L Istituto nazionale della Repubblica romana - article ; n°2 ; vol.108, pg 703-730
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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée - Année 1996 - Volume 108 - Numéro 2 - Pages 703-730
Luigi Pepe, L'Istituto nazionale délia Repubblica romana, p. 703-730. Llstituto nazionale della Repubblica romana, fondato a Roma da Monge e Daunou nel 1798, fu il primo Istituto creato secondo il modello firancese dell'Institut a funzionare in Europa. I suoi membri, scelti da Monge, furono tra i più prestigiosi intellettuali del tempo: Visconti, Marini, Canova, Pessuti, Scarpellini, Settele ecc. L'Istituto produsse, oltre a una serie notevole di lavori scientifici, dei piani per la pubblica istruzione di ogni ordine e grado e un piano per le feste nazionali. La stessa Accademia dei Lincei deve molto a Monge per la sua ripresa e al modello dell'Institut dopo l'Unità d'Italia, con Quintino Sella. L'Istituto romano dimostrò che l'esperienza dell'Institut era riproducibile fuori dei confini francesi e costitul quindi la premessa dell'Institut d'Egypte fondato da Monge nello stesso 1798.
28 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1996
Nombre de lectures 44
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 2 Mo

Extrait

Luigi Pepe
L'Istituto nazionale della Repubblica romana
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée T. 108, N°2. 1996. pp. 703-730.
Riassunto
Luigi Pepe, L'Istituto nazionale della Repubblica romana, p. 703-730.
L'Istituto nazionale della Repubblica romana, fondato a Roma da Monge e Daunou nel 1798, fu il primo Istituto creato secondo il
modello firancese dell'Institut a funzionare in Europa. I suoi membri, scelti da Monge, furono tra i più prestigiosi intellettuali del
tempo: Visconti, Marini, Canova, Pessuti, Scarpellini, Settele ecc. L'Istituto produsse, oltre a una serie notevole di lavori
scientifici, dei piani per la pubblica istruzione di ogni ordine e grado e un piano per le feste nazionali. La stessa Accademia dei
Lincei deve molto a Monge per la sua ripresa e al modello dell'Institut dopo l'Unità d'Italia, con Quintino Sella. L'Istituto romano
dimostrò che l'esperienza dell'Institut era riproducibile fuori dei confini francesi e costituì quindi la premessa dell'Institut d'Egypte
fondato da Monge nello stesso 1798.
Citer ce document / Cite this document :
Pepe Luigi. L'Istituto nazionale della Repubblica romana. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée T.
108, N°2. 1996. pp. 703-730.
doi : 10.3406/mefr.1996.4464
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9891_1996_num_108_2_4464LUIGI PEPE
L'ISTITUTO NAZIONALE
DELLA REPUBBLICA ROMANA*
L'Istituto nazionale della Repubblica romana fu il primo Istituto «di
scienze lettere ed arti» creato sul modello francese a funzionare effettiv
amente in Europa. Nonostante questa peculiarità, l'importanza del commiss
ario francese che lo organizzò (il matematico Gaspard Monge, fondatore
dell'École Polytechnique) e soprattutto lo straordinario gruppo di scienz
iati e di letterati che riunì, l'Istituto è quasi ignoto agli studiosi. L'Istituto
della Repubblica romana precedette anche la creazione al Cairo il 22
agosto 1798 dell'Instimi d'Égypte, del quale Monge fu eletto presidente e
Bonaparte vicepresidente.
Nell'occasione offerta dal bicentenario dell' Institut (1795-1995), può
essere quindi opportuno ragionare sulle circostanze nelle quali l'Istituto
nacque, sugli uomini che lo formarono e sui suoi atti1.
Il modello francese in Italia, 1796-1797
La Costituzione francese del 5 fruttidoro anno 3 (22 agosto 1795) pre
vedeva all'art. 298: «II y a pour toute la République un Institut national
chargé de recueillir les découvertes, de perfectionner les arts et les
sciences». Il 15 frimale anno 4 (6 dicembre 1795) furono nominati i primi
membri. La prima classe (scienze fisiche e matematiche) includeva nella
sezione di arti meccaniche Gaspard Monge (1746-1818), nella sezione di
chimica Claude Louis Berthollet (1748-1822), nella sezione di economia
* Dipartimento di matematica, Università di Ferrara. Lavoro eseguito con
contributo del CNR e del MURST.
1 Alcuni cenni si trovano in opere generali sulla Repubblica romana: Albert
Dufourcq, Le régime jacobin en Italie: étude sur la République romaine 1798-1799, Par
igi, 1900. Antonio Cretoni, Roma giacobina: storia della romana del 1798-
99, Roma, 1971. Marina Formica, La città e h rivoluzione: Roma 1798-1799, Roma,
1994. Assemblee della Repubblica romana (1798-1799), a cura di Vittorio E. Giuntella,
voi. I, Bologna, 1954.
MEFRIM - 108 - 1996 - 2, p. 703-730. 704 LUIGI PEPE
rurale e arti veterinarie André Thouin (1747-1824). La seconda classe
(scienze morali e politiche) comprendeva anche lo stesso relatore della Cos
tituzione dell'anno 3 Daunou2. Monge, Berthollet e Thouin furono membri
della commissione del Direttorio incaricata dalla raccolta in Italia di opere
d'arte e di oggetti scientifici da inviare in Francia seguendo l'esempio della
