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Politiche Sociali – XIV Legislatura Interventi a sostegno delle responsabilità familiari La Lega Nord ritiene da sempre necessario mettere in moto una politica diretta a dare un segno decisivo di cambiamento, volta innanzi tutto a far si che la società si riappropri di quei principi e valori insiti nella tradizione religiosa, etica e culturale del nostro Paese. Riappropriarsi dei valori fondanti della nostra società significa in primo luogo riaffermare la forza insita nell’istituzione della famiglia, volano delle generazioni future e pilastro su cui si fondano le comunità locali, il sistema educativo, le strutture di produzione di reddito ed il contenimento delle forme di disagio sociale. Di quale famiglia parliamo è semplice, quella che la nostra Costituzione riconosce come tale, “una società naturale fondata sul matrimonio”, ex art. 29. E’ giusto, infatti, che ogni società civile che si rispetti debba salvaguardare qui nuclei familiari che consci dell’importanza del ruolo pubblico oltre che privato della loro unione si impegnano e si vincolano davanti allo Stato ad adempiere ai doveri legati alla loro decisione. Da quando abbiamo assunto la corresponsabilità del Governo del Paese, abbiamo sentito, se è possibile, ancora più irrinunciabile l’esigenza di difendere la famiglia non a parole ma con atti e scelte politiche chiare. Difendere la famiglia rappresenta salvaguardare la nostra identità e la nostra cultura, propria del mondo occidentale.

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Politiche Sociali – XIV Legislatura Interventi a sostegno delle responsabilità familiari La Lega Nord ritiene da sempre necessario mettere in moto una politica diretta a dare un segno decisivo di cambiamento, volta innanzi tutto a far si che la società si riappropri di quei principi e valori insiti nella tradizione religiosa, etica e culturale del nostro Paese. Riappropriarsi dei valori fondanti della nostra società significa in primo luogo riaffermare la forza insita nellistituzione della famiglia, volano delle generazioni future e pilastro su cui si fondano le comunità locali, il sistema educativo, le strutture di produzione di reddito ed il contenimento delle forme di disagio sociale. Di quale famiglia parliamo è semplice, quella che la nostra Costituzione riconosce come tale, “una società naturale fondata sul matrimonio”, ex art. 29. E giusto, infatti, che ogni società civile che si rispetti debba salvaguardare qui nuclei familiari che consci dellimportanza del ruolo pubblico oltre che privato della loro unione si impegnano e si vincolano davanti allo Stato ad adempiere ai doveri legati alla loro decisione. Da quando abbiamo assunto la corresponsabilità del Governo del Paese, abbiamo sentito, se è possibile, ancora più irrinunciabile lesigenza di difendere la famiglia non a parole ma con atti e scelte politiche chiare. Difendere la famiglia rappresenta salvaguardare la nostra identità e la nostra cultura, propria del mondo occidentale. E per questo che critichiamo con forza il tentativo in atto da parte della sinistra di voler scardinare listituzione della famiglia proponendo il riconoscimento delle Unioni civili. I Pacs (Patto civile di solidarietà) che oltre ad essere il grimaldello per riconoscere il matrimonio e l adozione per le coppie omosessuali, rappresentano anche una vera e propria ingiustizia sociale. In data 15 maggio 2002, per la prima volta, dopo quasi dieci anni da quando fu istituita sotto legida delle Nazioni Unite, si è celebrata in Italia, la giornata internazionale della Famiglia. In questa giornata dedicata alla famiglia come “soggetto sociale”, è stato ribadito limpegno di questo Governo per mettere in campo nuovi strumenti a sostegno delle responsabilità familiari, e soprattutto misure che ne definiscano in modo coerente il suo carattere di soggetto attivo, titolare di diritti e doveri. Non più quindi soltanto misure di sostegno economico per le famiglie bisognose, ma strumenti diversificati attuati con il coinvolgimento delle famiglie stesse in tutte le fasi del processo. Il ministro Maroni, in questa occasione ha presentato il Piano nazionale di interventi sociali, che prevede una serie di misure a favore delle persone e delle famiglie, con prestazioni flessibili e diversificate e sulla base di progetti personalizzati. Lazione del Governo in particolar modo grazie allattività svolta dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Roberto Maroni è stata incentrata nel realizzare il superamento del centralismo, attraverso la valorizzazione delle