Bambini abbandonati e bambini «in deposito» a Torino nel Settecento - article ; n°1 ; vol.140, pg 341-376
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Publications de l'École française de Rome - Année 1991 - Volume 140 - Numéro 1 - Pages 341-376
Sandra Cavallo, Bambini abbandonati e bambini «in deposito» a Torino nel Settecento, p. 341-376.
Dal secondo '600 l'assistenza ai bambini legittimi e illegittimi appare affidata a Torino a due distinte istituzioni. Ciò consente un confronto tra fenomeni che risulta di solito difficile trattare separatamente. L'analisi mostra come la linea di separazione non fosse solo la legittimità della nascita ma l'appartenenza alla popolazione urbana. Una fetta notevole dell'assistenza all'infanzia si rivolgeva infatti ai figli dei residenti nella capitale, cui era riservato il privilegio di lasciare i propri figli «in deposito» all'ospedale, mentre alla popolazione rurale non rimaneva che la scelta dell'abbandono anonimo e definitivo. Vengono dunque delineate le caratteristiche di queste due forme di abbandono, e il loro diverso andamento : mentre i « depositi » dipendono ampiamente dalla congiuntura
(v. retro) economica, le esposizioni riflettono piuttosto l'evoluzione del controllo sulle relazioni pre-matrimoniali. Vengono inoltre analizzate le logiche dell'intervento istituzionale verso l'infanzia, mostrando come i modelli di assistenza adottati e la loro evoluzione non siano in attrito con i modelli di relazioni familiari ma siano il risultato di una interazione con le pratiche di vita della popolazione povera. Viene tracciato dunque un quadro che contrasta con l'immagine di estraneità e conflitto tra 'politica' delle istituzioni e pratiche sociali spesso proposta dalla storiografia sull'assistenza.
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Publié le 01 janvier 1991
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Langue Italiano
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Persée http://www.persee.fr
 Bambini abbandonati e bambini «in deposito» a Torino nel Settecento  Sandra Cavallo  Cavallo Sandra. Bambini abbandonati e bambini «in deposito» a Torino nel Settecento. In: Enfance abandonnée et société en Europe, XIVe-XXe siècle. Actes du colloque international de Rome (30 et 31 janvier 1987). Rome : École Française de Rome, 1991. pp. 341-376. (Publications de l'École française de Rome, 140)  Voir l'article en ligne  Sandra Cavallo, Bambini abbandonati e bambini «in deposito» a Torino nel Settecento, p. 341-376. Dal secondo '600 l'assistenza ai bambini legittimi e illegittimi appare affidata a Torino a due distinte istituzioni. Ciò consente un confronto tra fenomeni che risulta di solito difficile trattare separatamente. L'analisi mostra come la linea di separazione non fosse solo la legittimità della nascita ma l'appartenenza alla popolazione urbana. Una fetta notevole dell'assistenza all'infanzia si rivolgeva infatti ai figli dei residenti nella capitale, cui era riservato il privilegio di lasciare i propri figli «in deposito» all'ospedale, mentre alla popolazione rurale non rimaneva che la scelta dell'abbandono anonimo e definitivo. Vengono dunque delineate le caratteristiche di queste due forme di abbandono, e il loro diverso andamento : mentre i « depositi » dipendono ampiamente dalla congiuntura (v. retro) economica, le esposizioni riflettono piuttosto l'evoluzione del controllo sulle relazioni pre-matrimoniali. Vengono inoltre analizzate le logiche dell'intervento istituzionale verso l'infanzia, mostrando come i modelli di assistenza adottati e la loro evoluzione non siano in attrito con i modelli di relazioni familiari ma siano il risultato di una interazione con le pratiche di vita della popolazione povera. Viene tracciato dunque un quadro che contrasta con l'immagine di estraneità e conflitto tra 'politica' delle istituzioni e pratiche sociali spesso proposta dalla storiografia sull'assistenza.      Avertissement L'éditeur du site « PERSEE » – le Ministère de la jeunesse, de l'éducation nationale et de la recherche, Direction de l'enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation – détient la propriété intellectuelle et les droits d’exploitation. A ce titre il est titulaire des droits d'auteur et du droit sui generis du producteur de bases de données sur ce site conformément à la loi n°98-536 du 1er juillet 1998 relative aux bases de données.  Les oeuvres reproduites sur le site « PERSEE » sont protégées par les dispositions générales du Code de la propriété intellectuelle.  Droits et devoirs des utilisateurs  Pour un usage strictement privé, la simple reproduction du contenu de ce site est libre. Pour un usage scientifique ou pédagogique, à des fins de recherches, d'enseignement ou de communication excluant toute exploitation commerciale, la reproduction et la communication au public du contenu de ce site sont autorisées, sous réserve que celles-ci servent d'illustration, ne soient pas substantielles et ne soient pas expressément limitées (plans ou photographies). La mention Le Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation sur chaque reproduction tirée du site est obligatoire ainsi que le nom de la revue et- lorsqu'ils sont indiqués - le nom de l'auteur et la référence du document reproduit.  Toute autre reproduction ou communication au public, intégrale ou substantielle du contenu de ce site, par quelque procédé que ce soit, de l'éditeur original de l'oeuvre, de l'auteur et de ses ayants droit.
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