Le inchieste di WIlliam Carson
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Le inchieste di WIlliam Carson , livre ebook

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Description

Londra 1889 ,William Carson, detective privato, è stato incaricato dal direttore della Royal Mail ad investigare sulle sparizioni delle carrozze che portano da Londra a Brighton. Un incidente avvenne su questa strada, in qualche parte della foresta, William scopre un vecchio maniero lungo una vecchia strada lastricata non più utilizzata. Abitato da un uomo misterioso,aiutato dai suoi nuovi amici ,William scoprirà i terribili segreti che custodisce questa dimora e il suo misterioso abitante? Questo maniero ha un legame con le recenti scomparse?

Informations

Publié par
Date de parution 06 novembre 2015
Nombre de lectures 5
EAN13 9782363155009
Langue Italiano

Informations légales : prix de location à la page 0,0060€. Cette information est donnée uniquement à titre indicatif conformément à la législation en vigueur.

Extrait

Le inchieste di William Carson
Il castello di sangue

Anthony Stefano

Createspace 2015
Cet ebook a été réalisé avec IGGY FACTORY. Pour plus d'informations rendez-vous sur le site : www.iggybook.com
Table des matières

Capitolo 1 :Londra 1889 - Ufficio della Royal Mail
Capitolo 2 :Perso nella foresta
Capitolo 3 : Godstone
Capitolo 4 : La famiglia Gordon
Capitolo 5 : La cena
Capitolo 6 : Il castello
Capitolo 7: Di ritorno a Londra
Capitolo 8 : Un incontro al vertice
Capitolo 9 : Un’aria di deja-vu
Capitolo 10 : La grotta
Capitolo 11 : Una sinistra dimora
Capitolo 12 : Il creditore di sangue
Biographie
 
 
 
 
 
 
 
Tradotto dal Francese da Davide Renna Chillino
Original title : Les enquêtes de William Carson,les créances de sang
2014 Copyright © 2015Anthony Stefano All rights reserved. ISBN-13: 978–1518807305
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A Sonia, senza la quale questo libro non avrebbe mai visto la luce.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A David, Laurent e Rudy per le ore trascorse a elaborare le nostre idee. Spero che si riconosceranno attraverso queste pagine .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A Cécile, che sono sicuro ha preferito l’impaginazione di questo libro al M+9. A Lionel, per l’idea della copertina.
 
