La partecipazione dei lavoratori dipendenti alla formazione dei patrimoni
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Bollettino DELLE ^M__ COMUNITÀ EUROP Supplemento 6/79 La partecipazione dei lavoratori dipendenti alla formazione dei patrimoni Memorandum della Commissione Commissione delle Comunità europee Supplementi 1979 1/79 Unione europea — Relazioni annuali 1978 2/79 Adesione della Comunità alla convenzione europea dei diritti dell'uomo — Memorandum della Commissione 3/79 La politica forestale nella Comunità europea 4/79 Secondo programma d'azione della Comunità europea a favore dei consumatori 5/79 Trasporti aerei: un'impostazione comunitaria — Memoran­dum della Commissione 6/79 La partecipazione dei lavoratori dipendenti alla formazione dei patrimoni — Memorandum della Commissione Bollettino delle Comunità europee Supplemento 6/79 La partecipazione dei lavoratori dipendenti alla formazione dei patrimoni (Memorandum adottato dalla Commissione ¡I 27 agosto 1979) COMUNITÀ EUROPEE Commissione La presente pubblicazione è edita anche nelle seguenti lingue: DA ISBN 92-825-1556-7 DEN 92-825-1557-5 ENN 92-825-1558-3 FR ISBN 92-825-1559-1 NLN 92-825-1561-3 Una scheda bibliografica figura alla fine del volume. La riproduzione del contenuto è subordinata alla citazione della fonte. Printed in the FR of Germany 1979 ISBN 92-825-1560-5 N.

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Bollettino
DELLE ^M__
COMUNITÀ EUROP
Supplemento 6/79
La partecipazione dei
lavoratori dipendenti alla
formazione dei patrimoni
Memorandum della Commissione
Commissione
delle Comunità europee Supplementi 1979
1/79 Unione europea — Relazioni annuali 1978
2/79 Adesione della Comunità alla convenzione europea dei
diritti dell'uomo — Memorandum della Commissione
3/79 La politica forestale nella Comunità europea
4/79 Secondo programma d'azione della Comunità europea a
favore dei consumatori
5/79 Trasporti aerei: un'impostazione comunitaria — Memoran­
dum della Commissione
6/79 La partecipazione dei lavoratori dipendenti alla formazione
dei patrimoni — Memorandum della Commissione Bollettino
delle Comunità europee
Supplemento 6/79
La partecipazione
dei lavoratori dipendenti
alla formazione dei patrimoni
(Memorandum adottato dalla Commissione ¡I 27 agosto 1979)
COMUNITÀ EUROPEE
Commissione La presente pubblicazione è edita anche nelle seguenti lingue:
DA ISBN 92-825-1556-7
DEN 92-825-1557-5
ENN 92-825-1558-3
FR ISBN 92-825-1559-1
NLN 92-825-1561-3
Una scheda bibliografica figura alla fine del volume.
La riproduzione del contenuto è subordinata alla citazione della fonte.
Printed in the FR of Germany 1979
ISBN 92-825-1560-5 N. di catalogo: CB-NF-79-006-IT-C Sintesi
Il presente memorandum è il risultato di lavori svolti già da alcuni anni in stretta collabora­
zione con gli esperti governativi e i rappresentanti delle parti sociali, sulla base di un apposito
mandato del Consiglio (Affari sociali).
La Conferenza tripartita del 24 giugno 1976 ha chiesto, dal canto suo, che i governi e le parti
sociali prendano le misure appropriate per promuovere la formazione del patrimonio dei
lavoratori, mentre il quarto programma di politica economica a medio termine ha auspicato
che nel corso del 1977 abbiano luogo apposite discussioni su tale punto, affinché le prime
riforme concrete possano entrare in vigore negli Stati membri entro il 1980.
Situazione e tendenze negli Stati membri (')
Nei settori degli incentivi al risparmio individuale e dell'accesso alla proprietà dell'alloggio, un
certo numero di provvedimenti, talvolta da lunga data, sono entrati in vigore in tutti gli Stati
membri della Comunità : agevolazioni fiscali, premi al risparmio, prestiti alla costruzione,
abbuoni di interessi, ecc. In quasi tutti i paesi membri sono state avviate azioni per estendere e
perfezionare dette misure, sotto forme diverse, adeguate alle strutture, alle particolarità ed alle
possibilità nazionali : risparmio dei giovani, programmi di risparmio per l'alloggio, sistemi di
risparmio indicizzato, ecc.
Inoltre, in alcuni paesi membri, sono emerse forme nuove, specifiche ai lavoratori dipendenti,
concepite secondo principi fondamentali diversi, le più importanti basate o sulla formula
negoziata pariteticamente di una prestazione patrimoniale concessa forfettariamente in valore
assoluto dai datori di lavoro ed essenzialmente a loro carico (legge tedesca cosiddetta dei « 624
DM »), o sulla formula obbligatoria di una partecipazione vincolata dei dipendenti agli utili
delle imprese, finanziata in parte dallo Stato (ordinanza francese sulla partecipazione dei
dipendenti ai frutti dell'espansione delle imprese). Sistemi diversi die agli utili,
su base volontaria, sono possibili (ma di fatto con portata limitata) nei Paesi Bassi, nella
Repubblica federale di Germania e nel Regno Unito. È anche da notare in Francia lo sviluppo
dei sistemi di azionariato dei salariati, sistemi obbligatori in determinate imprese pubbliche e
facoltativi per il settore privato. Sistemi analoghi di azionariato, ma soltanto facoltativi, sono
stati anche istaurati in Danimarca, nel Regno Unito e nella Repubblica federale di Germania.
