Bollettino delle Comunità europee. N. 3 1983 16° anno
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ISSN 0378-3685 Bollettino DELLE COMUNITÀ EUROPEE Commissione N. 3 1983 16° anno Il Bollettino delle Comunità europee rende conto mensilmente (11 numeri all'anno) delle attività della Commissione e delle altre istituzioni comunitarie. È pubblicato a cura del Segretariato generale della Commissione delle Comunità europee (Rue de la Loi 200 ­ Β 1049 ­ Bruxelles) nelle lingue ufficiali delle Comu­nità, in spagnolo ed in portoghese. La riproduzione dei testi contenuti nel Bollettino è autorizzata a condizione che si indichi la fonte. Per agevolare la consultazione del Bollettino nelle varie edizioni linguistiche, e per assicurare la concordanza tra queste, i testi sono numerati secondo il seguente sistema : la prima cifra indica la parte, la seconda indica il capitolo, la cifra o le cifre seguenti indicano il punto del capitolo. A titolo di esempio, le citazioni saranno fatte pertanto secondo il seguente modello: Boll. CE 1­1979, punto 1.1.3, oppure 2.2.36. Supplementi al Bollettino: fascicoli a periodicità irregolare, costituiscono una serie annuale con numerazione indipendente da quella del Bollettino. Riproducono testi ufficiali della Commissione (comunicazioni al Consiglio, programmi, relazioni, proposte). Non sono pubblicati in lingua spagnola. Printed in Belgium n. 3 1983 Manoscritto terminato in aprile 1983 16° anno sommario 1ADADTC AVVENIMENTI PRINCIPALI 1. Politica di sviluppo : orientamenti della Commissione 7 2.

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ISSN 0378-3685
Bollettino
DELLE
COMUNITÀ EUROPEE
Commissione
N. 3 1983
16° anno Il Bollettino delle Comunità europee rende conto mensilmente (11 numeri
all'anno) delle attività della Commissione e delle altre istituzioni comunitarie. È
pubblicato a cura del Segretariato generale della Commissione delle Comunità
europee (Rue de la Loi 200 ­ Β 1049 ­ Bruxelles) nelle lingue ufficiali delle Comu­
nità, in spagnolo ed in portoghese.
La riproduzione dei testi contenuti nel Bollettino è autorizzata a condizione che si
indichi la fonte.
Per agevolare la consultazione del Bollettino nelle varie edizioni linguistiche, e per
assicurare la concordanza tra queste, i testi sono numerati secondo il seguente
sistema : la prima cifra indica la parte, la seconda indica il capitolo, la cifra o le
cifre seguenti indicano il punto del capitolo. A titolo di esempio, le citazioni
saranno fatte pertanto secondo il seguente modello: Boll. CE 1­1979, punto
1.1.3, oppure 2.2.36.
Supplementi al Bollettino: fascicoli a periodicità irregolare, costituiscono una
serie annuale con numerazione indipendente da quella del Bollettino. Riproducono
testi ufficiali della Commissione (comunicazioni al Consiglio, programmi, relazioni,
proposte). Non sono pubblicati in lingua spagnola.
Printed in Belgium n. 3
1983
Manoscritto terminato in aprile 1983 16° anno sommario
1ADADTC AVVENIMENTI
PRINCIPALI
1. Politica di sviluppo : orientamenti della Commissione 7
2. Il riallineamento monetario del 21 marzo 12
13 3. Programmi mediterranei integrati
4. Memorandum greco : risposta della Commissione 16
5. Il Consiglio europeo di Bruxelles 19
ATTIVITÀ
DI MARZO 1983
24 1. Costruzione di un insieme comunitario
24 — Politica economica e monetaria
26 — Mercato interno ed affari industriali
30 — Innovazione industriale e mercato dell'informazione
31 — Unione doganale
32 — Concorrenza
36 — Istituzioni finanziarie ed affari fiscali
38 — Occupazione, istruzione e politica sociale
41 — Politica regionale
43 — Ambiente e consumatori
45 — Politica agraria
51 —a della pesca
53 — Politica dei trasporti
55 —a energetica
— Politica della ricerca e dello sviluppo 58
62 2. Ampliamento e relazioni esterne
62 —o e relazioni bilaterali con i paesi candidati
63 — Politica commerciale
— Relazioni con i paesi industrializzati 65 — Relazioni con altri paesi e regioni 66
• Paesi mediterranei
•i del Golfo e della Penisola arabica8
• Paesi dell'Asia 6
•i dell'America latina9
• Paesi a commercio di Stato 70
— Politica di sviluppo
— Organizzazioni e conferenze internazionali5
— Relazioni diplomatiche7
3. Finanziamento delle attività comunitarie
4. Questioni istituzionali e politiche 8
— Cooperazione politica europea0
— Politica europea : relazioni fra istituzioni
— Istituzioni e organi comunitari1
• Parlamento europeo
• Consiglio 86
• Commissione8
• Corte di giustizia 9
• Comitato economico e sociale 9
•o consultivo CECA
• Banca europea per gli investimenti
3A PARTE DOCUMENTAZIONE
1. ECU 102
2. Riferimenti complementari alla Gazzetta ufficiale 10
3. Procedure d'infrazione3
4. Programmi mediterranei integrati Grecia-ltalia-Francia4
Pubblicazioni delle Comunità europee Supplementi 1982
1/82 Nuovo programma d'azione della Comunità volto a promuovere
la parità delle possibilità per le donne, 1982-1985
2/82 Progetto di convenzione relativa al fallimento, ai concordati ed ai
procedimenti affini
3/82 II sistema istituzionale della Comunità : un equilibrio da ripristi­
nare
4/82 Per una politica comunitaria del turismo — Primi orientamenti
