La danza armata in Etruria - article ; n°1 ; vol.99, pg 11-42
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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1987 - Volume 99 - Numéro 1 - Pages 11-42
Giovannangelo Camporeale, La danza armata in Etruria, p. 11-42. Le testimonianze della danza armata in Etruria sono letterarie e figurate : le prime sono scarse e risalgono a un periodo recenziore, le seconde sono discretamente numerose e vanno dal villanoviano recente al periodo classico. Nel villanoviano il confronto più calzante è con la danza dei Salii, con la necessaria precisazione che si tratta di una performance riservata al ceto aristocratico. Nell'orientalizzante questa connessione resta, ma i danzatori armati hanno una précisa collocazione negli eserciti «gentilizio-clientelari» degli aristocratici. Dal tardo arcaismo in poi la danza armata è una rappresentazione scenica, che comporta l'esistenza di una tradizione teatrale locale, o una manifestazione sportiva alla stregua di altri giochi ufficiali : lo svolgimento si aveva in contesti funerari, (v. rétro) ma anche rituali conviviali danzatori armati dovevano essere profes sionisti appartenenti alla familia privata dei vari ricchi Per non esclu so che ce ne fossero anche alle dipendenze delle autorità cittadine dei santuari
Giovannangelo CAMPOREALE La danza armata in Etruria 11-42 Le testimonianze della danza armata in Etruria sono letterarie figu rate le prime sono scarse risalgono un periodo recenziore le seconde sono discretamente numerose vanno dal villanoviano recente al periodo classico Nel villanoviano il confronto più calzante con la danza dei Salii con la necessaria precisazione che si tratta di una performance riservata al ceto aristocratico Nell Orientalizzante questa connessione re sta ma danzatori armati hanno una precisa collocazione negli eserciti gentilizio-clientelari degli aristocratici Dal tardo arcaismo in poi la danza armata una rappresentazione scenica che comporta esistenza di una tradizione teatrale locale una manifestazione sportiva alla stre gua di altri giochi ufficiali lo svolgimento si aveva in contesti funerari retro
32 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1987
Nombre de lectures 102
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Giovannangelo Camporeale
La danza armata in Etruria
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 99, N°1. 1987. pp. 11-42.
Riassunto
Giovannangelo Camporeale, La danza armata in Etruria, p. 11-42.
Le testimonianze della danza armata in Etruria sono letterarie e figurate : le prime sono scarse e risalgono a un periodo
recenziore, le seconde sono discretamente numerose e vanno dal villanoviano recente al periodo classico. Nel villanoviano il
confronto più calzante è con la danza dei Salii, con la necessaria precisazione che si tratta di una performance riservata al ceto
aristocratico. Nell'orientalizzante questa connessione resta, ma i danzatori armati hanno una précisa collocazione negli eserciti
«gentilizio-clientelari» degli aristocratici. Dal tardo arcaismo in poi la danza armata è una rappresentazione scenica, che
comporta l'esistenza di una tradizione teatrale locale, o una manifestazione sportiva alla stregua di altri giochi ufficiali : lo
svolgimento si aveva in contesti funerari,
(v. retro) ma anche rituali e conviviali. I danzatori armati dovevano essere professionisti, appartenenti alla familia privata dei vari
ricchi. Però non è escluso che ce ne fossero anche alle dipendenze delle autorità cittadine dei santuari.
Citer ce document / Cite this document :
Camporeale Giovannangelo. La danza armata in Etruria. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 99, N°1. 1987.
pp. 11-42.
doi : 10.3406/mefr.1987.1535
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1987_num_99_1_1535ÉTRURIE
GIOVANNANGELO CAMPOREALE
LA DANZA ARMATA IN ETRURIA
Fra le danze diffuse nel mondo antico, quella armata è senza dubbio
connessa con gli stadi più primitivi della civiltà. La tradizione collega la
sua genesi, nel mondo greco, alla prima infanzia di Zeus1 e, nel mondo
romano, all'affermazione di Romolo e al ratto delle Sabine2. Le connotaz
ioni sono state diverse a seconda del tempo, località, dei contesti
storico-culturali : magica, apotropaica, bellica, religiosa, conviviale, funer
aria, sportiva, scenica ecc.3. Se ne ha un riflesso nella straordinaria ri
cchezza e varietà della relativa terminologia nel vocabolario greco.