Più recentemente, si è potuto constatare l'interesse dedicato a questi problemi da alcuni
governi nonché dagli ambienti professionali, sindacali e politici sotto forma di studi, progetti,
prese diverse di posizioni e proposte di legge. Un certo numero di progetti relativi a formule
innovatrici di costituzione e di distribuzione del patrimonio sono stati elaborati, in partico­
lare :
— il progetto governativo danese del 1973 volto ad istituire un Fondo centrale per la
partecipazione dei lavoratori dipendenti agli investimenti ed agli utili, progetto che rientra in
un modello determinato di « democrazia economica » ma il cui proseguimento non è ancora
stato possibile decidere ;
— la legislazione proposta dal governo tedesco nel 1974 sulla formazione del patrimonio di
tutti i lavoratori mediante partecipazione agli utili delle imprese con costituzione di un Fondo ;
(') Allegato descrittivo del presente memorandum: «Sistemi d'incoraggiamento alla formazione del patrimonio dei
lavoratori ··.
S. 6/79 l'esame di questa proposta è stato temporaneamente sospeso a causa della situazione econo­
mica, ma anche delle difficoltà giuridiche e pratiche ;
— il programma governativo olandese del 1976 relativo alla partecipazione dei lavoratori
all'accrescimento del patrimonio delle imprese che, in forma considerevolmente modificata, ha
fatto l'oggetto di due progetti di legge presentati al Parlamento nel 1978 dall'attuale governo
— e il progetto di legge dell'ottobre 1978 del governo francese che prevede una distribuzione
gratuita ed obbligatoria di azioni ai salariati delle imprese industriali e commerciali quotate in
borsa.
Problematica e conclusioni
La parte del presente memorandum intitolata «problematica della politica dei patrimoni» ( )
costituisce un documento di sintesi che richiama gli obiettivi, i principali problemi e le scelte
fondamentali di cui si deve tener conto nell'attuazione di tale politica.
Tale problematica serve di base alle «conclusioni» (2) che non si concretizzano in proposte
formali della Commissione, ma indicano semplicemente gli orientamenti auspicati per il
futuro, soprattutto a favore di talune formule o procedure. Dettii potrebbero
costituire la base di un ampio dibattito in tutti gli ambienti interessati, dando nuovo impulso, a
livello comunitario, a questa politica dei patrimoni.
La prima serie di orientamenti accolti dalla Commissione dovrebbe puntare ad un approfondi­
mento dell'aspetto sociale dei sistemi di incentivazione del risparmio individuale :
— fissazione di limiti massimi di reddito per i beneficiari al fine di favorire soprattutto le
categorie sociali a più basso reddito ;
— sostituzione delle agevolazioni fiscali con premi al risparmio ;
— vincolo di 5 anni sui fondi di risparmio ;
— libera scelta delle forme di deposito ;
— tutela dall'inflazione per le somme risparmiate;
— eliminazione delle modalità che costituiscono ostacolo alla libera circolazione delle
persone.
La seconda serie di orientamenti tende allo sviluppo dei sistemi di partecipazione finanziaria
dei lavoratori dipendenti.
La Commissione ha naturalmente accolto la formula in base alla quale i datori di lavoro
versano ai loro dipendenti prestazioni forfettarie vincolate che si aggiungono ai salari,
prestazioni precisate in appositi accordi o convenzioni «di patrimonio».
Carattere più innovatorio avrebbe soprattutto un'impostazione volta a far partecipare i
lavoratori dipendenti agli utili, alle plusvalenze o al capitale delle imprese, rendendo eventual­
mente tale partecipazione obbligatoria con misure legislative, oppure lasciandola alla libera
contrattazione delle parti sociali in un contesto giuridico che faciliti l'applicazione di un tale
sistema.
(') Punti da 8 a 46.
(-') Punti da 47 .1 49.
S. 6/79 Tale formula consentirebbe di riservare i capitali in questione ai lavoratori dipendenti di
ciascuna impresa interessata oppure di creare un sistema di clearing. La Commissione propone
una formula mista secondo la quale una certa parte delle somme destinate alla formazione dei
patrimoni verrebbe distribuita fra il personale dell'impresa interessata, mentre la parte residua
andrebbe ad alimentare uno o più fondi collettivi. Questa formula consentirebbe di evitare
ur'eccessiva disparità tra i dipendenti delle diverse imprese, sempre salvaguardando l'interesse
'e per i lavoratori riveste la partecipazione alla vita e ai risultati finanziari dell'impresa nella
quale essi lavorano.
La Commissione ritiene che la partecipazione dei lavoratori dipendenti alla formazione del
patrimonio produttivo rappresenti un passo importante verso l'obiettivo fondamentale di
carattere sociale costituito da una ripartizione più equa del patrimonio globale. Questa politica
dei patrimoni costituisce inoltre uno strumento moderno di regolamento dell'economia e di
controllo dell'inflazione.
La strategia economica auspicata a medio termine porta ad assicurare il finanziamento non
inflazionistico degli investimenti produttivi indispensabili al rilancio dell'espansione e al
ritorno ad un livello soddisfacente di occupazione. Se in tali con

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