 
Capitolo 1 : Londra 1889 – Ufficio della Royal Mail
 

 
Londra, la più popolosa città al mondo in questa fine del 1889. Con i suoi artisti, i suoi aristocratici, i suoi quartieri ricchi da un lato, ed i poveri dall’altro, i suoi miserabili, i dimenticati da Dio, Come d’abitudine, la città era in fermento malgrado l’ora tarda. La giornata volgeva al termine, erano quasi le diciannove. Era scesa la notte ed il rumore delle carrozze nelle strade attraversava la nebbia, e risaliva fino alla finestra di un edificio dalla facciata annerita dal fumo delle fabbriche circostanti. È precisamente là, al secondo piano, che questa storia ha inizio, ad ottobre inoltrato, negli uffici della Posta Reale d’Inghilterra. - Mr. Carson ! esclamò un uomo corpulento, mi presento: Henry Spector, disse l’uomo stringendo la mano del suo ospite. Aveva un enorme barba bianca e dei lunghi baffi grigi. I suoi vestiti odoravano di sigaro che senza dubbio aveva appena fumato e il cui mozzicone riempiva il portacenere posto sulla scrivania. Sprofondò sulla sua poltrona. - Prima di tutto lasciate che vi dica che ho sentito parlare molto di voi, disse accendendosi un altro dei suoi sigari. Avrei voluto fare la vostra conoscenza in altre circostanze, credetemi. Sedetevi per favore, gli disse indicando la sedia davanti la scrivania. William si sedette comodamente. - Vi ho fatto venire per parlare di un problema spinoso. Desiderate del whisky?. - No, grazie disse William, non bevo alcoolici. - Un bicchiere di thè, forse? - No grazie, rispose educatamente William. - Molto bene. L’uomo si alzò e si servì un bicchiere di whisky. Sono direttore della Royal Mail da dieci anni. Ho conosciuto alti e bassi, come in ogni società. Eppure consentitemi che vi racconti una strana storia. A gennaio di quest’anno una carrozza postale collegante Londra e Brighton è scomparsa misteriosamente, senza lasciare alcuna traccia. Fin qua, niente di interessante mi direte voi. Può essere che sia stato un incidente o una semplice rapina. Qualunque cosa sia, né la carrozza né la corrispondenza né i passeggeri sono stati mai ritrovati. Tre mesi più tardi, in aprile, un’altra carrozza partita da Londra per Brighton è nuovamente scomparsa. Come per la prima non furono ritrovati né la carrozza, né la corrispondenza, e neppure il cocchiere. - Pensavamo a dei cocchieri disonesti che avrebbero potuto dirottare le carrozze per farne non so cosa. L’uomo si avvicinò sulla finestra che si affacciava sulla strada e scrutò l’incessante via vai della città. - Il mese scorso il mio socio è misteriosamente scomparso con tre uomini. La carrozza e quattro uomini ad oggi sono da considerarsi dispersi. - Mr. Carson, i miei uomini non ne possono più, in questo edificio si vocifera di ladri, di fantasmi e di tutte queste cose. Se ciò venisse a diffondersi e arrivare alle orecchie della regina o ai giornali, io potrei dire addio al mio lavoro e mi ritroverei a bere in un bar di Whitechapel. - Voi conoscete la reputazione di Whitechapel, Mr Carson?. William la conosceva sin troppo bene, in effetti. Aveva investigato con il commissario Abberline sul caso di Jack lo squartatore qualche mese prima. Tutti questi poveri che mendicavano, dormivano per terra, le persone morivano tutti i giorni per le strade a causa del freddo o di malattia. Le donne lavoravano il giorno e si prostituivano la notte. - Si, conosco Whitechapel signore, vi ho trascorso una parte della mia vita. Perché non vi siete rivolto a Scotland Yard ? domandò William. - Scotland Yard, disse Spector con ironia, preferisce i morti e il sangue ad una banale scomparsa di carrozze. Inoltre, non desidero diffondere questa storia. La mia reputazione rischierebbe di crollare. Mr. Carson, desidererei che voi agiste con grande discrezione. Mi sono spiegato bene? William assentì. - Non posso rivolgermi a loro, ma a voi, in qualità di investigatore privato, concedo il permesso di indagare, di perlustrare questo edificio, le nostre carrozze e la posta, ma vi prego… cercate di scoprire che ne è stato di queste persone e delle nostre carrozze. William mosse la testa in segno di approvazione. Uscendo dall’ufficio si recò a Parliament Street, un brivido lo attraversò quando varcò il cancello di Scotland Yard. Si aspettava che tutte le facce si puntassero su di lui. Lui, che qualche mese prima lavorava ancora nella polizia. Entrò nell’ufficio e consegnò la lettera che aveva ricevuto in mattinata da Frederick Abberline. - Un momento signore, avviso Mr. Abberline del vostro arrivo. Dopo alcuni attimi di attesa su una vecchia sedia di legno, Mr. Abberline fece il suo ingresso nella stanza. - Buongiorno William, disse con un tono gioviale. Venite, seguitemi. Sono lieto che siate venuto, nonostante la sospensione dal servizio, temevo che aveste troppo rancore verso di me. - Non ve ne porto, disse William. So che non siete voi il responsabile. Sono sorpreso che Warren abbia autorizzato la mia visita. - Dovete sapere, William, che Sir Charles Warren da qualche mese non lavora più nella polizia. - Non ne ero al corrente. Disse William. Perché mi avete fatto venire qui signore?, - Lo abbiamo beccato, disse Abberline in tono soddisfatto. Dovevate saperlo, voi che in questa storia ci avete rimesso tanto. Il battito del cuore di Wiliam accelerò. - Si chiama Francis Tumblety, disse Abberline sedendosi dietro la scrivania. Prese un dossier e iniziò a leggerlo. È irlandese, ma ha trascorso buona parte della sua vita negli Stati Uniti. Medico di professione, è stato anche accusato di complicità nell’assassinio di Abraham Lincoln, tutto qui. - Ha fornito la ragione di questo massacro? domandò William. - Traffico di cadaveri. Rivendeva gli organi prelevati agli ospedali e alle università. Un mercato lucroso. - Tutto qui? - No, è rinchiuso in una cella della Torre di Londra, in attesa di processo, rispose Abberline. - Posso parlargli?. - No, rispose Abberline. Mi spiace, ma è impossibile. - Altre persone sanno del suo arresto?. - Pochissime persone lo sanno, disse Abberline. Vogliamo evitare un altro caso come quello di Montague John Druitt (Montague John Druitt fu accusato ingiustamente di essere Jack lo squartatore e fu ritrovato annegato nel Tamigi. ) - Grazie per queste informazioni signore. - Di nulla. È il minimo, confido sulla vostra discrezione - Potete contare su di me, disse William. Aprì la porta quando Abberline esclamò: « vi auguro buona fortuna William, nella vostra nuova impresa ». - Vi ringrazio signore, ripose William chiudendo la porta. Lui aveva sempre avuto molto rispetto per Abberline, lo considerava come la sua guida e sapeva senza ombra di dubbio che non era coinvolto nel suo allontanamento. William comprò un bouquet di fiori a Parliament Street, si recò al cimitero di Saint Patrick, attraversò le numerose stradine del cimitero e si fermò davanti una croce in legno circondata da parecchi fiori. Nel legno della croce era inciso il nome della defunta: “ Mary Jeanette Kelly” C’era pure, sotto la croce, una targa di ferro recante l’iscrizione « assassinata il 9 novembre 1888 » Si piegò davanti la tomba e depose i fiori. - Mi spiace Mary. In attesa di prendere una carrozza fino a Bedford Square, William si sedette su una panchina del parco e si mise a guardare gli operai impegnati sulla facciata della casa che aveva preso in affitto. Era in piena ristrutturazione, William aveva deciso di

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