Per quanto concerne il mondo etrusco, nella letteratura archeologica
si trovano ο notizie di carattere generale basate su pochi monumenti,
oppure precisazioni dedotte dall'analisi di un monumento ο di un gruppo
di monumenti omogenei4. Pertanto un (ri)esame del problema, alla luce
N.B. Nella citazione dei monumenti figurati ci si atterrà - quando ci sono - a
pubblicazioni organiche recenti, dove si può trovare anche la bibliografia prece
dente. Per gli scudi laminati : I. Str0M, Problems concerning the Origin and Early
Development of the Etruscan Orientalizing Style, Odense, 1971 (cit. Strom), con le
integrazioni di P. F. Stary, Zur eisenzeitlichen Bewaffnung und Kampfesweise in
Mittelitalien, Magonza, 1981 (cit. Stary), p. 430 sgg., W 16, di F. W. v. Hase, in
Schriften des Deutschen Archäologen-Verbandes V, Mannheim, 1981, p. 12, e di
H. V. Herrmann, in Annuario della Scuola archeologica di Atene, LXI, 1983 [1984],
p. 277 sgg. Per la pittura parientale : S. Steingräber (ed.), Catalogo ragionato della
pittura etrusca, Milano, 1985 (cit. Steingräber). Per i rilievi arcaici di Chiusi : J.-
R. Jannot, Les reliefs archaïques de Chiusi, Roma, 1984 (cit. Jannot).
1 Luc, Salt. 8.
2 Paul. Fest., p. 31 L.
3 L. Β. Lawler, in Studies presented to David M. Robinson, I, Saint Louis, 1951,
p. 23 sgg.; P. Scarpi, in Dialoghi di archeologia, η. s. I, 1, 1979, p. 78 sgg.
4 R. Bloch, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, LXX, 1958, p. 7 sgg.;
M. A. Johnstone, The Dance in Etruria, Firenze, 1956, passim, in particolare p. 145
sgg.; J. Heurgon, Vita quotidiana degli Etruschi, Milano, 19743 (trad, ital.), p. 273
sgg.; J.-P. Thuillier, in MEFRA, LXXXVI, 1974, p. 70; J. G. Szilägyi, in Prospettiva,
24, 1981, p. 7 sgg.; E. Macnamara, Vita quotidiana degli Etruschi, Roma, 1982 (trad.
MEFRA - 99 - 1987 - 1, p. 11-42. 12 GIOVANNANGELO CAMPOREALE
di una documentazione il più possibile completa, può contribuire a del
ineare un fenomeno ricco di risvolti culturali e sociali. Le testimonianze
disponibili sono letterarie e figurate : le prime sono indirette, scarse, tar
de, risalenti a un momento in cui la cultura etrusca era ormai un ricordo
storico; le seconde sono dirette, discretamente numerose, distribuite - si
vedrà subito - tra il villanoviano recente e il periodo classico. Il soggetto
ha strette attinenze con la realtà : in casi del genere le fonti letterarie, che
di norma descrivono e puntualizzano situazioni particolari, agevolano
notevolmente la ricostruzione del quadro. Nel caso specifico dell'Etruria
la scarsezza delle notizie che si desumono da tali fonti costituisce una for
te limitazione alla possibilità di cogliere non solo il senso di gesti ο movi
menti particolari noti attraverso le varie rappresentazioni, ma anche il
rapporto di questo tipo di danza con il relativo contesto socio-culturale. È
il motivo per cui nella presente trattazione ho preferito evitare l'uso di
termini specifici di origine greca ο latina e usare, invece, l'espressione
generica di danza armata. Nell'esame delle testimonianze figurate occor
re tener presente come ciascuna di esse possa essere stata condizionata
dalla tradizione figurativa, allotria ο locale, e dalla tradizione effettiva.