Campagna nei Paesi Bassi. Thouin era molto vicino al direttore La
Révellière-Lépeaux, Monge e Berthollet guadagnarono presto la stima per
sonale del generale Bonaparte che li ebbe spesso ospiti durante la Cam
pagna d'Italia3. Nonostante il compito sgradevole che svolgevano Monge e
Berthollet, per il loro prestigio scientifico e la loro onestà personale, ebbero
numerosi amici nell'ambiente italiano. Monge, incaricato già
nel 1796 della raccolta di cinquecento manoscritti della Biblioteca Vaticana
trascorse vari mesi a Roma circondato dall'amicizia di personalità della
cultura come i medici Angelucci e Corona, il naturalista Petrilli, Francesco
Piranesi, il giovane matematico Pietro Franchini. Berthollet si legò con i
naturalisti bolognesi impegnati nello studio della chimica e dell'elettricità
animale. Monge, Berthollet e Thouin ebbero buoni rapporti con i profes
sori dell'Università di Pavia, ai quali lo stesso Bonaparte aveva rivolto un
invito a collaborare con parole di particolare solennità.
La Costituzione francese dell'anno 3 fu presa a modello degli ordina
menti costituzionali che varie città d'Italia, liberate dalle armate francesi,
invitate a pagare consistenti contributi di guerra e a darsi nuovi e autonomi
ordinamenti cominciarono a produrre4. Il primo ordinamento a giungere in
2 Alfred Potiquet, Institut impérial de France: ses diverses organisations, ses
membres, ses associés et ses correspondants, Parigi, s.d. Léon Aucoc (ed.), L'Institut
de France: lois statuts et règlements concernant les anciennes Académies et l'Institut de
1635 à 1889, Parigi, 1889. Le premier siècle de l'Institut de France par le comte de
Franqueville, vol. 2, Parigi, 1895-96. Philippe Brissaud, L'Institut de France, Parigi,
1980. Ernest Maindron, L'Académie des sciences, Parigi, 1888. Joseph Fayet, La Révol
ution française et la science 1789-1795, Parigi, 1960. Sergio Moravia, // tramonto dell'
Illuminismo: filosofia e politica nella società francese (1770-1810), Bari, 1968. Maurice
Crosland, Science under Control: the French Academy of Sciences, 1795-1914, Camb
ridge, 1992. Luigi Pepe, Le istituzioni scientifiche e i matematici Veneti nel periodo
napoleonico, in Le scienze matematiche nel Veneto nell'Ottocento, Venezia, 1994,
p. 61-99.
3 Gaspard Monge, Dall'Italia (1796-1798) , a cura di Sandro Cardinali e Luigi
Pepe, Palermo, 1993. Yvonne Letouzey, Le Jardin des plantes à la croisée des chemins
avec André Thouin, 1747-1824, Parigi, 1989.
4 Jacques Godechot, La grande nazione: l'espansione rivoluzionaria detta Francia
nel mondo, 1789-1799, trad. ital. di F. Gaeta, Bari, (la edizione, Parigi, 1956). Luigi
Pepe, L'impegno civile dei matematici italiani nel triennio repubblicano (1796-1799) ,
in Archimede, 1993, p. 3-11. LISTITUTO NAZIONALE DELLA REPUBBLICA ROMANA 705
porto fu la Costituzione bolognese che fu votata in S. Petronio nel dicembre
del 1796. La dedicava molta attenzione alla pubblica
istruzione: essa era posta sotto la giurisdizione di otto deputati eletti per
otto anni dal corpo legislativo e dal Caetani dell'Istituto, eletto a vita sempre
dal Corpo legislativo. L'Istituto di cui si parlava era l'antico Istituto marsi-
liano, con l'Università la principale istituzione culturale della città che, tr
adizionalmente dipendeva da una Commissione eletta dal Senato. L'Istituto
fondato nel 1714 da Luigi Ferdinando Marsili, univa attività di ricerca e di
insegnamento. Aveva sede nell'antico Palazzo Poggi dove era stata costruita
la Specola e un'importante biblioteca. L'Istituto bolognese comprendeva
l'Accademia delle scienze e l'Accademia Clementina (delle belle arti)5.
La Costituzione bolognese lasciava quindi l'Istituto così com'era,
preoccupandosi unicamente di una certa «democratizzazione» nella ele
zione del presidente perpetuo e della commissione per la pubblica Istru
zione alla quale anche l'Istituto doveva far capo. La Costituzione bolognese
non entrò mai in vigore, rapidamente superata dagli eventi che portarono
alla creazione il 30 dicembre 1796 della prima Repubblica democratica in
Italia: la Repubblica cispadana, nata dall'unione di Bologna, Ferrara,
Modena e Reggio. La Confederazione cispadana era stata prosposta nel
mese di ottobre del 1796 in una prima riunione a Modena. Gaspard Monge
che, in quell'occasione, era a Modena ne parlava quasi con tenerezza nella
sua corrispondenza privata e si attribuiva il merito di averle dato il nome.
Agli inizi del 1797, i deputati cispadani riuniti a Reggio adottarono il trico
lore (bianco, rosso e verde) come bandiera della Repubblica e alla fine di
gennaio, nuovamente riuniti a Modena, iniziarono la discussione della Cos
tituzione della Repubblica cisalpina. Il Piano di pubblica istruzione della
nuova repubblica fu discusso il 12 e 13 febbraio con interventi di Giuseppe
Compagnoni, Giacomo Lamberti, Girolamo Saladini. L'art. 349 ricitava:
«Ewi per tutta la Repubblica un Istituto nazionale, incaricato a raccogliere
le scoperte e a perfezion

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