Per l identificazione della Porticus Minucia frumentaria - article ; n°2 ; vol.105, pg 661-708
49 pages
Italiano

Découvre YouScribe en t'inscrivant gratuitement

Je m'inscris

Per l'identificazione della Porticus Minucia frumentaria - article ; n°2 ; vol.105, pg 661-708

Découvre YouScribe en t'inscrivant gratuitement

Je m'inscris
Obtenez un accès à la bibliothèque pour le consulter en ligne
En savoir plus
49 pages
Italiano
Obtenez un accès à la bibliothèque pour le consulter en ligne
En savoir plus

Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1993 - Volume 105 - Numéro 2 - Pages 661-708
Fausto Zevi, Per l'identificazione délia Porta Minucia frumentaria, p. 661-708. I Cataloghi Regionari attestano l'esistenza in Roma di due porticus Mi-nuciae, distinte dagli aggettivi vetus e frumentaria, la seconda delle quali destinata alle distribuzioni di grano alla plebe urbana. Variamente localizzate in passato, un attacco tra i frammenti della Forma Urbis, effettuato nel 1968, ha portato ad identificare una delle due porticus con il quadriportico che circondava il tempio periptero parzialmente scavato in Via delle Botteghe Oscure. Si dimostra trattarsi della porticus Minucia vetus, costruita nel tardo II sec. a.C. e ricostruita sotto Domiziano, entro la quale era situato il tempio dei Lares Permarini. Con ampio riesame delle testimonianze, letterarie e monumentali, la Minucia frumentaria viene invece riconosciuta nell'enigmatico edificio porticato, la c.d. «craticula» più volte di- (v. rétro) segnata dagli artisti rinascimentali, del quale resta ancora un'arcata visibile in Via di S. Maria dei Calderari, e in cui si identificava, un tempo, la crypta Balbi. L'edificio viene a situarsi nel circo Flaminio; di tale inattesa collocazione si discutono implicazioni e significati.
48 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

Informations

Publié par
Publié le 01 janvier 1993
Nombre de lectures 324
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 2 Mo

