Il Campo Marzio occidentale. Storia e topografia - article ; n°2 ; vol.89, pg 807-846

Filippo Coarelli

Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1977 - Volume 89 - Numéro 2 - Pages 807-846
Filippo Coarelli, ~~Il Campo Marzio occidentale. Storia e topografia~~, p. 807-846. Esame del settore del Campo Marzio compreso tra il Tevere e gli edifici domiziani {Stadium e Odeum), in gran parte proprietà privata di Pompeo, e successivamente di Antonio e di Agrippa. La topografia antica della zona corrisponde in gran parte a quella attuale, corne dimostra, tra l'altro, l'orientamento degli assi viarii. Carattere e funzione del settore limitato dall'~~Euripus~~ e dal Tevere e importanza degli interventi urbanistici e architettonici di Agrippa. Collegamento degli edifici sottostanti al palazzo Farnese con il complesso della ~~Stabula factionum.~~
40 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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• Publié par: MELANGES_DE_L-ECOLE_FRANCAISE_DE_ROME
• Publié le: 01 janvier 1977
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Filippo Coarelli
Il Campo Marzio occidentale. Storia e topografia
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 89, N°2. 1977. pp. 807-846.
Riassunto
Filippo Coarelli, Il Campo Marzio occidentale. Storia e topografia, p. 807-846.
Esame del settore del Campo Marzio compreso tra il Tevere e gli edifici domiziani {Stadium e Odeum), in gran parte proprietà
privata di Pompeo, e successivamente di Antonio e di Agrippa. La topografia antica della zona corrisponde in gran parte a quella
attuale, corne dimostra, tra l'altro, l'orientamento degli assi viarii. Carattere e funzione del settore limitato dall'Euripus e dal
Tevere e importanza degli interventi urbanistici e architettonici di Agrippa. Collegamento degli edifici sottostanti al palazzo
Farnese con il complesso della Stabula factionum.
Résumé
Esame del settore del Campo Marzio compreso tra il Tevere e gli edifici domiziani {Stadium e Odeum), in gran parte proprietà
privata di Pompeo, e successivamente di Antonio e di Agrippa. La topografia antica della zona corrisponde in gran parte a quella
attuale, corne dimostra, tra l'altro, l'orientamento degli assi viarii. Carattere e funzione del settore limitato dall'Euripus e dal
Tevere e importanza degli interventi urbanistici e architettonici di Agrippa. Collegamento degli edifici sottostanti al palazzo
Farnese con il complesso della Stabula factionum.
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Coarelli Filippo. Il Campo Marzio occidentale. Storia e topografia. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 89,
N°2. 1977. pp. 807-846.
doi : 10.3406/mefr.1977.1128
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1977_num_89_2_1128FILIPPO COARELLI
IL CAMPO MARZIO OCCIDENTALE.
STORIA E TOPOGRAFIA*
Quarant'anni di studi hanno profondamente trasformato e arricchito la
nostra conoscenza del Campo Marzio e della sua struttura topografica, a
lmeno limitatamente alla parte centrale e meridionale. Basterà confrontare le
piante pubblicate dal Lanciani all'inizio del secolo (fig. 3-6) 1 con quelle re
centi di Guglielmo Gatti (fig. 2)2, per rendersi conto dell'importanza e
dell'ampiezza delle novità, la maggior parte delle quali derivano dallo studio
* Elenco delle abbreviazioni
Castagnoli, // Campo Marzio = F. Castagnoli, // Campo Marzio nell'antichità, Memorie dei
Lincei Vili, I, 4, 1947.
Coarelli, Guida = F. Coarelli, Guida archeologica di Roma, Milano, 1974. Navalia, Tarentum = F. Coarelli, Navalia, Tarentum e la topografia del Campo
Marzio meridionale, in Quaderni dell'Istituto di Topografia della Università di Roma,
5, 1968, p. 27-37.
Grimal, Jardins = P. Grimal, Les jardins romains2, Paris, 1968.
Lanciani, Itinerario = R. Lanciani, L'Itinerario di Einsiedeln e l'Ordo di Benedetto Canonic
o, in Monumenti dei Lincei I, 1891, cc. 437-552.
La pianta marmorea = G. Carettoni, A. M. Colini, L. Cozza, G. Gatti, La pianta marmorea
di Roma antica, Roma, 1960.
Le Gali, Tibre = J. Le Gali, Le Tibre, fleuve de Rome, dans l'Antiquité, Paris, 1953.
