Il kalendarium Vegetianum e le anfore della Betica - article ; n°1 ; vol.89, pg 313-332
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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1977 - Volume 89 - Numéro 1 - Pages 313-332
Daniele Manacorda, ~~Il «kalendarium vegetianum» e le anfore délia Betica~~, p. 313-332. L'articolo prende in considerazione l'ipotesi di un collegamento tra le attività della procuratela ~~ad kalendarium Vegetianum~~, operante nella provincia Betica, ed una série di bolli epigrafici attestati sulle anfore olearie Dressel 20 prodotte in quella regione, tra l'età degli Antonini e quella dei Severi, con riferimento alla problematica dell'esistenza del colonato nella Spagna della média età impériale.
20 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1977
Nombre de lectures 42
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Daniele Manacorda
Il kalendarium Vegetianum e le anfore della Betica
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 89, N°1. 1977. pp. 313-332.
Résumé
Daniele Manacorda, Il «kalendarium vegetianum» e le anfore délia Betica, p. 313-332.
L'articolo prende in considerazione l'ipotesi di un collegamento tra le attività della procuratela ad kalendarium Vegetianum,
operante nella provincia Betica, ed una serie di bolli epigrafici attestati sulle anfore olearie Dressel 20 prodotte in quella regione,
tra l'età degli Antonini e quella dei Severi, con riferimento alla problematica dell'esistenza del colonato nella Spagna della media
età impériale.
Citer ce document / Cite this document :
Manacorda Daniele. Il kalendarium Vegetianum e le anfore della Betica. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T.
89, N°1. 1977. pp. 313-332.
doi : 10.3406/mefr.1977.1103
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1977_num_89_1_1103DANIELE MANACORDA
IL KALENDARIUM VEGETIANUM
E LE ANFORE DELLA BETICA
Con la pubblicazione delle due basi gemelle rinvenute negli scavi del
teatro romano di Italica (Santiponce) ' l'albo dei procuratores kalendarii Vege-
tiani è ora il seguente :
circa 164 d.C. Ti. Claudius Proculus Cornelianus2
tra 180 e 198 d.C. P. Magnius Rufus Magonianus3
circa 193 d.C. L. Cominius Vipsanius Salutaris4
ante 211 d.C. M. Lucretius Iulianus5
L'istituzione della procuratela risale almeno ai primi anni dell'impero di
Marco Aurelio, come è attestato dalla iscrizione di Lambesi che ci restituisce
la carriera di Ti. Claudius Proculus Cornelianus; le basi di Italica ce ne test
imoniano la continuità ben oltre l'inizio dell'impero di Settimio Severo (pro
curatela di L. Cominius Vipsanius Salutaris), situando la procuratela di
M. Lucretius Iulianus nell'ambito del primo decennio del III secolo. Nessun
documento ci permette di collocare la scomparsa di questo ufficio verso la
metà del III secolo, come viene talora suggerito6.
1 A. M. Canto, Dos basas con inscripciones gemelas en Italica, in Habis, 4, 1973,
p. 311-318; AE, 1972, 250: M. Lucretio Q.f./Quir(ina) / Iuliano / equo
publico / proc(uratori) Aug(ustorum trium) prov(inciae) / Baeticae item / procurat
ori) kal(endari) Vegetiani / item proc(uratori) XX her(editatium) / provincia-
rum / Baeticae et Lusitaniae / curatori rei p(ublicae) Italic(ensium) splendidis
sima / res p(ublica) d(onum) d(edit) / ob merita / eius.
2 H. G. Pflaum, in Libyca, III, 1955, p. 127; AE, 1956, 123; H. G. Pflaum, Les carrières
procuratoriennes équestres, I, Paris 1960, p. 400, n. 164bis (proc. kalend Vegetiani in
Hisp.).
3 CIL, II, 2029; Pflaum, op. cit., II, p. 633-638, η. 236 {proc. Aug. per Baetic. ad [k]al.
Veget). Lo stesso Pflaum ha preferito proporre in seguito una datazione compresa
nell'ultimo trentennio del II secolo (H. G. Pflaum, La part prise par les chevaliers
romains originaires d'Espagne à l'administration imperiale, in Les empereurs romains
d'Espagne, Madrid-Italica, mars-avril 1964, Paris 1965, p. 112-113.
4 CIL, II, 1085; Pflaum, op. cit., p. 629-632, n. 235 (proc. ca[l]end Veget.).
5 Cfr. nota 1.
6 Canto, art. cit., p. 318. DANIELE MANACORDA 314
L'incarico nasce con il compito di amministrare il registro dei prestiti ad
interesse relativo al complesso patrimoniale, evidentemente immenso, della
famiglia dei Valerii Vegeti di Iliberris (Granada), a partire, probabilmente,
dalla confisca ο dal lascito effettuato in favore dell'imperatore da parte di
L. Mummius Niger Q. Valerius Vegetus Severinus Caucidius Tertullus, come
è stato indicato da H. G. Pflaum7. Le funzioni effettive del procurator (cente-
nario) non sono meglio specificate; è ignoto anche il tipo di attività econo
mica amministrata dal kalendarium. Ma su questo punto si può cercare di
fare forse un po' di luce.