Extrait

Federico Zevi
Per l'identificazione della Porticus Minucia frumentaria
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 105, N°2. 1993. pp. 661-708.
Riassunto
Fausto Zevi, Per l'identificazione délia Porta Minucia frumentaria, p. 661-708.
I Cataloghi Regionari attestano l'esistenza in Roma di due porticus Minuciae, distinte dagli aggettivi vetus e frumentaria, la
seconda delle quali destinata alle distribuzioni di grano alla plebe urbana. Variamente localizzate in passato, un attacco tra i
frammenti della Forma Urbis, effettuato nel 1968, ha portato ad identificare una delle due porticus con il quadriportico che
circondava il tempio periptero parzialmente scavato in Via delle Botteghe Oscure. Si dimostra trattarsi della porticus Minucia
vetus, costruita nel tardo II sec. a.C. e ricostruita sotto Domiziano, entro la quale era situato il tempio dei Lares Permarini. Con
ampio riesame delle testimonianze, letterarie e monumentali, la Minucia frumentaria viene invece riconosciuta nell'enigmatico
edificio porticato, la c.d. «craticula» più volte di-
(v. retro) segnata dagli artisti rinascimentali, del quale resta ancora un'arcata visibile in Via di S. Maria dei Calderari, e in cui si
identificava, un tempo, la crypta Balbi. L'edificio viene a situarsi nel circo Flaminio; di tale inattesa collocazione si discutono
implicazioni e significati.
Citer ce document / Cite this document :
Zevi Federico. Per l'identificazione della Porticus Minucia frumentaria. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T.
105, N°2. 1993. pp. 661-708.
doi : 10.3406/mefr.1993.1816
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1993_num_105_2_1816FAUSTO ZEVI
PER L'IDENTIFICAZIONE
DELLA PORTICUS MINUCIA FRUMENTARIA *
Nato casualmente a margine di un'altra ricerca, il presente studio si
propone come obiettivo la corretta localizzazione topografìca di un import
ante edificio della Roma antica, la portions Minucia frumentaria. Si rimett
e dunque ad un'ulteriore occasione (o, piuttosto, alla cura di altri studiosi)
l'indagine propriamente archeologica sui resti ancora esistenti, così come
sui dati d'archivio concernenti quello «stranissimo edifìcio»1, in cui,
diremo, deve ravvisarsi la frumentaria; stranezza che deriva certo anche
dalla unicità della fabbrica, costruita per uno scopo specifico e senza con
fronti altrove. Parimenti, verranno solo accennati alcuni dei problemi che
conseguono dalla nuova identificazione, che, come sempre avviene nella
topografìa romana, comporterà una revisione del tessuto urbanistico-mo-
numentale delle aree circostanti, con possibili nuove identificazioni di edi
fici finora non localizzati o, al contrario, di spostamenti da sedi tradizi
onalmente consolidate.
Le localizzazioni proposte in passato per la Minucia frumentaria sono
state le più varie, e ne faremo cenno oltre. Tuttavia ho ritenuto di non
soffermarmi troppo a lungo sulla storia degli studi, non perché di scarso
interesse, ma perché svantaggiosamente condizionati dall'incerto posizi
onamento di alcuni edifici che costituivano altrettanti capisaldi per tutta la
zona in esame. Si può dire infatti che, prima della corretta ubicazione del
* Su questo argomento ho tenuto un seminario presso l'École française de
Rome il 5-11-1993. Nella discussione sono intervenuti F. Coarelli, D. Manacorda,
C. Nicolet, E. Rodriguez Almeida, C. Virlouvet. Quasi tutti avevano avuto prelim
inarmente a disposizione il mio testo, che, dato l'andamento della discussione, pubb
lico qui senza alcuna modifica di sostanza, solo con i necessari completamenti.
Per suggerimenti e aiuti sono grato a Francesca de Caprariis, Maria Pia Muz-
zioli, Domenico Palombi, A. Peschlow e Catherine Virlouvet; a P. Pellegrino per a
lcune delle fotografie qui pubblicate.
'F. Castagnoli, // Campo Marzio nell'antichità, in Mem.Linc, s. Vili, I, 4,
1947, p. 93-193 (in seguito : Marzio), spec. 175-80 e 190-93 : la definizione è a
p. 190.
MEFRA - 105 - 1993 - 2, p. 661-708. 662 FAUSTO ZEVI
Circo Flaminio, della crypta e del teatro di Balbo, merito soprattutto delle
ricerche di G. Gatti sulla Forma Urbis Marmorea (F.U.M.)2 tutta la sistema
zione di questa zona del Campo Marzio meridionale restava incerta (o, per
meglio dire, profondamente viziata) dalla erronea collocazione comune
mente ammessa per quei monumenti, sì che anche nei casi in cui si erano
raggiunte le soluzioni poi rivelatesi giuste, si trattava, per così dire, di colpi
