Nuove iscrizioni dalla catacomba della ex vigna Chiaraviglio sulla via Appia - article ; n°1 ; vol.106, pg 29-41

Carlo Carletti

Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1994 - Volume 106 - Numéro 1 - Pages 29-41
Carlo Carletti, Nuove iscrizioni dalla catacomba della ex vigna Chiaraviglio sulla via Appia, p. 29-41. Gli scavi condotti dal 1984 al 1988 nella catacomba dell'ex vigna Chiaraviglio (estremità sud del comprensorio callistiano) consentirono di riportare alla luce una nuova regione cimiteriale che presenta tutti i caratteri specifici di un rtro sanctos, sviluppatosi soprattutto nel corso della seconda meta del IV sec. intorno all'area sacra (solo parzialmente esplorata ed ancora non scavata) che dovette accogliere le spoglie di s. Eutichio. La produzione epigrafica contestuale (oltre 50 esemplari) presenta molteplici motivi di interesse : 11 menzioni consolari (dal 369 al 409); numerose attestazioni di compravendita di sepolture; la presenza, finora unica a Roma, dell'uso funerario del trigramma cristologico XM; Xunicum formulare copertorium corporis sui.
13 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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• Publié par: MELANGES_DE_L-ECOLE_FRANCAISE_DE_ROME
• Publié le: 01 janvier 1994
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Carlo Carletti
Nuove iscrizioni dalla catacomba della ex vigna Chiaraviglio
sulla via Appia
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 106, N°1. 1994. pp. 29-41.
Riassunto
Carlo Carletti, Nuove iscrizioni dalla catacomba della ex vigna Chiaraviglio sulla via Appia, p. 29-41.
Gli scavi condotti dal 1984 al 1988 nella catacomba dell'ex vigna Chiaraviglio (estremità sud del comprensorio callistiano)
consentirono di riportare alla luce una nuova regione cimiteriale che presenta tutti i caratteri specifici di un retro sanctos,
sviluppatosi soprattutto nel corso della seconda metà del IV sec. intorno all'area sacra (solo parzialmente esplorata ed ancora
non scavata) che dovette accogliere le spoglie di s. Eutichio. La produzione epigrafica contestuale (oltre 50 esemplari) presenta
molteplici motivi di interesse : 11 menzioni consolari (dal 369 al 409); numerose attestazioni di compravendita di sepolture; la
presenza, finora unica a Roma, dell'uso funerario del trigramma cristologico XM; l'unicum formulare copertorium corporis sui.
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Carletti Carlo. Nuove iscrizioni dalla catacomba della ex vigna Chiaraviglio sulla via Appia. In: Mélanges de l'Ecole française de
Rome. Antiquité T. 106, N°1. 1994. pp. 29-41.
doi : 10.3406/mefr.1994.1838
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1994_num_106_1_1838CARLO CARLETTI
NUOVE ISCRIZIONI DALLA CATACOMBA
DELLA EX VIGNA CHIARAVIGLIO
SULLA VIA APPIA
L'area archeologica Appia - Ardeatina, certamente la più ricca di me
morie funerarie paleocristiane, ancora nel corso degli ultimi anni ha conti
nuato a restituire testimonianze archeologiche ed epigrafiche di notevole
interesse.
Nel luglio 1983, in seguito allo scavo per la posa di un palo per l'illumi-
nazione stradale lungo il lato nord del vicolo delle Sette Chiese, al centro
della curva immediatamente precedente la confluenza con via Appia Antic
a1, si intercettò casualmente una cavità di piccole dimensioni, immediata
mente rivelatasi come la parte terminale di una galleria catacombale. Una
grande frana incombente a soli mt. 2.50 dall'accesso alla cavità - dopo i
primi e necessariamente affrettati rilevamenti - indusse a rinterrare il bre
ve tratto di galleria.
Nell'impossibilità materiale di avviare le indagini dal versante sud,
cioè da via delle Sette Chiese, la PCAS, all'inizio del 1984, programmò un
intervento che, partendo dal sopratterra e con direzione nord - sud, con
sentisse di individuare il percorso della galleria la cui parte finale andava
ad insinuarsi al limite del terrapieno che definisce il fianco nord di via delle
Sette Chiese.
Le indagini .- durate dal 1984 al 1988 e poi interrotte a partire dal 21
aprile - pur non riuscendo a raggiungere la galleria scoperta nel 1983, con
sentirono però di riportare alla luce una nuova regione cimiteriale, che si
rivelò parte integrante della già nota catacomba dell'ex vigna Chiaraviglio,
il cui attuale ingresso è appunto situato all'estremità sud del comprensorio
callistiano2.
1 Dal giornale di scavo della Pontificia Comissione di archeologia sacra redatto
dall'ing. Mario Santa Maria.
2 La prima scoperta di questo insediamento funerario della via Appia risale al
1924, cf. F. FoRNARi, Regione cimiteriale nella ex vigna Chiaraviglio, in RivAC, 7, 1930,
p. 167-200.
MEFRA - 106 - 1994 - 1, p. 29-41. 30 CARLO CARLETTI
2. La nuova regione cimiteriale, articolata in due ampie gallerie parall
ele con direzione nord-est/sud-ovest da cui si dipartono arterie laterali solo
parzialmente scavate, presenta, se così si può dire, due chiarissimi «fossili
guida», che ne consentono un'agevole definizione tipologica e cronologi
ca : una straordinaria concentrazione di sepolture e la presenza, altrettan
to straordinaria, di un consistente e omogeneo dossier epigrafico (circa 50
iscrizioni), in parte ancora in situ e, comunque, sicuramente contestuale a
questa area cimiteriale. Non mancano naturalmente, come quasi sempre si
può constatare negli insediamenti catacombali, epigrafi pagane erratiche
(circa una decina), penetrate nel sottosuolo attraverso le enormi frane che
interessarono gran parte di questa area cimiteriale, arrecandole in più part
i gravi e talvolta irreversibili danni.