responsabilità locali e delle capacità delle persone e delle associazioni familiari, rafforzando il principio di sussidiarietà verticale ed orizzontale attraverso il coinvolgimento diretto di governo, regioni, ed enti locali, ma anche di organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato e degli enti delle confessioni religiose impegnate nel settore. In estrema sintesi adesso andremo ad elencare le misure adottate in questa legislatura a sostegno della famiglia e della natalità. ASILI NIDO Al fine di sviluppare una rete di servizi sociali che vada incontro alle esigenze reali delle famiglie e che costituisca la risposta al problema della prima infanzia, sempre più avvertito nella nostra società, in questa legislatura sono state attuate misure dirette ad attualizzare la regolamentazione della materia in particolar modo al fine di agevolare la conciliazione maternità-lavoro:
lart. 70 legge finanziaria 2002: ha istituito il Fondo per gli asili nido della consistenza di 300 milioni di euro per tre anni, da ripartire annualmente per le Regioni, allo scopo di rendere fruibile questo servizio per linfanzia su tutto il territorio nazionale e per un numero sempre più ampio di famiglie. Lart. 70 della finanziaria del 2001, dispone tra l altro, che le amministrazioni e gli enti pubblici nazionali, allo scopo di favorire la conciliazione tra esigenze professionali e familiari dei genitori lavoratori, possono, nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio, istituire nellambito dei propri uffici micro-nidi per linfanzia. Le spese di partecipazione alla gestione dei micro-nidi e nidi nei luoghi di lavoro possono essere detratte dallimposta sul reddito dei genitori e dei datori di lavoro. Lart. 91 legge finanziaria 2003: ha previsto, al fine di assicurare una adeguata assistenza familiare ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti con prole, un Fondo di rotazione, che ammonta a 10 milioni di euro per il finanziamento dei datori di lavoro che realizzano, allinterno dei luoghi di lavoro servizi di asili nido e micro-nidi anche aperti al territorio. Il Ministero del lavoro, ha dato via libera a questo finanziamento con il decreto 16 maggio 2003. Lart. 22 legge finanziaria 2004: ha previsto che il mutamento di destinazione duso nei locali dei condomini da adibire ad asili nido sia sottoposto soltanto alla denuncia di inizio attività, snellendo così in maniera significativa liter burocratico per lavvio di strutture per la prima infanzia nei condomini. Il comma 339 legge finanziaria 2005 prevede la possibilità di detrarre dallimposta lorda nella misura del 19 per cento le spese sostenute per mandare i figli allasilo nido fino ad un massimo di 632 euro annui per ogni figlio. AIUTI ALLE GIOVANI COPPIE Legge finanziaria 2003 Il comma 2 dellart. 46 dispone che il 10% del Fondo Nazionale per le politiche sociali, ossia circa 170 mln di euro, sono destinati a sostegno delle politiche in favore delle famiglie di nuova costituzione, in particolare per lacquisto della prima casa di abitazione e per il sostegno alla natalità. Successivamente tramite decreto attuativo sono state demandate alle regioni le modalità e i criteri di attuazione dei fondi disponibili. Le regioni da parte loro potranno stipulare degli accordi con le banche per erogare i mutui agevolati. Bisogna precisare che il contributo spetta soltanto alle famiglie sposate o in procinto di farlo, secondo quanto stabilito dallart. 29 della Costituzione. Legge finanziaria 2005 E stato introdotto il Fondo nazionale per laccesso alla prima casa per le giovani coppie. Il Fondo dotato di 10 milioni di euro è diretto al sostegno finanziario allacquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale in regime di edilizia convenzionata. BONUS FIGLI Finanziaria 2003:
Concessione, alle donne residenti, cittadine italiane o comunitarie,di un assegno di 1000 europer ogni figlio nato dopo il primo dal 1-12-2004 al 31-12-2004 e per ogni figlio adottato nello stesso periodo. Finanziaria 2005 I commi da 334 a 338, prevedono listituzione del finanziamento del cosiddetto bonus figli (assegno di 1000 euro per ogni figlio nato o adottato nellanno 2005 e 2006 dal secondo in poi per tutti i nuclei familiari che non superano il tetto massimo di reddito di 50.000 euro). Godono di tale beneficio i cittadini italiani ovvero comunitari residenti in Italia. DETRAZIONI CARICHI DI FAMIGLIA PIU CHE RADDOPPIATI A decorrere dal I° gennaio 2002 (finanziaria per lanno 2002) le detrazioni per carichi di famiglia sono state raddoppiate da 516.000 lire a 516, 46 euro per i nuclei a basso