni5
2. Risultati dell'inchiesta presso i lavoratori 18
2.1. Metodologia 1
2.2. Risultati particolareggiati dell'inchiesta presso i lavoratori 1
2.2.1. Nella maggior parte degli Stati membri vi è attualmente maggior
interesse per aumenti salariali che non per una riduzione generale
dell'orario lavorativo
2.2.2. L'orario di lavoro attuale e l'orario ideale non coincidono per
quasi un lavoratore su due in Europa. Esiste un notevole poten­
ziale per nuove forme di lavoro parziale fra quanti attualmente
lavorano a tempo pieno 20
2.2.3. Più della metà dei lavoratori europei accetterebbe modifiche del­
l'orario di lavoro giornaliero1
2.2.4. Grande disponibilità a lavorare la sera o il sabato, in cambio di
una riduzione delle ore di lavoro annuali complessive 22
2.2.5. Grande disponibilità ad accettare riduzioni salariali temporanee
se l'impresa si trova in difficoltà
2.2.6. La partecipazione agli utili aziendali non è molto diffusa3
2.2.7. Forte interesse per una retribuzione commisurata al rendimento 2
2.2.8. Opinioni contrastanti sulle differenze di retribuzione nel proprio
ambiente di lavoro 23
2.2.9. I disoccupati sono ancora più disposti degli occupati ad accettare
orari di lavoro flessibili
3. Inchiesta presso le imprese5
3.1. Industria
3.1.1. Osservazioni metodologiche
3.1.2. Risultati particolareggiati dell'inchiesta nell'industria — Consi­
stenza della forza lavoro attuale: troppi operai non qualificati e
mancanza di tecnici 23.1.3. La tendenza dell'occupazione nell'industria europea resta debole 26
3.1.4. Motivi che trattengono le imprese dall'occupare un maggior per­
sonale 2
3.1.5. Modifiche del mercato del lavoro che — a prescidere da altri
fattori quali la domanda — potrebbero indurre le imprese indu­
striali ad aumentare i loro programmi di assunzione 28
3.1.6. Le imprese industriali europee potrebbero assumere circa il 3 %
di personale in più se si realizzassero le modifiche del mercato
del lavoro proposte 32
3.1.7. L'organizzazione degli orari di lavoro potrebbe essere migliorata
in più dei due terzi delle imprese industriali europee 3
3.1.8. Il 3% circa dei posti di lavoro a tempo pieno nell'industria
potrebbe essere frazionato in posti ao parziale, senza svan­
taggi economici significativi per le imprese6
3.2. Commercio al minuto e all'ingrosso7
3.2.1. Osservazioni metodologiche
3.2.2. Risultati particolareggiati dell'inchiesta nel commercio al minuto 38
3.2.2.1. Per il 1986 è previsto solo un lieve incremento del numero degli
occupati 38
3.2.2.2. Modifiche del mercato del lavoro che potrebbero indurre le im­
prese del commercio al minuto ad aumentare le assunzioni 3
3.2.2.3. Incidenza potenziale delle modifiche del mercato del lavoro pro­
spettate sui programmi di assunzione delle imprese del commercio
al minuto 43
3.2.2.4. Oltre un terzo delle imprese di commercio al minuto, in Europa,
ritiene che occorrerebbe modificare gli orari di apertura dei negozi 44
3.2.2.5. Il 6 % del totale dei posti di lavoro a tempo pieno nel commercio
al minuto potrebbe essere trasformato in posti a tempo parziale 45
3.2.3. Risultati particolareggiati dell'inchiesta nel commercio all'in­
grosso6
3.2.3.1. Per il 1986 si prevede che il numero degli occupati nel settore
resti più o meno invariato
3.2.3.2. Modifiche del mercato del lavoro

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