I registri del Pagatorato delle soldatesche e dei tesorieri della legazione di Avignone e del Contado Venassino nell Archivio di Stato di Roma (1562-1791) - article ; n°1 ; vol.107, pg 15-120
107 pages
Italiano

Découvre YouScribe en t'inscrivant gratuitement

Je m'inscris

I registri del Pagatorato delle soldatesche e dei tesorieri della legazione di Avignone e del Contado Venassino nell'Archivio di Stato di Roma (1562-1791) - article ; n°1 ; vol.107, pg 15-120

Découvre YouScribe en t'inscrivant gratuitement

Je m'inscris
Obtenez un accès à la bibliothèque pour le consulter en ligne
En savoir plus
107 pages
Italiano
Obtenez un accès à la bibliothèque pour le consulter en ligne
En savoir plus

Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée - Année 1995 - Volume 107 - Numéro 1 - Pages 15-120
Caria Nardi, I registri del Pagatorato delle soldatesche e dei tesorieri della Legazione di Avignone e del Contado Venassino nell'Archivio di Stato di Roma (1562-1791), p. 15-120. I 262 registri che costituiscono l'archivio del Pagatorato della Legazione di Avignone e del Contado Venassino (anni : 1562-1791), fondo conservato nell'Archivio di Stato di Roma, non sono che una delle quindici serie del fondo délie Tesorerie provinciali dello Stato pontificio. In realtà lo studio analitico della documentazione ha rivelato l'atipicità della serie avignonese nel panorama delle tesorerie provinciali, tanto da motivare una rettifica della denominazione del fondo. La peculiarità della tesoreria avignonese consiste sia nella particolare collocazione geografica, che nel precipuo connotato di presidio militare. Si tratta infatti esclusivamente di scritture contabili dei tesorieri depositari (v. rétro) della città e della legazione, del tesoriere di Carpentras e del Contado Venassino, del collaterale e pagatore delle soldatesche. Le uscite sono inerenti aile spese di mantenimento del presidio, le entrate provengono dal centro e dalle comunità del Contado. Correda l'inventario un indice dei nomi di persona con la qualifica rivestita.
106 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

Informations

Publié par
Publié le 01 janvier 1995
Nombre de lectures 26
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 5 Mo

