Inventario dei manoscritti biblici (sous la direction de L. Leonardi) - article ; n°2 ; vol.105, pg 863-886
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Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age - Année 1993 - Volume 105 - Numéro 2 - Pages 863-886
24 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1993
Nombre de lectures 100
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Lino Leonardi
Inventario dei manoscritti biblici (sous la direction de L.
Leonardi)
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes T. 105, N°2. 1993. pp. 863-886.
Citer ce document / Cite this document :
Leonardi Lino. Inventario dei manoscritti biblici (sous la direction de L. Leonardi). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome.
Moyen-Age, Temps modernes T. 105, N°2. 1993. pp. 863-886.
doi : 10.3406/mefr.1993.3328
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9883_1993_num_105_2_3328DEI MANOSCRITTI BIBLICI ITALIANI INVENTARIO
PREMESSA
II primo passo di una ricerca sui volgarizzamenti italiani del testo bi
blico non poteva non essere, visto lo status quaestionis , un nuovo, sistemat
ico censimento dei manoscritti. I primi risultati di questa indagine prel
iminare sono stati tali da suggerire la pubblicazione del presente inventario,
che pure fornisce un quadro ancora provvisorio della situazione : lo spo
glio è infatti avvenuto principalmente attraverso i cataloghi a stampa (e,
nel caso dei fondi italiani più importanti e della Vaticana, anche su catalo
ghi inediti). L'esame diretto dei manoscritti, e dei fondi non catalogati, co
stituirà la seconda fase della ricerca, già in corso di realizzazione, e porterà
ad una verifica rigorosa dei dati codicologici e testuali in vista di un vero e
proprio repertorio. Tuttavia ci è parso opportuno sottoporre all'attenzione
degli studiosi già l'elenco dei testimoni sin qui reperiti, anche per sollecita
re eventuali rettifiche e aggiunte, che saranno le benvenute.
L'inventario che qui si presenta non pretende quindi di essere altro che
la fotografia delle informazioni contenute nei cataloghi. Esso risente per
tanto, oltre che della provvisorietà di ogni strumento del genere, del diver
so grado di affidabilità delle descrizioni disponibili. Ma confidiamo che già
questo strumento imperfetto possa risultare utile non solo al prosieguo del
la nostra impresa, ma a quanti si interessino di questo trascurato settore
della filologia italiana nonché della storia religiosa e culturale del Medioev
o.
L'ineguale precisione dei cataloghi ha imposto una certa larghezza ed
elasticità dei criteri di selezione : abbiamo preferito correre il rischio di in
serire in questo primo inventario unità che potranno essere escluse dopo le
dovute verifiche, piuttosto che omettere informazioni parziali ο non sem
pre perspicue. D'altra parte, alcune schede risultavano troppo vaghe ο lacu
nose per poterle inserire senza controlli diretti : le si sono qui omesse, r
iservandoci la possibilità di reintegrarle dopo un esame accurato dei codici.
MEFRM - 105 - 1993 - 2, p. 863-886. 864 LINO LEONARDI
Sul piano cronologico, il limite per la datazione dei manoscritti è stato
rissato all'anno 1500, nella convinzione che l'avvento della stampa condi
zioni fortemente lo sviluppo della tradizione della Bibbia volgare, aprendo
una fase nuova e diversa; tuttavia non si sono tralasciati quei codici per i
quali cataloghi non irreprensibili proponessero una datazione al secolo
XVI. In generale è comunque auspicabile una revisione delle datazioni (e
dei criteri di datazione) su base rigorosamente paleografica e codicologica,
ed è quanto ci proponiamo di compiere per il futuro repertorio. Per il mo
mento si sono riportate le date offerte dai cataloghi.
Anche per quanto riguarda il contenuto i criteri di selezione sono stati
piuttosto larghi, nella consapevolezza del limite incerto che passa nel Me
dioevo fra traduzione, ad litteram ο ad sensum, e rielaborazione ο rifac
imento, e nell'intento di registrare la varietà delle forme in cui il testo bibli
co è stato diffuso in volgare.
Si sono quindi schedate non solo le versioni più ο meno letterali dei l
ibri biblici nella loro forma e nella loro disposizione canonica, ma anche le
riorganizzazioni ad uso liturgico dei testi scritturali («Evangeliario», «Le-
zionario», «Salterio», e anche il «Salterio abbreviato»), ο le rielaborazioni
di carattere più ο meno centonistico, ad esempio dei Vangeli (si è sempre
usata la diffusa dizione «Armonia evangelica», che sta anche per Diatessa-
ron ο Quattuor in unum, in attesa di una più precisa analisi di questa im
portante tradizione), ο anche quelle che sono spesso vere e proprie riscrit
ture, e che vanno sotto il nome di Fiori ο Fioretti biblici (sempre «Fiore del
la Bibbia», ο «dell'Antico Testamento»).
