Un cippo con Cavaliere Trace a Pago Veiano (Benevento) - article ; n°1 ; vol.102, pg 357-366
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Un cippo con Cavaliere Trace a Pago Veiano (Benevento) - article ; n°1 ; vol.102, pg 357-366

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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1990 - Volume 102 - Numéro 1 - Pages 357-366
Rosaria Collina, Un cippo con Cavaliere Trace a Pago Veiano (Benevento), p. 357-366. A Pago Veiano, nel territorio di Benevento, è stato rinvenuto un cippo con raffigurazione del Cavaliere Trace. È la prima testimonianza in Italia al momento nota al di fuori di Roma, dov'è in relazione con la presenza di pretoriani ed equites singulares, e di Ostia, dove è dovuta a marinai bessi. Ugualmente la presenza di questo monumento nel Sannio deve essere messa in relazione con stanziamenti di pretoriani. Ad Aequum Tuticum, sul tratturo Pescasseroli-Candela, corrispondente ad un tracciato antico, ricalcato in età tetrarchica dalla via Herculia, si ha notizia di un'iscrizione funeraria di un pretoriano di origine trace. La presenza di pretoriani, che dopo la riforma severiana erano reclutati per la maggior (v. rétro) parte nella regione balcanica, è legata a motivi di ordine pubblico per il controllo dei traffici lungo tale via, sul cui percorso è ubicato, pochi km a NE di Aequum Tuticum, anche Pago Veiano.
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Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1990
Nombre de lectures 18
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Rosaria Collina
Un cippo con Cavaliere Trace a Pago Veiano (Benevento)
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 102, N°1. 1990. pp. 357-366.
Riassunto
Rosaria Collina, Un cippo con Cavaliere Trace a Pago Veiano (Benevento), p. 357-366.
A Pago Veiano, nel territorio di Benevento, è stato rinvenuto un cippo con raffigurazione del Cavaliere Trace. È la prima
testimonianza in Italia al momento nota al di fuori di Roma, dov'è in relazione con la presenza di pretoriani ed equites singulares,
e di Ostia, dove è dovuta a marinai bessi. Ugualmente la presenza di questo monumento nel Sannio deve essere messa in
relazione con stanziamenti di pretoriani. Ad Aequum Tuticum, sul tratturo Pescasseroli-Candela, corrispondente ad un tracciato
antico, ricalcato in età tetrarchica dalla via Herculia, si ha notizia di un'iscrizione funeraria di un pretoriano di origine trace. La
presenza di pretoriani, che dopo la riforma severiana erano reclutati per la maggior
(v. retro) parte nella regione balcanica, è legata a motivi di ordine pubblico per il controllo dei traffici lungo tale via, sul cui
percorso è ubicato, pochi km a NE di Aequum Tuticum, anche Pago Veiano.
Citer ce document / Cite this document :
Collina Rosaria. Un cippo con Cavaliere Trace a Pago Veiano (Benevento). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome.
Antiquité T. 102, N°1. 1990. pp. 357-366.
doi : 10.3406/mefr.1990.1671
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1990_num_102_1_1671ROSARIA COLLINA
UN CIPPO CON CAVALIERE TRACE A PAGO VEIANO
(BENEVENTO)
A Pago Veiano, piccolo comune della provincia di Benevento, colloca
to davanti alla chiesa di S. Donato, è un cippo con raffigurazione ad alto
rilievo del Cavaliere Trace1. Il luogo di provenienza è sconosciuto; fino al
1962 era riutilizzato nella vecchia chiesa, da cui fu rimosso quando que
sta venne distrutta in seguito ai gravi danni riportati nel corso del sisma
di quell'anno.
Il cippo è in cattivo stato di conservazione : è lacunoso nella parte
superiore e nel lato destro mentre quello sinistro è completamente rovi
nato ; del resto lo stesso tipo di calcare usato, oltre che di difficile lavora
zione, si degrada facilmente e per questo anche le raffigurazioni sono
oggi scarsamente leggibili.
Sul lato principale in un campo rettangolare, delimitato in alto da
una sagoma a kymation ionico e da un listello aggettante, in basso da una
gola e da un listello, è la raffigurazione di un uomo che monta su un
cavallo di proporzioni notevolmente inferiori. La raffigurazione è piutto
sto rovinata : mancano la parte posteriore, la coda e il muso del cavallo,
sono danneggiati il volto e la parte superiore del cavaliere. Il cavallo è in
corsa verso destra; sembra che lo zoccolo anteriore destro poggi su un
qualcosa, ma la parte è piuttosto rovinata per consentire una lettura più
precisa. Il cavaliere ha il capo e il torso di prospetto mentre le gambe
sono di profilo. Il braccio sinistro è nascosto dal collo dell'animale, il
destro, nonostante sia in cattivo stato di conservazione, appare estrema
mente esile ed è alzato. Sembra che nel pugno brandisca una lancia,
anche se è difficile affermare ciò con sicurezza, dal momento che l'arma
I Ringrazio vivamente il prof. Johannowsky per avermi offerto la opportunità
di occuparmi di questo interessante monumento, per il suo prezioso aiuto e per gli
scambi di idee.
II cippo è in calcare locale, tipo breccia. Dimensioni : h. cm 118,5 - largh. max.
cm 66 - spess. cm 64 ; specchio epigrafico : h. cm 24 - largh. cm 46.
MEFRA - 102 - 1990 - 1, p. 357-366. 358 ROSARIA COLLINA
non si distingue dalla pieghe della clamide che, partendo da dietro le
spalle, si apre a ventaglio a sinistra.