Extrait

Carla Nardi
I registri del Pagatorato delle soldatesche e dei tesorieri della
legazione di Avignone e del Contado Venassino nell'Archivio di
Stato di Roma (1562-1791)
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée T. 107, N°1. 1995. pp. 15-120.
Riassunto
Caria Nardi, I registri del Pagatorato délie soldatesche e dei tesorieri della Legazione di Avignone e del Contado Venassino
nell'Archivio di Stato di Roma (1562-1791), p. 15-120.
I 262 registri che costituiscono l'archivio del Pagatorato della Legazione di Avignone e del Contado Venassino (anni : 1562-
1791), fondo conservato nell'Archivio di Stato di Roma, non sono che una delle quindici serie del fondo delle Tesorerie provinciali
dello Stato pontificio. In realtà lo studio analitico della documentazione ha rivelato l'atipicità della serie avignonese nel panorama
delle tesorerie provinciali, tanto da motivare una rettifica della denominazione del fondo.
La peculiarità della tesoreria avignonese consiste sia nella particolare collocazione geografica, che nel precipuo connotato di
presidio militare. Si tratta infatti esclusivamente di scritture contabili dei tesorieri depositari
(v. retro) della città e della legazione, del tesoriere di Carpentras e del Contado Venassino, del collaterale e pagatore delle
soldatesche. Le uscite sono inerenti alle spese di mantenimento del presidio, le entrate provengono dal centro e dalle comunità
del Contado. Correda l'inventario un indice dei nomi di persona con la qualifica rivestita.
Citer ce document / Cite this document :
Nardi Carla. I registri del Pagatorato delle soldatesche e dei tesorieri della legazione di Avignone e del Contado Venassino
nell'Archivio di Stato di Roma (1562-1791). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée T. 107, N°1. 1995.
pp. 15-120.
doi : 10.3406/mefr.1995.4363
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9891_1995_num_107_1_4363CARLA NARDI
I REGISTRI DEL PAGATORATO DELLE
SOLDATESCHE E DEI TESORIERI DELLA
LEGAZIONE DI AVIGNONE E DEL CONTADO
VENASSINO NELL'ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
(1562-1791)
I registri dell'archivio della Tesoreria provinciale di Avignone non sono
che una delle quindici serie del fondo delle Tesorerie provinciali dello Stato
pontificio (1397-1799, con documenti fino al 1816) conservato nell' Archivio
di Stato di Roma1.
II materiale documentario di questo fondo, fonte primaria per la storia
della rispettiva «provincia» e per lo studio dell'amministrazione finan
ziaria dello Stato pontificio nel suo complesso, comprende i registri di
entrata e uscita e, dal pontificato di Pio IV (1559-1565), le relative giustif
icazioni (salvo alcune lacune) dei tesorieri provinciali, i registri degli esat
tori di particolari gabelle e tasse nonché di quei pagatori di specifici servizi
come delle soldatesche (è il caso di Avignone), che nella provincia dipende
vano direttamente dal tesoriere provinciale. Questi era, quale amministrat
ore delle finanze dello Stato nella provincia, esattore e pagatore al tempo
stesso : riscuoteva cioè le entrate dell'erario (censi, affitti, dazi e gabelle,
tratte di grano, ecc.) e pagava le spese locali di competenza dell'ammini
strazione centrale sia di carattere ordinario che eccezionale, decretate
queste ultime dal pontefice ο dal camerlengo con provvedimenti formali
spesso citati ο riportati nei registri di tesoreria.
1 Le Tesorerie provinciali fanno parte della prima delle tre ripartizioni dell'ar
chivio camerale, «la più organica, perché riunisce per lo più registri e volumi - ques
ta si articola in una - trentina di «serie», la ventinovesima delle quali è costituita ap
punto dalla documentazione delle tesorerie provinciali. Si tratta di un complesso di
7.124 registri, cui debbono ancora aggiungersi quelli di analoga natura sparsi qua e
là, in altri fondi ο serie dello stesso Archivio di Stato di Roma». Vedi E. Lodolini, /
registri dette Tesorerie provinciali dello Stato pontificio (1397-1816) nell'Archivio di Sta
to di Roma, in Studi in memoria di Federigo Melis, II, Napoli, 1978, p. 431.
MEFRIM - 107 - 1995 - 1, p. 15-120. CARLA NARDI 16
I conti poi ed i libri delle giustificazioni venivano inviati ogni anno dai
tesorieri provinciali alla Reverenda Camera Apostolica per il controllo e
l'approvazione che erano effettuati dai chierici di Camera a ciò delegati
dall'organo collegiale.
La serie dei registri avignonesi dell'Archivio di Stato di Roma, che
prima del presente studio analitico venivano individuati sotto il titolo