reddito e con più figli a carico ( fino ad un tetto di 46.481,00). Novità introdotta dalla CDL è un ulteriore detrazione pari a circa 258 euro se il figlio è diversamente abile. Con la finanziaria per lanno 2005 le detrazioni suddette sono state sostituite da deduzioni dal reddito complessivo consentendo alle famiglie di avere a disposizione quote di reddito completamente esenti da IRE. Nella legge Finanziaria 30 dicembre 2004, n. 311 (Legge Finanziaria 2005)sono state introdotte norme a favore dei nuclei familiari con redditi bassi e medi. Infatti si prevede la sostituzione degli attuali detrazioni dallimposta per carichi di famiglia: 3.200 euro per il coniuge non legalmente ed effettivamente separato. Va evidenziato che lassegno per il coniuge a carico, per i lavoratori dipendenti, non sarà più inserito nella busta paga del marito ma dovrà essere versato direttamente alla moglie-casalinga che potrà gestirlo in modo autonomo; 2.900 euro per ciascun figlio, nonché per ogni altra persona convivente indicata nellarticolo 433 del codice civile. Limporto di tale deduzione è aumentato nel caso di figli di età inferiore a tre anni (3.450 euro), per il primo figlio nel caso di famiglie monoparentali (3.200euro) e per ogni figlio portatore di handicap (3.700 euro). Le suddette deduzioni consentiranno una no-tax area per famiglie con coniuge e due figli a carico fino a 14.000 euro, secondo le proiezioni del Governo. Si evidenzia lintroduzione di una deduzione fino a 1.820 euro delle spese documentate sostenute dal contribuente per gli addetti alla propria assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. Interventi per le persone con disabilità Legge finaziaria 2002 Aumento della detrazione dallimposta sul reddito per ogni figlio con disabilità da 285,08 euro del 2000 a 774,69 euro. Legge finanziaria 2003:
Il comma 7 dellarticolo 35 ha disposto i criteri per la certificazione scolastica che da diritto allinsegnante di sostegno.Questo provvedimento si è reso necessario proprio al fine di tutelare i minori diversamente abili da altre situazioni presenti nel mondo della scuola che, se pur degne di doverosa tutela non rientrano propriamente nellalveo del mondo della disabilità e dei diritti ad esso correlati, in particolare faccio riferimento al problema dellinserimento scolastico di minori stranieri o con disagio psico-fisico, sociale etc. Allart. 94 si stabilisce uno snellimento nellaccertamento di disabilità. Grazie a questa disposizione, infatti, le persone con sindrome di Down, su richiesta corredata da cariotipo, vengono dichiarate persone con disabilità grave e sono quindi esentate da ulteriori successive visite e controlli. Va inoltre indicato che sempre grazie a questa manovra finanziaria isordomuti di cui alla legge 381/70 potranno contare su un lieve aumento dellindennità di comunicazione pari a 41 euro per dodici mensilità. Il medesimo aumento dal gennaio 2004 verrà riconosciuto anche sullindennità spettante ai ciechi civili parziali. Tali aumenti costituiscono i primi di una serie di successivi aumenti della stessa entità programmati per tre anni. In conclusione va ricordato che la manovra finanziaria del 2003 ha conservato le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie, in vigore già dal 1998. Il beneficio fiscale riguarda linstallazione di ascensori e montacarichi, ma anche la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna allabitazione. 2003: ANNO EUROPEO DEDICATO ALLE PERSONE DISABILI
Il 2003 è stato caratterizzato per essere stato lanno europeo dedicato alle persone disabili e al Ministro Maroni anche a seguito delle diverse iniziative messe in atto durante tutto lanno gli è stato consegnato un importante premio (il Franklin Delano Roosvelt) ricevuto dallItalia per le politiche a favore dei portatori di handicap. FINANZIAMENTO DEL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI A FAVORE LASSISTENZA AI SOGGETTI CON HANDICAP GRAVE