Naturalmente in quest'ultima vanno considerati anche l'intento e la cultu
ra sia del maestro che del destinatario del monumento figurato.
Comincio l'analisi dalle fonti letterarie, precisando che sarà limitata a
quelle in cui il riferimento agli Etruschi è esplicito.
Valerio Massimo (Memor. II 3, 4), parlando dei ludi straordinari
indetti a Roma nel 364 a. C, accenna all'istituzione dei Consualia da parte
di Romolo e alla degenerazione che se ne era avuta nel corso del tempo
quando la gioventù aveva introdotto gesti ridicoli con movimenti rozzi e
scomposti del corpo e aggiunge :
eaque res ludium ex Etruria arcessendi causam dedit. Cuius decora pernicitas
vetusto ex more Curetum Lydorumque, a quibus Tusci originem traxerunt,
novitate grata Romanorum oculos permulsit, et quia ludius apud eos hister
appellabatur, scaenico nomine histrionis inditum est.
ital.), p. 167 sgg. ; Jannot, p. 332 sgg.; L. B. Van Der Meer, in Italian Iron Age Arte
facts in the British Museum (Papers of the Sixth British Museum Classical Collo
quium), Londra, 1986, p. 443. LA DANZA ARMATA IN ETRURIA 1 3
II passo deriva chiaramente da Livio VII 2, ma l'espressione vetusto
ex more Curetum Lydorumque è un'aggiunta di Valerio Massimo, che
consente di fare due considerazioni :
- il carattere armato della danza dei Cureti a Creta e dei Coribanti
in Asia Minore può far pensare all'esistenza di una tradizione sulla pre
senza di danzatori armati fra gli istrioni fatti venire dall'Etruria a Roma
nel 364 a. C;
- la danza armata per Valerio Massimo è quella primitiva dei
Cureti e dei Coribanti, cioè una danza corale in cui il fragore delle armi
creava anche uno sfondo musicale.
Servio (Ad Aen. Vili 285), a proposito dell'origine dei Salii, riferisce
varie ipotesi :
Salii sunt, qui tripudiantes aras circumibant. Saltabant autem ritu veteri
armati post victoriam Tiburtinorum de Volscis. Sunt autem Salii Martis et
Herculis, .... Quidam hos a saltu appellatos tradunt. Quos alii a Numa insti
tutes dicunt, ut arma ancilia portantes saltarent : ergo bene a saltu appellati
Habuerunt sane et Tusculani Saltos ante Romanos. Alii dicunt Salium
quendam Arcadem fuisse, qui Troianis iunctus hunc ludum in sacris institue
nt. Non nulli tarnen hos a Dardano institutos volunt, qui Samothracibus diis
sacra persolverent. Quidam etiam dicunt Salios a Morrio, rege Veientanorum,
institutos, ut Halesus, Neptuni filius, eorum carmine laudaretur, qui eiusdem
regis familiae auctor ultimus fuit.
Le ipotesi sono messe sullo stesso piano, senza il minimo tentativo di
accreditarne una più delle altre. Perciò un'origine etrusca - veiente - dei
Salii è niente più che un riferimento dotto. Anche in questo caso si posso
no fare alcune considerazioni :
- la notizia dovrebbe riguardare un periodo molto antico, perché si
menziona un re di ascendenza addirittura divina ;
- una danza di tipo salico dovrebbe essere stata conosciuta ed ese
guita in Etruria in modo da giustificare la genesi della tradizione suddett
a;
- questa danza, in particolare in Etruria, doveva essere accompag
nata da canti (ut Halesus eorum cannine laudaretur).
*
* *
Nelle testimonianze figurate l'interpretazione di danza armata non
sempre è pacifica. Gli elementi che sono stati ritenuti dirimenti nella
compilazione della lista dei monumenti relativi, lista che ovviamente è da
considerare suscettibile di integrazioni e rettifiche, sono l'atteggiamento 4 GIOVANNANGELO CAMPOREALE 1
(passo, gesto) e l'armatura (elmo, scudo rotondo, lancia, talvolta gli
schinier

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