improprio di «Tesoreria provinciale di Avignone», inizia dall'anno 1562 e
termina con i conti relativi al 1791, presentati in Camera dall'ultimo «depos
itario e tesoriere» d' Avignone Giuseppe Desiderio Millaudon Coudurier, a
differenza delle serie delle altre tesorerie camerali che partono, in genere,
dai primi del secolo XV. La serie è costituita da 262 unità. I registri sono
progressivamente numerati dal n. 1 al n. 261 (presente un registro 55 bis).
In appendice alla serie dei registri un pacco di carte sciolte che si rifer
iscono all'attività del Millaudon e di Filippo Casoni, ultimo vice-legato di
Avignone (a tale unità è stato assegnato il n. 262)2.
La tesoreria avignonese riveste invero una posizione a sé nel panorama
delle restanti tesorerie provinciali dello Stato pontificio, sia per la partico
lare collocazione geografica rispetto ai confini degli Stati della Chiesa, che
per il precipuo connotato di «presidio militare» assunto dalla legazione.
La documentazione è costituita in particolare dalle scritture contabili
del depositario della legazione, del depositario generale della Reverenda
Camera Apostolica, del collaterale e pagatore generale delle soldatesche,
del tesoriere della città e legazione di Avignone, del tesoriere di Carpentras
e del contado venassino. Vi sono inoltre alcuni conti particolari, come il
registro n. 20 che è il conto del banchiere avignonese Giovanni Andrea
Lazzari, e il registro n. 22 che è il conto del collaterale e pagatore delle so
ldatesche in Avignone Giovanni Battista Ricasoli, relativo al denaro rica
vato dalla vendita dei grani di Narbona.
Data la varietà e l'alternanza delle qualifiche dei produttori di queste
scritture contabili si crede opportuno far precedere l'inventario analitico
dei singoli registri da una tavola sinottica che raggnippi questi ultimi
secondo la carica rivestita dal titolare del conto con l'indicazione degli
estremi cronologici relativi.
II «presentatore» alla Camera Apostolica delle scritture contabili av
ignonesi è, fino al 1691, il depositario, poi il tesoriere. Sia il depositario che
2 Cfr. L. Sandri, Fonti per la storia di Avignone conservate nell'Archivio di Stato
di Roma, in Mélanges offerts par ses confrères étrangers à Charles Braibant..,
Bruxelles, 1959, p. 4-5. I REGISTRI DEL PAGATORATO DELLE SOLDATESCHE 17
il tesoriere presentano in Camera anche i registri dei conti consegnati loro
dal pagatore delle soldatesche3.
A partire infatti dal reg. 56 (copia del conto di Giovan Pietro Modon di
Castel Bianco, tesoriere e depositario della città e legazione di Avignone,
conto presentato al vice-legato e governatore generale monsignor Marco
Delphini) si rileva una notevole differenza rispetto ai conti precedenti. Non
si tratta più esclusivamente dei conti del pagatorato delle soldatesche di
Avignone, ma dei conti dei tesorieri : della città e legazione di Avignone e
del contado. Inoltre non più di originali ma di copie dei conti stessi.
Il conto ora non viene presentato in Camera per il controllo e l'appro
vazione da parte della Congregazione dei Conti; tali operazioni invece ven
gono effettuate direttamente in Avignone, presso la legazione apostolica.
A partire da questa epoca4 si hanno conti separati, con distinti tesorieri
per la città e legazione di Avignone e per il contado venassino (compare
spesso per quest'ultimo un vice-tesoriere). Ai detti conti si affiancano i relat
ivi registri delle giustificazioni.
Dalle informazioni ricevute in merito alla copiosa documentazione
relativa alla tesoreria della legazione e del contado avignonese conservata
presso le Archives départementales-Département de Vaucluse, sembra che un
importante «dossier» (B 530) dell'anno 1758, dimostri come si ordini al
tesoriere del contado di versare il denaro al tesoriere di Avignone, forse per
la carenza delle risorse finanziare di quest'ultimo.
Tra la documentazione segnalata dalla Direzione degli Archivi diparti
mentali di Vaucluse e conservata ad Avignone sono da segnalare : i conti di
Ignazio De Tolomas, pagatore e collaterale (mss. 2235-2237); il ms. 3200
che è il conto di Giovanni Giuseppe Athenosy (succede al De Tolomas nel
1736-1790); i mss. 1713-1726 che sono i conti del De Tolomas e dell'Athe-
nosy dal 1743 al 1790; infine gli «archivi Athenosy» che si trovano nella
Biblioteca municipale di Avig

  • Univers Univers
  • Ebooks Ebooks
  • Livres audio Livres audio
  • Presse Presse
  • Podcasts Podcasts
  • BD BD
  • Documents Documents