5/82 Memorandum sulia politica comunitaria di sviluppo
6/82 II rafforzamento dell'azionea nel settore culturale
7/82 Unione europea — Relazione annuale 1982
8/82 Ampliamento — Inventario dei problemi e proposte
* In preparazione ^ 1 % 1
AVVENIMENTI
PRINCIPALI Abbreviazioni armonizzate per la designazione di alcune unità monetarie nelle diverse lingue della
Comunità :
ECU = Unità monetaria europea
= BFR Belgische frank / Franc beige
DKR = Dansk krone
= OM Deutsche Mark
= Dracma DR
FF = Franc français
HFL = Nederlandse gulden (Hollandse florijn)
IRL = Irish pound / Punt
LFR = Franc luxembourgeois
LIT = Lira italiana
= Pound sterling UKL
USD United States Dollar — 1. Politica di sviluppo:
orientamenti della Commissione
/././. Il 24 e 29 marzo lae ha minata, un vero e proprio trattato tra la Comuni­
tà e i paesi ACP; in questo modo intende sotto­inviato al Consiglio due importanti comunica­
zioni sulla politica di sviluppo: La prima propo­ lineare sia l'importanza dell'atto politico sia il
carattere permanente che riveste ormai l'attuale ne orientamenti per i negoziati che inizieranno
nel prossimo settembre in vista di una nuova sistema di cooperazione. La convenzione di base
convenzione tra la CEE e 63 paesi d'Africa, dei — che stabilisce le finalità, gli obiettivi e i prin­
Caraibi e del Pacifico (ACP), ai quali intendono cipi della cooperazione in campo commerciale
unirsi l'Angola e il Mozambico ('); la seconda (2) (accessi al mercato), finanziario e in quello dei
prodotti di base — dovrebbe essere completata definisce i nuovi orientamenti da dare all'aiuto
alimentare della Comunità affinché trovi un da protocolli applicativi da rinegoziare ogni cin­
que anni. adeguato collocamento nella politica globale e
venga adattato al contesto economico attuale.
Queste comunicazioni, conformi agli orienta­ L'evoluzione proposta dalla Commissione
menti fissati dalla Commissione nel memoran­
dum dello scorso settembre (3) mettono in prati­ 1.1.4. Le proposte dellae sono
ca i principi in esso enunciati per due settori ispirate dalla volontà di salvaguardare quanto è
essenziali della politica europea di sviluppo. stato ottenuto con le precedenti convenzioni di
Yaoundé e di Lomé e di migliorare, quando
In questo tentativo di rinnovo della politica di
occorre, gli strumenti e la pratica della coopera­
cooperazione — come ha sottolineato il signor
zione al fine di adattarla all'attuale situazione
Edgard Pisani, membro della Commissione — degli Stati ACP e al loro ambiente internaziona­
l'obiettivo prioritario consiste nel «fare del con­
le.
tadino il principale elemento dell'equilibrio ali­
mentare di ciascuno Stato, di ciascuna regione». Dopo aver descritto questa situazione, il docu­
Il signor Pisani ha inoltre rammentato che l'Eu­ mento della Commissione propone gli obiettivi e
ropa deve impegnarsi in questo tentativo con le finalità che dovrebbero formare oggetto di
generosità, nonostante la crisi. accordo con gli ACP e che dovrebbero quindi
figurare nella convenzione di base: migliora­
mento del benessere delle popolazioni, sviluppo
più autonomo e quindi autogestito, priorità allo
sviluppo agricolo e all'autosufficienza alimenta­
Cooperazione CEE-ACP: la posta re, più intensa assistenza alla cooperazione re­
in gioco nei prossimi negoziati gionale e all'opera di integrazione regionale av­
viata dagli Stati ACP, presa in considerazione
delle limitazioni e dei potenziali di sviluppo che 1.1.2. La seconda convenzione di Lomé, entra­
hanno effetti durevoli (lotta contro la desertifica­ta in vigore il Io gennaio 1981, scadrà il 28 feb­
zione e contro le grandi endemie, ricerca scienti­braio 1985. Al fine di garantire, dopo tale data,
fica...). la prosecuzione della cooperazione CEE-ACP i
nego/iati per la nuova convenzione devono ini­
Il testo propone in seguito, in conformità degli ziare nel secondo semestre del 1983.
orientamenti presentati nel memorandum, la
Il 29 marzo la Commissione ha trasmesso al prosecuzione, gli adattamenti o i miglioramenti
necessari per i principali settori e strumenti di Consiglio una comunicazione in cui figurano gli
orientamenti che dovrebbero consentire alla Co­ coopcrazione: regime degli scambi e promozione
munità di definire in tempo utile l'impostazione
che intende dare ai negoziati.
(') Tra gli ACP figurano 22 dei paesi meno sviluppati (su
31).
/./..?. La Commissione propone in particolare,
O COM (83) 141 dcf.
invece di una convenzione rinegoziabile ogni
(') Boll. CE 9-1982, punti da 1.1.1 a 1.1.11; Supplemento
cinque anni, unae di durata indeter­ 5/82 al Boll. CE
Boll. CE 3-1983 Politica di sviluppo
commerciale; principi, modalità e strumenti del­ 1.1.7. Il negoziato però sarà difficile, in quanto
la cooperazione finanziaria; strumenti d'azione «sarà difficile, in piena crisi, pensare ad un av­
nel campo dei prodotti di base; istituzioni della venire lontano, (...) accettare che, per i paesi del
cooperazione. Terzo Mondo, svilupparsi non significa imitarci;
fornire aiuto alimentare non a in primo

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