Storiografia greca e romana - article ; n°1 ; vol.25, pg 7-33
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Dialogues d'histoire ancienne - Année 1999 - Volume 25 - Numéro 1 - Pages 7-33
• La differenza tra la storiografia greca, prossima ai fatti ed attenta alle trasformazioni dell'universo geopolitico, e quella romana, costantemente rivolta a riformulare il discorso sulle origini, è ricondotta alle diverse forme della comunicazione (scritta, sovraregionale e ad in tra, riflessiva in Grecia, orale, locale e ad extra, celebrativa a Roma).
• The difference between Greek and Roman historiography (the former always near to facts and interested in transformations of the geopolitical world, the latter always engaged in rewriting the tale of origins) depends on different forms of communication (which is a written, wide-distributed consideration ad intra in Greece, an oral, local celebration ad extra in Rome).
La différence entre les historiographies grecque, toujours proche des événements et attentive aux transformations du monde géopolitique, et romaine, constamment occupée à réécrire le discours sur les origines, dépend des diverses formes de la communication, qui en Grèce est une réflexion écrite, suprarégionale ad intra, et à Rome une célébration orale ad extra pour un public local.
27 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

Informations

Publié par
Publié le 01 janvier 1999
Nombre de lectures 17
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 2 Mo

Extrait

Monsieur Fabio Mora
Storiografia greca e romana
In: Dialogues d'histoire ancienne. Vol. 25 N°1, 1999. pp. 7-33.
Riassunto
•La differenza tra la storiografia greca, prossima ai fatti ed attenta alle trasformazioni dell'universo geopolitico, e quella romana,
costantemente rivolta a riformulare il discorso sulle origini, è ricondotta alle diverse forme della comunicazione (scritta,
sovraregionale e ad in tra, riflessiva in Grecia, orale, locale e ad extra, celebrativa a Roma).
Abstract
•The difference between Greek and Roman historiography (the former always near to facts and interested in transformations of
the geopolitical world, the latter always engaged in rewriting the tale of origins) depends on different forms of communication
(which is a written, wide-distributed consideration ad intra in Greece, an oral, local celebration ad extra in Rome).
Résumé
La différence entre les historiographies grecque, toujours proche des événements et attentive aux transformations du monde
géopolitique, et romaine, constamment occupée à réécrire le discours sur les origines, dépend des diverses formes de la
communication, qui en Grèce est une réflexion écrite, suprarégionale ad intra, et à Rome une célébration orale ad extra pour un
public local.
Citer ce document / Cite this document :
Mora Fabio. Storiografia greca e romana. In: Dialogues d'histoire ancienne. Vol. 25 N°1, 1999. pp. 7-33.
doi : 10.3406/dha.1999.1523
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/dha_0755-7256_1999_num_25_1_1523Dialogues d'Histoire Ancienne 25/1, 1999, 7-33
Storiograf ia greca e romana*
Résumés
• La differenza tra la storiografia greca, prossima ai fatti ed attenta aile trasformazioni
dell'universo geopolitico, e quella romana, costantemente rivolta a riformulare il discorso sulle
origini, è ricondotta aile diverse forme délia comunicazione (scritta, sovraregionale e ad in tra,
riflessiva in Grecia, orale, locale e ad extra, celebrativa a Roma).
• The difference between Greek and Roman historiography (the former always near to facts
and interested in transformations of the geopolitical world, the latter always engaged in rewriting
the tale of origins) depends on different forms of communication (which is a written, wide-
distributed consideration ad intra in Greece, an oral, local celebration ad extra in Rome).
• La différence entre les historiographies grecque, toujours proche des événements et atten
tive aux transformations du monde géopolitique, et romaine, constamment occupée à réécrire le
discours sur les origines, dépend des diverses formes de la communication, qui en Grèce est une
réflexion écrite, suprarégionale ad intra, et à Rome une célébration orale ad extra pour un public
local.
1. La storiografia romana1 sorge all'indomani délia seconda guerra
punica, quando prima Fabio Pittore, poi Cincio Alimento formulano una rap-
presentazione del passato délia città e délie sue vicende recenti (le guerre
puniche), come presentazione délia nuova potenza mediterranea al mondo
ellenistico : Roma, città parzialmente etrusca e comunque erede del potere
Fabio Mora. Universita di Messina.
1. Per una prima introduzione cf. S. Mazzarino, II Pensiero storico-classico, Roma-Bari 1974, II ;
A. La Penna, Aspetti del pensiero storico latino, Torino 1978 ; G. Perl, Geschichtsschreibung in der Zeit
der rômischen Republik und in der Kaiserzeit, Klio 66, 1984, 562-573 ; D. Flach, Einfuhrung in die
romische Geschichtsschreibung, Darmstadt 1985.
Inoltre v. anche K. Christ, Romische Geschichtsschreibung, in E. Wischer (éd.), Propylaen-Geschichte
der Literatur : Literatur und Gesellschaft der westlichen Welt, Berlin 1981, I, 409-437 ; E. Cizek, Les
genres de l'historiographie latine, Faventia 7, 1985, 15-33. Per i primi annalisti cf. H. Bardon, La litt
