Gli archivi delle confraternite per la storia dell assistenza a Roma in età moderna - article ; n°1 ; vol.111, pg 345-365
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Gli archivi delle confraternite per la storia dell'assistenza a Roma in età moderna - article ; n°1 ; vol.111, pg 345-365

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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée - Année 1999 - Volume 111 - Numéro 1 - Pages 345-365
Domenico Rocciolo, Gli archivi dette confraternité per la storia dell'assistenza a Roma in età moderna, p. 345-365. Gli archivi delle confraternite mettono in luce uno straordinario insieme di opere di assistenza svolte a favore dei poveri, emarginati e malati. Registri e faldoni, in gran parte di carattere amministrativo, consentono di spingere la ricerca su versanti ancora oggi poco noti e di seguire il formarsi di prowedimenti caritativi spesso complessi e segmentati da fasi intermedie di preparazione. Aspetti giuridici, patrimonia- li e istituzionali si uniscono a valenze religiose nella risoluzione degli atti benefici. Ne risultano un articolato sistema di procedure e un differenziato ordinamento della beneficenza, secondo finalità proprie di ciascuna istituzione associativa e modalità imposte dalle strutture di governo della città.
21 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1999
Nombre de lectures 287
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Domenico Rocciolo
Gli archivi delle confraternite per la storia dell'assistenza a
Roma in età moderna
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée T. 111, N°1. 1999. pp. 345-365.
Riassunto
Domenico Rocciolo, Gli archivi delle confraternite per la storia dell'assistenza a Roma in età moderna, p. 345-365.
Gli archivi delle confraternite mettono in luce uno straordinario insieme di opere di assistenza svolte a favore dei poveri,
emarginati e malati. Registri e faldoni, in gran parte di carattere amministrativo, consentono di spingere la ricerca su versanti
ancora oggi poco noti e di seguire il formarsi di provvedimenti caritativi spesso complessi e segmentati da fasi intermedie di
preparazione. Aspetti giuridici, patrimoniali e istituzionali si uniscono a valenze religiose nella risoluzione degli atti benefici. Ne
risultano un articolato sistema di procedure e un differenziato ordinamento della beneficenza, secondo finalità proprie di ciascuna
istituzione associativa e modalità imposte dalle strutture di governo della città.
Citer ce document / Cite this document :
Rocciolo Domenico. Gli archivi delle confraternite per la storia dell'assistenza a Roma in età moderna. In: Mélanges de l'Ecole
française de Rome. Italie et Méditerranée T. 111, N°1. 1999. pp. 345-365.
doi : 10.3406/mefr.1999.4619
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9891_1999_num_111_1_4619CAPITALES EUROPÉENNES
DOMENICO ROCCIOLO
GLI ARCHIVI DELLE CONFRATERNITE
PER LA STORIA DELL'ASSISTENZA A ROMA
IN ETÀ MODERNA
Come è noto gli archivi delle confraternite mettono a disposizione font
i utili per individuare matrici e temi dell'esperienza religiosa, per rico
struire percorsi e caratteri dell'assistenza pubblica e privata, per tratteggia
re situazioni ambientali e sociali, per determinare dimensioni e modalità
della partecipazione dei laici alla costruzione delle città nel mondo cattoli
co1. Se gli studi sulle confraternite ne terranno conto adeguatamente, po
tranno spingere il discorso sull'assistenza in generale ad una maggiore pro
fondità, soprattutto al passaggio dall'età medioevale a quella moderna. Le
raccolte già censite e gli studi sin qui compiuti, dimostrano, infatti, che a
partire dalla Riforma tridentina, i modelli associativi del tardo medioevo
ricevettero nuovi impulsi e furono in parte rinnovati, con la contrazione ο
l'abbandono di forme penitenziali estreme e l'assunzione e lo sviluppo di
1 Per Roma cfr. il Repertorio degli archivi delle confraternite romane, in Ricerche
per la storia religiosa di Roma, 6, 1985, p. 175-413. Vi sono descritti 140 archivi di so
dalizi compresi i 17 ebraici (ne esistono comunque altri non citati in quella sede
come, ad esempio, quello del SS. Sacramento, della Concezione della B. V. Maria e
della Madonna della Cintura e dei SS. Martiri Trifone, Respicio e Ninfa e di S. Ca-
millo De Lellis conservato in Archivio Vaticano). Di alcuni di questi esistono gli in
ventali a stampa, dei quali ricordo A. Schmidt, Das Archiv des Campo Santo Teutonic
o, in Römische Quartalschrift Supplement, 31, 1967; A. Fiori, L'archivio dell'arci-
confraternita della Dottrina cristiana presso l'Archivio storico del Vicariato. Inventario,
in Ricerche per la storia religiosa di Roma, 2, 1978, p. 363-423; R. Tacus, L'archivio
dell'arciconfratemita della Madonna del Soccorso, S. Giuliano e Missioni.
ibid., 3, 1979, p. 395-420; M. Mombelli Castracane, La confraternita di S. Giovanni
Battista de' Genovesi in Roma. Inventario dell'archivio, Firenze, 1971; H. Spatzeneg-
ger, Das Archiv von Santa Maria dell'Anima in Roma, in Römische historische Mittei
lungen, 25, 1983, p. 109-163; M. Chiabò e L. Roberti, L'arciconfratemita di S. Maria
dell'Orazione e Morte. Inventario dell'archivio, in Ricerche per la storia religiosa di Ro
ma, 6, 1985, p. 109-174; S. Pagano, L'archivio dell'arciconfratemita del Gonfalone.