Tutti questi casi naturalmente dovranno essere sottoposti ad anali
si accurate. Non sempre dalle indicazioni dei cataloghi è stato possibil
e distinguere un Fiore detta Bibbia da una delle varie Fiorite ο Storie
universali dalla creazione del mondo all'avvento di Cristo; ο rilevare la
disposizione ο il numero stesso dei salmi presenti in un «Salterio» ο
in un «Libro dei Salmi»; ο identificare i libri biblici di «Giobbe» e
«Tobia» rispetto agli apocrifi e alle leggende sui due personaggi vete-
rotestamentari (per cui si richiederebbe anche un esame dei leggendari
agiografici); ο distinguere un «Evangeliario» da una versione dei Vang
eli con indicazione delle pericopi, ο anche da una particolare forma
di «Armonia evangelica», al di là del lavoro già compiuto dal Landotti;
ο stabilire se una qualsiasi «Esposizione» di un testo biblico riporti
anche quel testo per esteso, e se in italiano ο nell'originale latino. Ques
t'ultimo punto tocca anche tutta la tradizione omiletica in volgare : in
attesa di indagini più precise, si sono per ora omessi i manoscritti
omiletici, anche quando presentino accanto al testo latino una versione
in volgare (è il caso delle prediche di Giordano da Pisa su Gen. 3, re- INVENTARIO DEI MANOSCRITTI BIBLICI ITALIANI 865
centemente edite da Cristina Marchioni dal ms. Laurenziano Acquisti e
doni 2901; ma pare essere un'eccezione nella tradizione giordaniana).
Il caso dei Vangeli pone poi il problema tutto particolare delle Vite ο
Passioni di Cristo, assai diffuse anche in ambito tipologicamente agiografi-
co più che biblico, ma a volte direttamente tratte, ο addirittura tradotte dal
testo neotestamentario; pur avendo registrato nel corso dello spoglio tutti
questi testi, nel presente inventario abbiamo ritenuto di inserire soltanto
quei codici per cui fosse esplicitamente indicata la dipendenza dal testo
evangelico, in attesa anche qui di una analisi approfondita delle varie ver
sioni testimoniate che permetta una più precisa definizione di questo im
portantissimo filone.
Del resto un elenco assai esteso dei testimoni in questione è già offerto
da Anna Cornagliotti nell'Appendice al suo articolo su / volgarizzamenti ita
liani degli apocrifi neo-testamentari (cit., p. 678). A quella informatissima
Appendice si può inoltre ricorrere in generale per tutti gli apocrifi neo-
testamentari, che non sono qui dunque repertoriati.
Caso a parte infine è quello delle traduzioni giudeo-italiane, per cui
non si è potuto procedere ad un aggiornamento sistematico del repertorio
di Cassuto2, cui si deve ancora fare riferimento (solo due mss. sono qui se
gnalati, nn. 245 e 255).
Per ogni manoscritto si danno soltanto indicazioni sommarie : la se
gnatura, il contenuto biblico espresso in forma sintetica, con la sola preci
sazione della frammentarietà ο parzialità dei testi, la datazione. Si è omess
o volutamente qualsiasi altro elemento, anche quando i cataloghi offrisse
ro descrizioni più dettagliate, e anche quando si tratti di caratteristiche
fondamentali, quali ad esempio la localizzazione linguistica dei manoscritt
i. Tutto ciò è rimandato al futuro repertorio, dopo l'esame diretto e appro
fondito dei codici.
Per meglio valutare la portata di questo inventario, i manoscritti già
segnalati nelle principali voci bibliografiche fin qui disponibili sono stati
contrassegnati dal nome dello studioso che li ha menzionati, tra parentesi
1 Giordano da Pisa, Sul Terzo Capitolo del «Genesi», a cura di C. Marchioni, Fi
renze, 1992 (Biblioteca della Rivista di stona e letteratura religiosa. Testi e docu
menti, 13).
2 U. Cassuto, Bibliografìa delle traduzioni giudeo-italiane detta Bibbia, in Fest
schrift zum siebziegsten Geburtstag A. Kaminska, Vienna, 1937, p. 129-141. LINO LEONARDI 866
quadre : [Negroni] rinvia alla prefazione dell'edizione del 1882, [Berger] al
l'articolo su «Romania» del 1894, [Vaccari] alla voce deWEriciclopedia Trec
coni, [Todesco et al.] alla prefazione dell'edizione del Diatessaron del 1961,
[Landotti] all'articolo sui Lezionari del 1974 (19752), [Gasca Queirazza] al
l'articolo del 1976 (per i riferimenti bibliografici si rimanda alle pagine pre
cedenti).
* *
Lo spoglio dei cataloghi è stato eseguito per le biblioteche italiane dal
gruppo fiorentino (Maria Teresa Dinaie è ufficialmente titolare delle sche
de di Firenze e Venezia, Raffaella Pelosini per le altre città), per le bibliote
c

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