È noto che l'attività economica più rilevante e caratteristica della pro
vincia spagnola della Betica in età imperiale era costituita dalla produzione
olearia, il cui centro era formato dalla vallata del Baetis (Guadalquivir)8. La
famiglia dei Valerii Vegeti viene indicata sulla base delle epigrafi dedicatorie
CIL, II, 2074, 2076 e 2077 come originaria di Iliberris (Granada), città posta
nell'alta valle del Singilis (Genil), un affluente di sinistra del Baetis, sul cui
medio corso sorge la città di Astigi, importante centro della produzione olea
ria di tutta la regione. Che nei possedimenti della grande famiglia di Iliberris
si trovassero terre appartenenti alla valle del Singilis appare quanto mai pro
babile; che in questi terreni si praticasse la cultura dell'olivo è circostanza
che non richiede dimostrazioni; che i Valerii Vegeti tra le attività economi-
che registrate nel loro kalendarium annoverassero quindi i conti relativi ad
operazioni finanziarie connesse con i ricavati delle proprie produzioni di
olio è quindi possibile. Ne cerchiamo le eventuali tracce nelle testimonianze
archeologiche offerte dalle anfore olearie Dressel 20, che rappresentano la
principale e più diretta fonte di informazione sulla produzione e sul com
mercio dell'olio betico nella prima e media età imperiale, e in particolare
nella serie ricchissima di bolli epigrafici che su di esse compaiono9.
7 Pflaum, op. cit., I, p. 400; II, p. 633-638, con i relativi commenti prosopografici.
Cfr. anche A. Balil Illana, Los Valerii Vegeti, una familia senatorial oriunda de la Betica,
in Oretania, III, 1961, p. 96-98.
8 Sull'economia della Spagna romana cfr. in particolare : J. J. van Nostrand,
Roman Spain, in T. Frank, An Economic Survey of Ancient Rome, III, Baltimore 1937,
p. 119-226; M. Rostovzev, The social and economic history of the Roman Empire, I,
Oxford 1957, p. 211-215; e le recenti sintesi di G. Lachica, La estructura economica de
Hispania en el Bajo Imperio, in Zephyrus, 12, 1961, p. 55-169; J. M. Blazquez, Estructura
economica y social de Hispania durante la anarquia militar y el bajo imperio, Madrid
1964; id, Estructura economica de la Betica al final de la Republica romana y a comienzos
del Imperio, in Hispania, 105, 1967, p. 7-62; id, Economia de Hispania al final de la Repub
lica Romana y a comienzos del Imperio segun Estrabon y Plinio, in Riv. Univ. Madrid,
XX, 78, 1972, p. 57-143.
9 La letteratura sulle anfore Dressel 20 è vastissima. Rinviamo, tra i lavori più re
centi, alle pagine di C. Panella, in Ostia III, Studi Miscellanei 21, Roma 1973, p. 522-535,
con le aggiunte di Ostia IV, Studi Miscellanei 23, Roma 1977, in corso di stampa. IL KALENDARIUM VEGETI ANVM E LE ANFORE DELLA BETICA 315
Nel grande patrimonio costituito dalla serie di bolli noti su questi conten
itori10 possiamo prendere in considerazione i gruppi contraddistinti dai nu
meri 160 e 1808 c-d del catalogo del Callender11.
Nel primo gruppo abbiamo l'indicazione di tre distinte officine cerami
che (rispettivamente F BAR, F CEPAR e F GRVM) associate al nome dei due
Aurelii Heraclae pater et filius. Tre bolli raccolti sul Testacelo ce ne conser
vano la formula-tipo più estesa :
CIL, XV, 2561 II AVR HERACLAE / PAT ET FIL F BAR
CIL, XV, 2566 II AVR / PAT ET FIL F CEPAR
CIL, XV, 2571 II AVREL HERACLA / PAT ET FIL F GRVM
Oltre che a Roma bolli di questa serie sono diffusi in Inghilterra, in
Francia ed in Olanda, secondo la documentazione offerta dal Callender12
(cfr. fig. 1). Delle tre figlinae menzionate una, la CEPAR, è nota anche da una
iscrizione dipinta del Testacelo (CIL, XV, 4226), che reca la data consolare
del 149 d.C.
Queste tre stesse figlinae collegate con gli Aurelii Heraclae compaiono
nella serie di bolli imperiali che caratterizza negli anni di Settimio Severo,
Caracalla e Geta la produzione delle anfore olearie della Betica. Questa serie
di bolli ci è testimoniata da un numero ristretto di ritrovamenti, effettuati
quasi esclusivamente a Roma e a Ostia, ad eccezione di alcuni esemplari rac
colti sul limes renano, in Inghilterra e - caso isolato - nella stessa Betica13
(cf. fig. 1) :
Roma CIL, XV, 2559 AVGGGNNN / FIGVL BARBA14
CIL, XV, 2560 AVGGGNNN.pa/ma / COLEARI.F.BARB
10 II numero di bolli attestato su Dressel 20 è altissimo; ne manca ancora una cata-
logazione completa. Un ampio elenco se ne può trovare nel catalogo dei bolli rinvenuti
in Spagna dato da M. Beltran Lloris, Las anforas romanas de Espana, Zaragoza 1970,
p. 115-214; cfr. anche p. 490-492.
11 M. H. Callender, Roman Amphorae, London 1965, p. 77-78, 267. Questi bolli sono
già stati in parte esaminati nel mio recente studio Osservazioni sul commercio dell'olio
tripolitano nel IH secolo aC, in Oda, IX, 1976, in corso di stampa.
12 Callender, op. cit., p. 77. Inghilterra: Catterick (CIL, VII, 1331, 20); Colchester
(CIL, VII, 1331, 141); Corbridge (Arch. Aeliana, XXVII, 1949, p. 75); Brough (Victoria
County History, II, p. 15). Francia : Autun (CIL, XIII, 10002, 2). Olanda : Arentsburg (J. H.
Holwerda, Arentsburg, Leiden 1923, tav. LXIV, 2).
13 Cfr. l'articolo citato a nota 11.
14 A questa v

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