Nella figura non sono rispettate le proporzioni anatomiche : la testa
risulta più grande del corpo2, il movimento di torsione del tronco è inna
turale, i piedi sono troppo assottigliati ed hanno un grosso calcagno.
Alcune sproporzioni si notano anche nella figura del cavallo : il corpo è
estremamente sottile, quasi tubolare e le zampe sono assai esili.
Come s'è già detto esiste un'indubbia sproporzione fra cavallo e cava
liere i cui piedi praticamente toccano a terra, tanto che si ha l'impressio
ne che monti su un cane piuttosto che su un cavallo e tutto questo corr
isponde ad un'iconografia comune alla maggior parte dei rilievi che raff
igurano il Cavaliere Trace, di cui possediamo moltissime testimonianze,
provenienti più che altro dalla regione balcanica.
Sotto la zona figurata nel cippo di Pago Veiano è lo specchio epigraf
ico, inquadrato da due listelli poco rilevati ; l'iscrizione su cinque righe e
scarsamente leggibile : [ ] AMV [ ] V [ ] V / TIT [ ] F M
[ ] M / [ ] IIV [ ] IIOII / [ ] IVIO [ ] MI / C [ ] A [-] D
[ ] Τ [ ]3. Al di sotto è una sagoma a cyma recta e poi lo zoccolo di
base che reca una raffigurazione di difficile lettura a causa del cattivo
stato di conservazione. A destra è visibile una figura di profilo avanzante
verso sinistra, con le braccia tese in avanti e con un oggetto conico, ricur
vo in alto, fra le mani forse una cornucopia. A sinistra è una figura simil
e, rappresentata invece di prospetto; nella mano sinistra, tesa in avanti,
regge un oggetto di forme semiellittica, forse un arco. Entrambe le figure
tendono verso il centro della composizione dove, a giudicare dalle esigue
tracce superstiti, doveva esserci un bucranio. Sul lato destro del cippo è il
busto di un personaggio ammantato. Si deve senz'altro escludere che in
questo caso si tratti di una rappresentazione funeraria dal momento che
qui non è raffigurato un defunto ma un vero e proprio busto, a giudicare
dalla presenza di una stretta e bassa base rettangolare posta al di sotto di
esso. Dal panneggio e dal manto che copre il capo si evince che si tratta
di un busto femminile. Non sono più chiaramente distinguibili né i tratti
2 A volte la testa raggiunge proporzioni esagerate come, nell'ambito della stes
sa categoria dei rilievi, in un rilievo da Tomis (cfr. C. Scorpan, Cavalerul Trac,
Muzeulregional de archeologia Dobrogea, Costanta, 1967, p. 17-18, n. 3) e in uno da
Kritchim (cfr. R. Bianchi Bandinella Roma, la fine dell'arte antica, Roma, 1979,
p. 309-310, fig. 288).
3 Sono stati eseguiti sia calchi in gesso, sia calchi cartacei che però sono stati
di limitata utilità, poiché l'iscrizione fu vandalicamente rovinata dopo il rinven
imento del cippo. UN CIPPO CON CAVALIERE TRACE A PAGO VEIANO 359
Fig. 1 - Pago Veiano (Benevento), cippo : lato anteriore.
del volto, né i particolari dell'acconciatura; sono comunque individuabili
gli occhi di forma tondeggiante, leggermente infossati sotto le arcate
sopraccigliari4. Il lato sinistro del cippo è completamente rovinato e si
individua solo l'attacco superiore, di forma grossomodo semicircolare, di
quello che vi era raffigurato.
4 Sul viso sono visibili quattro fori piuttosto profondi, di cui quelli superiori
troppo distanziati fra loro perché possano essere interpretati come le narici ; non si
può escludere che il tutto sia dovuto ad un intervento posteriore, poiché i fori sem
brano collegati da una linea semicircolare. 360 ROSARIA COLLINA
II cavaliere che è raffigurato sul lato principale di questo monument
o con le caratteristiche che presenta, non costituisce un tema molto dif
fuso nell'arte romano-italica. In effetti i confronti più puntuali che si pos
sono stabilire per esso sono costituiti da una classe di rilievi rappresent
anti una divinità della Tracia, designata come Hèros, Hèron o, come vie
ne più comunemente definita, Cavaliere Trace. Questa definizione fu usa
ta per la prima volta dal Dumont, che segnalò un gruppo di rilievi con
l'Eroe Cavaliere5. Dopo quello del Dumont numerosi sono stati gli studi
dedicati a questa divinità6; fra tutti va ricordato quello del Kazarow, che
ordinò tipologicamente tutti i rilievi noti fino ad allora in Bulgaria7. In
base alla sua tipologia, basata su criteri iconografici, il nostro rilievo può
essere inserito nel II gruppo, dove sono comprese tutte le raffigurazioni
del Cavaliere Trace in partenza per la caccia ο al galoppo, con il braccio
destro alzato e con la lancia in pugno, oppure mentre leva la mano nel
gesto della benedictio. Per quanto riguarda il cavallo, quello del nostro
rilievo è al galoppo e, per le sue caratteristiche, si può stabilire un preciso
confronto con un rilievo votivo da un santuario della Tracia8.
5 A. Dumont, in Melanges d'archéologie et d'épigraphie, Parigi, 1892.
6 Tra gli altri vanno ricordati : E. Will, Le relief cultuel gréco-romain. Contribu
tion à l'historié de l'art de l'empire romain, Parigi, 1955; A. Cermanovic Kuzmanovic,
Quelques monuments du Cavalier thrace provenant de notre pays et le problème du
Héros Thrace, in Sfarinar, n.s., 13-14, 1962-63; C. Scorpan, op. cit.; Z. Goceva e
M. Oppermann, Corpus cultus equitis Thracii,

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