sparati a casaccio che, pur se giunti al bersaglio, non potevano risultare (e
di fatto non sono risultati) utili alla ricerca - e anzi, paradossalmente, tal
volta hanno avuto effetti fuorvianti.
Premetto che la dimostrazione che qui segue si basa interamente su
dati tutti già precedentemente noti e più volte esaminati in passato; non sa
rà tuttavia possibile evitare un riesame delle testimonianze, tanto più mi
nuzioso, anzi, in quanto si tratta di fonti già utilizzate a sostegno di ipotesi
diverse.
L'esistenza nella Regio IX (Circus Flaminius) di due porticus omonime,
distinte rispettivamente dagli appellativi vetus e frumentaria, è nota dai Ca
taloghi Regionali3. In ambedue, l'elenco dei monumenti della regione ini-
2 G. Gatti, Dove erano situati il teatro di Balbo e il Circo Flaminio? , in Capito-
lium, 1960, p. 3-12; Id., // teatro e la Crypta Balbi in Roma, in MEFRA, 91, 1979,
p. 237-313.
3 Reputo non inutile trascrivere la notizia dei Cataloghi sulla IX regione. Curio-
sum :
«Regio VIIII, Circus Flamineus :
Continet
Stabula .1111. factionum .VI.
(la Notitia ha qui in più : «II aedes»)
Porticum Philippi.
Minuciam veterem et frumentariam. (la Notitia ha : «Minucias duas, veterem et fru-
mentariam»)
Cryptam Balbi.
Theatra .III. Imprimis Balbi qui capet loca .XI. DX. Pompei capet loca
.XVII.DLXXX. Marcelli capet loca .XX.
Odium capet loca .X.DC.
Stadium capet loca .XXX.LXXXVIII.
Campum Martium.
Trigarium.
Ciconias Nixas.
Pantheum.
Basilicam Neptuni. Matidies. Marcianes.
Templum Antonini et columnam Coclidem aitarti pedes .CLXXV. semis, gradus in-
tus habet . CCIIL, fenestras .LVL
Thermas Alexandrinas et Agrippianas.
Porticum Argonautarum et Meleagri. PER LIDENmFICAZIONE DELLA PORTICUS MINUCIA FRUMENTARIA 663
zia con gli stabula delle quattro fazioni; nella Notifia, così prosegue : //
(duas) Aedes, Porticum Philippi, Minucias II (duas), veterem et frumenta-
riam, cryptam Balbi, theatra III, imprimis Balbi... Pompei... Marcelli,
odium..., stadium..., campum martium etc. Il Curtosum, che omette le duae
aedes, ha invece : Porticum Philippi, Minuciam veterem et frumentariam,
cryptam Balbi etc. Dell'eventuale significato topografico di tale sequenza ci
occuperemo più avanti; per ora limitiamoci ad osservare come dai Regio-
nari si inferisca, senza dubbio possibile, che le porticus che portavano il
nome Minucia erano due distinte.
L'appellativo vetus dell'una, rispetto alla frumentaria che è eviden
temente la nova, significa che i due edifici non sono stati costruiti contem
poraneamente. Occorre perciò esaminare per primi i dati che possediamo
sulla loro cronologia.
Una preziosa notizia di Velleio Patercolo (11,8,3), fornisce un nome e
una data per la costruzione del primo di essi : « Turn Cimbri et Teutoni tran-
scendere Rhenum, multis mox nostrìs suisque cladibus nobiles. Per eadem
tempora clarus eius Minucii, qui porticus, quae hodieque célèbres sunt, moli-
tus est, ex Scordiscis trìumphus fuit».
Console nel 110 a.C, M. Minucio Rufo celebrò nel 106 il trionfo sugli
Scordisci. Il monumento da lui eretto, e che portava il suo nome, nasceva
dunque come una porticus trìumphalis, un edificio con intenti celebrativi,
anche se, naturalmente, non può escludersi che i suoi spazi in seguito pos
sano essere stati utilizzati per altri scopi; comunque, dalle espressioni di
Velleio sembra chiaro che ai suoi tempi il portico non adempisse ad alcuna
funzione particolare, e lo storico si limita a sottolineare come esso, pur r
isalendo a tanto tempo addietro (e, potremmo aggiungere, pur essendo sta
to seguito da tanti altri e più ricchi monumenti, trionfali e non), non avesse
tuttavia perso di attrattiva agli occhi dei Romani e fosse «frequentato anco
ra oggi», quae hodieque célèbres sunt.
Quanto alla cronologia relativa dei due edifici, è importante che della
porticus Minucia Velleio riporti il nome senza altra specificazione, ciò che
non avrebbe fatto se le Minuciae fossero state, già al suo tempo, due distint
e, come figurano nei Regionari. Gli studiosi hanno perciò concordemente
Iseum et Serapeum.
Minervam Calcidicam.
Divorum.
Insularii Felicles.
(seguono, come di consueto, il totale dei vici, aediculae, insulae etc.) Sulla regione
Di, v. da ultimo M. P. Muzzioli, Fonti per la topografia della IX Regione, in PBSR,
LX, 1992, p. 179-211 (con bibl.).
MEFRA 1993, 2 44 664 FAUSTO ZEVI

  • Univers Univers
  • Ebooks Ebooks
  • Livres audio Livres audio
  • Presse Presse
  • Podcasts Podcasts
  • BD BD
  • Documents Documents