Importanti sono gli interventi attuati da questo Governo in questo ambito tra i quali è certamente rilevante ricordare:il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 13 dicembre 2001, n. 470. Con tale provvedimento il ministero ha infatti disciplinato il riparto, tra le regioni e le province autonome, del finanziamento previstodalla “finanziaria 2001” (legge 388/2000, art. 81)ad integrazione del Fondo nazionale delle politiche sociali al fine di sostenere uno specifico programma di interventi a favore dellassistenza ai soggetti con handicap grave, privi dellassistenza familiare, e ne ha definito criteri e modalità per la concessione ed erogazione, individuando nel privato sociale con comprovata esperienza nel settore i soggetti abilitati a presentare richiesta di contributo. Due sono gli aspetti realmente innovativi di questo decreto: il trasferimento alle Regioni delle risorse (sulla base dellultima rilevazione della popolazione residente) e laver stabilito che le strutture adibite allaccoglienza delle persone disabili gravi dovranno avere una ridotta dimensione in modo tale da assicurare linserimento e laccoglienza del soggetto con handicap grave in un contesto di tipo familiare. Devoluzione e flessibilità diventano regole ferree anche nelle politiche sociali. Gli aiuti dello Stato verso il settore della disabilità entrano ancor di più nella disponibilità di Regioni e province. Il ministero delle politiche sociali non avrà più - ha affermato Maroni - il ruolo di ideatore e realizzatore delle politiche di sostegno ai disabili, ma sarà il cofinanziatore, assieme a Comunità europea ed enti locali dei progetti proposti da Regioni, province
e terzo settore». Un piano di riordino del settore, che, come ha detto il ministro: Interesserà tutti i 2,8 milioni disabili italiani». Conil decreto ministeriale 12 luglio 2004sono stati stanziati 30,9 milioni di euro alle regioni dal Fondo per il diritto al lavoro per favorire loccupazione dei disabili. ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Sempre nellambito delle politiche sociali volte alla tutela dei dirittidelle persone disabili, è necessario rammentare che conla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 28/02/2003è stata istituita la giornata per labbattimento delle barriere architettoniche che si terrà la prima domenica di ottobre di ogni anno. “DOPO DI NOI” Va, inoltre messa in evidenza, una delle ultime iniziative prese dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali proprio nellambito della tematica sul cosiddetto: “dopo di noi”.Stiamo parlando, dellasettembre 2003Direttiva 23 , con la quale si intende finanziare programmi innovativi e sperimentali concernenti la realizzazione , il potenziamento e lampliamento di piani di azione a valenza socio assistenziale ed in particolare strutture di accoglienza per persone in situazione di handicap grave, prive di adeguata assistenza familiare al fine anche di favorirne condizioni di maggiore autonomia e vita indipendente. Il Ministero del Welfare, ha anche costituito in occasione dellattività previste durante lo svolgimento dellanno europeo dedicato alle persone con disabilitàun Organismo nazionale di Coordinamento per le attività dedicate alle persone con disabilità. Il Comitato di cui fanno parte i rappresentanti dei Ministeri, della Conferenza dei presidenti delle Regioni, dellAnci (Associazione Comuni Italiani), dellUpi (Unione Province) e delle principali associazioni nazionali che si occupano di handicap, ha tra i suoi obbiettivi principali: la razionalizzazione della normativa esistente al fine di predisporre un testo unico sullhandicap; il miglioramento della cooperazione a livello territoriale dei vari soggetti che si occupano della disabilità; lavvio di iniziative che consentano la sensibilizzazione e la diffusione delle innovazioni tecnologiche, una migliore mobilità ed interventi a favore dei disabili gravi e delle loro famiglie. Legge finanziaria 2005 E stato aumentato il Fondo nazionale per le politiche sociali di 232 milioni di euro così ripartiti:70 alle famiglie di anziani e disabili; 20 per labbattimento delle barriere architettoniche; 40 milioni per gli alunni handicappati e 67 milioni per i servizi alla prima infanzia. SOGGETTI ESCLUSI DALLE VISITE DI VERIFICA Nel quadro degli interventi rilevanti, previsti da questa manovra finanziaria in materia di politiche sociali, si devono evidenziare anche le disposizioni in materia di invalidità civile nellambito dei procedimenti giurisdizionali e i ricorsi amministrativi ai fini del collocamento sul lavoro ein particolar modo di notevole importanza è il disposto con il quale si va a modificare usando la tecnica legislativa della novella lart. 97 della legge 388/2000, relativo ai soggetti esclusi dalle visite di verifica, demandando ad un decreto del Ministero delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministero della salute il compito di formulare lelenco delle patologie che rientrano in tale esclusione. RIDUZIONI FISCALI