Le nuove iscrizioni, tutte funerarie, possono agevolmente situarsi in
un'arco di tempo compreso tra la metà del IV secolo e l'inizio del V. Prima
ancora degli elementi formulari, onomastici, grafici e linguistici, seppure
complessivamente eloquenti come segnali di un arco temporale ben defini
to, sono le frequenti date consolari (ben 11) che fissano referenti cronologic
i certi.
Queste le menzioni consolari :
- Valentiniano n(obilissimo) p(uero) et Valente a. 369 (due volte).
- Fi. Balen/tininino et Fi. Balente Aug(ustis) 1111 conss(ulibus) a. 373.
- post con(sulatum) Gratiani Aug(usti) III et Aequiti a. 375.
- dd(ominis) nn(ostris) Gra[tian]o V et Theodosio Aug(usto) V cons
(ulibus) a. 380 (due volte).
- Suoagrio (seil Syagrio) co/ns(ule) a. 381; l'altro eponimo, qui omess
o, è Fi. Eucherius.
- cons (ulibus) dd(ominis) nn(ostris) Fi. Arcadio Aug. V et Honorio V
a. 402.
- Honorio Vili et Teudosio III Aug(ustis) nn(ostris) cc(onsulibus) a.
409.
Vi sono poi due iscrizioni nelle quali, in un caso per la presenza di una
lacuna, nell'altro per dimenticanza ο ignoranza, è riportata la menzione
Valentiniano et Valente conss (ulibus) , priva però di ulteriori specificazioni,
il che - come è ovvio - può solo consentire una cronologia approssimata ad
oltre il decennio in cui i due imperatori sono testimoniati come eponimi :
365, 368, 369, 370, 373, 376, 378.
In questo ambito temporale - è quasi superfluo sottolinearlo - è asso
lutamente normale la scarsissima presenza di iscrizioni in lingua greca :
soltanto tre e di queste una sola integra : un epitaffio, posto ad una Iousta, Fig. 1 - Planimetria della catacomba dell'ex Vigna Chiaraviglio con indicazione dell'area scavata negli anni 1964-1988
(El - E3, E9, FI - FIO). 32 CARLO CARLETTI
tracciato sulla sutura di malta ancora fresca di un loculo scavato in un ar-
cosolio del cubicolo Ea.
Nell'arco di tempo definito dalle date consolari, che non senza signi
ficato copre interamente l'età damasiana, rientrano coerentemente tutti,
ο quasi, gli elementi presenti in questi nuovi materiali epigrafici. In pr
imo luogo la frequente ricorrenza dei segni cristologici : il cristogramma
e la croce monogrammatica, con ο senza le lettere apocalittiche, che
contrassegnano il 30% delle iscrizioni : la loro funzione in tutte le ricor
renze è quella di «contrassegno simbolico», di «emblema di cristianes
imo» (come dice Ferma)3 del tutto decontestualizzato dalla struttura sin
tattica dell'iscrizione; non c'è, invece, neppure un caso dell'uso del crist
ogramma ο della croce monogrammatica come compendium scripturae, in
genere più frequente nel corso della prima metà del IV secolo in accl
amazioni ed espressioni del tipo in Chr(isto), in pace Chr(isti), famulus, -a
Chr(isti), virgo Chr(isti)4.
Relativamente alle strutture formulati il tratto più rilevante e signi
ficativo è costituito dalla frequente ricorrenza delle espressioni relative
alla preparazione e all'acquisto della sepoltura : dalle forme più ellitti-
che e generiche come se vivo fecit, a quelle più circostanziate costruite
con le forme verbali emere e comparare (se vivi emerunt; locum compa-
ravit), a quelle infine che di fatto si configurano come veri e propri
estratti di chirografi di compravendita : è il caso di un'iscrizione opisto-
grafa, non anteriore all'inizio del V secolo, in cui si certifica l'avvenuto
acquisto di un loculo presso l'area sacra della catacomba, quella cioè
dove erano deposte le spoglie di un martire, che nel caso specifico, co
me sembrerebbe indicare l'iscrizione in oggetto, doveva essere s. Euti-
chio : [constat] me cumparasse a Fi. Ma<e>[c]usone / [locujs q(ui) est
ad limina domni / [Eutijci et pr(e)s(bytero) Hilaro ad<sta>nte5; il pre
sbitero che garantisce questa transazione è lo stesso che fa da soggetto
attivo in un titulus donationis, anch'esso chiaramente non anteriore al
l'inizio del V secolo :
3 La polemica antiariana nei monumenti paleocristiani, Città del Vaticano, 1991,
p. 45 e 46-54.
4 Cf. Ferrua, La polemica antiariana, cit., p. 37-45.
5 Edizione e commento di questa iscrizione sono state curate dal sottoscritto
(Quod multi cupiunt et rari accipiunt. A proposito di una nuova iscrizione della cat
acomba dell'ex vigna Chiaraviglio) per la Miscellanea in onore del p. A. Recio Vegan-
zones, ora in corso di stampa. ISCRIZIONI DALLA CATACOMBA DELLA EX VIGNA CHIARAVIGLIO 33 NUOVE
Illustration non autorisée à la diffusion
Fig. 2 - Epitaffio del presbitero Hilarus.
Hilarus pre(s)b(yter)
lucum Ianu =
3 ariae dona=
bit.6
Nella prassi epigrafica dei cris