Cenni storici e inventario, Città del Vaticano, 1990.
MEFRIM - 111 - 1999 - 1, p. 345365. 346 DOMENICO ROCCIOLO
una pietà più aperta alla carità e alle problematiche sociali2. A Roma, città
soggetta al disciplinamento ecclesiastico, le confraternite imbastirono fitti
rapporti sociali, incisero con le loro attività sull'organizzazione del territo
rio, assorbirono e distribuirono risorse economiche. Molti aspetti della lo
ro vita istituzionale dipesero dall'interscambio attivato tra offerte di benef
attori, patrimonio privato e assistenza, e complessivamente dalla volontà
caritativa della popolazione e dai provvedimenti relativi a eredità e donaz
ioni, che normalmente rappresentarono la voce attiva più consistente do
po le elemosine nei bilanci3.
Il notevole impegno caritativo assunto - la cui portata non è ancora
pienamente nota, nonostante sia stata di grande rilevanza sotto il profilo
istituzionale, amministrativo, patrimoniale, religioso e sociale - fu dunque
condizionato dalla rispondenza tra bisogni e offerte, tra ammontare delle
oblazioni e donazioni e domanda complessiva di soccorso. Ciò fa ritenere
che molto delle attività di questi sodalizi sia ancora ignoto, e che poco sap
piamo, ad esempio, degli itinerari percorsi per organizzare e distribuire la
beneficenza, delle aree d'influenza di ogni singolo sodalizio, della trasfo
rmazione delle risorse patrimoniali e finanziarie in sussidi, dei rituali e sim
boli connessi agli atti di carità, della concorrenza esistente tra aggregazioni
per accaparrarsi i privilegi pontifici.
Qui, dunque, sarà il caso di riscoprire l'importanza delle fonti d'archi
vio (molto consistenti a testimonianza della fortuna della formula aggregat
iva a Roma), per conoscere più da vicino la realtà confraternale, studiata
sinora più in rapporto a sé stessa che alla città nel suo assieme. Esse cost
ituiscono il punto di partenza di ricerche specifiche su gruppi sociali aggre-
2 Sulle confraternite nel medioevo cfr. G. G. Meersseman, Ordo fraternitatis.
Confraternite e pietà dei laici nel medioevo, 3 vol., Roma, 1977; G. Alberigo, Contributi
alla storia delle dei Disciplinati e della spiritualità laicale nei secoli XV e
XVI, in // movimento dei Disciplinati nel settimo centenario del suo inizio, Perugia,
1962, p. 165-252. Per il periodo immediatamente successivo cfr. G. G. Meersseman,
La riforma delle confraternite laicali in Italia prima del Concilio di Trento, in Problemi
di vita religiosa in Italia nel '500, Padova, 1960, p. 17-30; Id. e G. P. Pacini, Le confrat
ernite laicali in Italia dal Quattrocento al Seicento, in Problemi di storia della Chiesa
nei secoli XV-XVII, Napoli, 1979, p. 109-136.
3 Sull'importanza degli aspetti economici nella vita delle confraternite in età
moderna cfr. G. Mira, Aspetti economici delle confraternite romane, M. Borzacchini,
// patrimonio della Trinità dei Pellegrini atta fine del Cinquecento e A. Serra, Funzioni
e finanze delle confraternite romane tra il 1624 e il 1797, in Ricerche per la storia rel
igiosa di Roma, 5, 1984, p. 221-235, 237-260, 261-292. Vedi anche A. Serra, Ferrari e
vetturini a Roma dal Rinascimento all'Ottocento, Roma, 1981; Id., Problemi dei beni
ecclesiastici nella società preindustriale. Le confraternite di Roma moderna, Roma,
1983. GLI ARCHIVI DELLE CONFRATERNITE 347
gati, su privilegi da essi goduti, su tempi e modi di una socialità largamente
articolata, sulle tendenze generali del movimento associativo, e su altri
aspetti ancora, come la formazione di un'assistenza volontaria e dinamica
che si costruì attorno a riti, simboli e ideali comuni. Nel ripartire da esse
saranno più chiare le caratteristiche e le originalità del mondo confraterna-
le, più evidenti saranno i problemi incontrati e affrontati e più precise r
isulteranno le aree d'influenza dei singoli sodalizi, in un territorio che man
mano andò modificandosi, anche per il loro contributo. È logico pensare,
pertanto, che lo studio di queste fonti possa dare ben altra consistenza alla
conoscenza del contesto assistenziale locale4.
Archivi confraternali e assistenza ordinaria
Gli archivi delle confraternite costituiscono dunque serbatoi ricchissi
mi di informazioni religiose, sociali, economiche, giuridiche, istituzionali,
urbanistiche, e architettoniche5. I documenti che conservano mettono in
luce percorsi spesso difficili, ma talora decisivi per lo sviluppo delle confrat
ernite stesse. Gran parte di essi è di carattere amministrativo e giuridico,
come i libri mastri, i mandati, le giustificazioni, le entrate e le uscite, gli in
troiti e gli esiti, i rincontri del monte di pietà, i bilanci e gli istrumenti, or
dinati in serie, ma tutti collegati per contenuti e dati, che riflettono il comp
lesso e talvolta faticoso lavoro svolto dai membri dei sodalizi. Come sepa-
4 Gli storici del pauperismo hanno largamente rilevato il ruolo assistenziale
delle confraternite. Cfr. M. Romani, Pellegrini e viaggiatori nell'economia di Roma dal
XIV al XVII secolo, Milano, 1948; J. Delumea

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