érature latine inconnue, Paris 1952 ; E. Rawson, The first Latin annalists, Latomus 35, 1976, 689-717 ;
V.W. Scholz, Die Anfànge der rômischen Geschichtsschreibung, in P. Neukam, Vorschliige und
Anregungen, Munchen 1980, 75-92 ; B. Gentili, Storiografia greca e storiografia romana arcaica, in
Atti del Convegno (v. n. 5), 13-38 ; G.P. Verbrugghe, On the meaning of annales, on the meaning of
annalists, Philologus 133, 1989, 192-230 ; F. Mora, II Pensiero storico-religioso antico. Autoři greci e Roma :
I, Dionigi d'Alicarnasso (in seguito : Pensiero), Roma 1995, 350-370 con bibliografia {ibid. 350 n. 11).
DHA 25/1, 1999 Fabio Mora
marittimo etrusco2, potenza egemone sulla Magna Grecia dopo la guerra
tarantina, ora vincitrice su Cartagine e quindi erede del suo dominio sul medi-
terraneo occidentale, rappresenta la nuova grandezza del mondo mediterraneo
e forse, per le menti greche più lungimiranti, una significativa minaccia
all'equilibrio ellenistico, che effettivamente sconvolse nell'arco di una
generazione3.
Fabio Pittore scrive in greco per un pubblico greco4 : dopo di lui5 in greco
si esprimono pure Cincio Alimento6 e, verso la metá del II secolo, Postumio
Albino7 e Acilio, sia pure con una maggiore attenzione8 a problematiche di
politica interna, e quindi ad un pubblico romano e non greco9. Solo con
Catone10 e Calpurnio Pisone11 nasce finalmente una storiografia romana in
lingua latina, caratterizzata anche da una profonda revisione délia cronologia e
2. La solida tenuta dell'integrazione politica degli Etruschi nel mondo romano fu decisiva per la
vittoria romana su Annibale : cf. M. Pallottino, Etruscologia, Milano7 1984, 248-250.
3. 34 anni intercorrono tra le vittorie di Zama e di Pidna, cioè tra la fine del potere cartaginese e di
quello macedone.
"apologetica" délia politica estera romana operata da Fabio Pittore 4. Sulla rappresentazione
cf. G. de Sensi, II problema délia a ma délia prima guerra punica nella tradizione antica, ASSO 70,
1974, 7-44.
5. Tutti gli autoři qui ricordati, tranne Livio e Dionigi, ci sono giunti solo in forma frammentaria :
i frammenti sono stati raccolti da H. Peter, Historicorum Rornanorum reliquiae, Leipzig I-II, 1906-1914
[Stuttgart 1967]. Cf. anche Atti del Convegno Gli storiografi latini tramandati in frammenti, Urbino,
9-11 maggio 1974, StudUrb 49,1, 1975. Una nuova edizione è stata intrapresa nella Collection Budé :
M. Chassignet, L'Annalistique romaine. I. Les Annales des Pontifes et V Annalistique Ancienne
(Fragments), Paris 1996 (comprende Fabio Pittore, Cincio Alimento, Postumio Albino e Acilio).
6. Per la ricostruzione délie diverse problematiche proprie a Fabio Pittore e Cincio Alimento, sulla
base del loro uso di due sistemi cronologici diversi, basati rispettivamente su generazioni di 40 e 33
anni, ed in particolare délia grande insistenza di Cincio sulla lotta degli ordini cf. F. Mora, Fasti e
schemi cronologici. La riorganizzazione annalistica del passato remoto romano (in seguito : Fasti), Historia
Einzelschriften 125, Stuttgart 1999, 13-51. Su Fabio Pittore v. anche D. Timpe, Fabius Pictor und die
Anfange der rômischen Historiographie, ANRW I 2 (1972), 928-969 ; su Cincio G.P. Verbrugghe,
L. Cincius Alimentus. His place in Roman Historiography, Philologus 126, 1982, 316-323.
7. Su cui v. F. Mora, Pensiero, 329-332. 380. 415 ; Fasti, 109 s. 112. 126 s. 178. 211. 239.
8. Peraltro già présente nello stesso Fabio Pittore.
9. Sul ruolo del pubblico per l'evoluzione délia storiografia antica cf. A. Momigliano, The historians
of the classical world and their audiences. Some suggestions, ASNP 8, 1978, 59-75.
10. Su cui v. F. Mora, Pensiero, 165-169. 351, 359 s. ; D. Kienast, Cato der Zensor : Seine Personlichkeit
und seine Zeit, Darmstadt2 1979; A.E. Astin, Cato the Censor, Oxford 1978, 211-239. Cato Maior
(a cura di M. Chassignet), Les Origines (Fragments), Paris 1986.
11. Su cui v. F. Mora, Pensiero, 353, 361-363 ; Fasti, 43-45. 137-139. 198 s. 213-217 ; G.E. Forsythe, The
historian L. Calpurnius Piso Frugi, diss. Philadelphia 1984.
DHA 25/1, 1999 Storiografia greca e romana
della complessiva prospettiva ideologica, con l'insistenza catoniana sull'intera
civiltà italica piuttosto che sulla sola storia romana e la sua revisione
(ideologicamente caratterizzata) della cronologia monarchica, con 1'accentua-
zione di Servio Tullio in funzione antietrusca12, e la successiva adozione da
parte di Pisone, sempře in antietrusca, di una cronologia particolar-
mente alta, che implica il trasferimento a Romolo di essenziali elementi etruschi
della civiltà romana13. La divergente revisione cronologica di Cassio Emina
confluisce poi nell'opera elefantiaca, ormai nettamente marcata14 dalle proble-
matiche graccane e postgraccane, dell'annalista Gellio : la sua ricostruzione
pseudodettagliata in oltre 97 libri della storia romana, con la proiezione spesso
maldestra e superficiale di dibattiti coevi sul periodo protorepubblicano, da cui
largamente dipende la narrazione dionisiana dei primi anni della Repubblica15,
insieme alla parallela pubblicazione da parte del pontefice massimo Muzio
Scevola degli Annales Maximi quale sistem

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