Completano gli interventi, previsti da questa finanziaria:la riduzione dellaliquota IVA al 4% su tutte le medicazioni atte alla cura di piaghe da decubito e ulcere cutanee croniche,(un tema estremamente sentito dal momento che in molte Regioni italiane queste costose medicazioni relative ad una patologia correlata alla immobilità delle persone anziane sono totalmente a carico degli assistiti); lintroduzione della misura definita DE Tax (con la quale il consumatore che acquista prodotti per un prezzo pari o superiore a 50 euro, in esercizi commerciali convenzionati con associazioni, organizzazioni ed enti che svolgono attività etiche, può chiedere che a queste associazioni venga destinata una quota pari all1% dellIVA); le agevolazioni fiscali previste per il volontariato e le ONLUS (per lacquisto di autoambulanze e beni mobili destinati ad attività antincendio). RIFORMA PREVIDENZIALE La legge delega n. 243/2004previdenziale”, prevede norme riguardanti i lavoratori “riforma disabili nonché i lavoratori che si prendono cura di familiari conviventi disabili che trasformeranno il loro rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time e si vedranno accreditare i contributi come se lavorassero a tempo pieno. Inoltre sempre allinterno del complesso articolato della riforma previdenziale è disposto che le madri che lavorano potranno ritirarsi dal lavoro con un regime agevolato. Tutela dei diritti e dei bisogni dellinfanzia: Nel mondo industrializzato queste problematiche sono connesse anche allondata dei flussi migratori clandestini. Le persone ed in particolar modo i minori, sradicati dal proprio ambiente naturale, in condizioni di estrema fragilità e povertà, divengono facilmente preda di situazioni di violazione dei diritti fondamentali delluomo, dalla privazione di alcune libertà fino alla schiavitù e allo sfruttamento del lavoro minorile, allaccattonaggio, allo sfruttamento sessuale, allutilizzo a fini di microcriminalità. Riveste quindi un ruolo di primario interesse, lapprovazione della189/2002 (Bossi-Fini) legge nella quale, tra le altre cose, è stato previsto, da un lato il divieto dingresso per chi sia stato condannato per reati diretti al reclutamento delle persone da destinare alla prostituzione e dallaltro linasprimento della pena per tali fattispecie delittuose. Al fine di ribadire, ulteriormente, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto forte è limpegno della Lega Nord in questo ambito, ricordo che il Parlamento ha approvato una importante proposta di legge diniziativa del Governo che risponde all esigenza europea di attuare unazione comune contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei minori. La legge 11 agosto 2003, n. 228 (misure contro la tratta di persone) risponde all esigenza europea di attuare unazione comune contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei minori. Inoltre il testo del provvedimento, riformula gli articoli 600, 601 e 602 del codice penale in quanto queste norme sono oramai datate e incapaci quindi di cogliere i fenomeni della riduzione in schiavitù e della tratta degli esseri umani in tutte le sue articolazioni e modalità di realizzazione. Va inoltre aggiunto che in riferimento al problema dellaccattonaggio, la relativa previsione sanzionatoria contempla una specifica aggravante in caso di reato commesso a danno di minore di età.
La Lega Nord da sempre in prima fila nelle battaglie mirate alla tutela dei diritti dei minori è stata determinante al fine di approvare il testo della legge contro la pedopornografia (Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo INTERNET) scaturito dallabbinamento di diverse proposte tra cui ben tre presentate dal Gruppo parlamentare della Lega, volta a riconsiderare la prassi giudiziaria verso i responsabili di ignobili reati sessuali contro linfanzia. Questa legge trova il suo fondamento nelle convinzioni più profonde e più radicate nella parte sana del Popolo e costituisce una esplicita risposta a chi vorrebbe realizzare “un nuovo ordine” allinsegna del sovvertimento dei valori. La presente legge, infatti, mira ad avversare, nel modo più efficace e penetrante possibile, labuso intrafamiliare a danno dei minori ed i reati connessi alla pedofilia, attraverso un corpo di norme che nascono dalla consapevolezza che lesclusiva risposta sanzionatoria non è risolutiva del problema, ma deve essere completata per laspetto preventivo. Con la consapevolezza di fare emergere la necessità di approntare nuove metodologie per il perseguimento dei reati che vengono perpetrati attraverso la rete internet. Non si può più prescindere dallutilizzazione di adeguati strumenti informatici che siano in grado di contrastare efficacemente lapertura e la chiusura in tempi brevissimi di siti a sfondo pedopornografico. (Dott. Marco Penna)
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