Nash, Pictorial Dictionary = E. Nash, Pictorial Dictionary of Ancient Rome1, London, 1968.
Pighi, De ludis saecularibus = I. B. Pighi, De ludis saecularibus Populi Romani Quiritium,
Milano, 1941.
Platner-Ashby = S. B. Platner, Th. Ashby, A Topographical Dictionary of Ancient Rome,
Oxford, 1929.
Shipley, Agrippas Building Activities = F. W. Shipley, Agrippas Building Activities in
Rome, Washington University Studies, n.s. 4, St. Louis, 1933.
1 R. Lanciani, Forma Urbis, tav. 14, 15, 20, 21.
2 Cfr. La pianta marmorea, p. 98-99; G. Gatti, in Capitolium, 25, 7, 1960, fig. 5, 10;
Coarelli, Guida, p. 236; L. Cozza, in Quaderni dell'Istit. di Topogr. dell'Università di Roma,
5, 1968, fig. 3. FILIPPO COARELLI 808
approfondito della Forma Urbis severiana3. Per quanto riguarda il Campo
Marzio centrale, la scoperta determinante è stata la giusta collocazione dei
Saepta e dei portici adiacenti nell'area immediatamente a est del Pantheon e
delle Terme di Agrippa4, mentre per il Campo Marzio meridionale, una vera
e propria rivoluzione è stata provocata dalla nuova localizzazione del Circo
Flaminio, risultato anch'essa delle ricerche di Guglielmo Gatti5. Se per que
ste due zone, sulle quali gli studi si vanno moltiplicando, siamo in possesso
di una somma di conoscenze ormai imponente, lo stesso non può dirsi a pro
posito dell'area occidentale del Campo Marzio, compresa nell'ansa del Te
vere, e delimitata a est da una linea coincidente con i limiti occidentali dello
Stadio, deìì'Odeum di Domiziano e del Teatro di Pompeo (fig. 1-6). Ciò d
ipende da vari fattori, tra loro collegati : in primo luogo, il carattere stesso di
questa zona, quasi priva di edifici pubblici monumentali; la mancata identifi
cazione, fino ad epoca recentissima, di frammenti della Forma Urbis seve
riana ad essa relativi6; l'assenza, infine, di aree scavate sufficientemente
estese ο di monumenti antichi rimasti visibili. Lo scavo sotto il Palazzo Far
nese offre ora l'occasione per tentare di colmare, almeno in parte, questa la
cuna, e per un esame complessivo della situazione topografica, nei limiti in
cui questa è possibile, considerato lo stato estremamente lacunoso della do
cumentazione 7 .
Sembra opportuno, innanzitutto, prendere in esame le testimonianze
che si riferiscono all'area nel suo insieme : possiamo chiederci infatti se essa
corrisponde ad un'unità topografica, in sé conclusa, della quale si aveva no
zione già nell'antichità; e, in caso affermativo, se esiste una denominazione
che la definisca.
Questa domanda può essere legittimata dall'osservazione che, come ve
dremo, il· sistema viario, e più in generale la struttura urbanistica di questo
quartiere, si organizza in gran parte secondo un andamento del tutto diverso
da quello del Campo Marzio centrale (che segue un orientamento corrispon-
3 Oltre all'editto princeps, cit. alla nota 2, si vedano gli articoli di G. Gatti e L. Coz
za citati alle note 2 e 4.
4 G. Gatti, in Bull. Com., 62, 1934, p. 126-149; id., in LVrbe, 2, 1937, 9, p. 8-23.
5 Gatti, art. cit. alla nota 2. Inoltre, in Les Cryptoportiques dans l'architecture romai
ne {Collection de l'École française de Rome, 14), Rome, 1973, p. 131-136.
6 Per una probabile identificazione in un frammento della Forma Urbis del quart
iere circostante via di S. Paolo alla Regola, cfr. E. Rodriguez-Almeida, in Bull. Com., 82,
1970-71, pp. 113-115 (qui fig. 20). Proposta di identificazione del Tarentum nel fr. 672 :
F. Coarelli, Navalia, Tarentum, p. 34-36 (qui fig. 19). Per un'altra proposta, relativa
all'Euripus, si veda sotto.
7 Si veda già, a questo proposito, Lanciani, Itinerario, e. 541. ?
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Fig. 2 (Lanciarli, F.U.R., Tav. 20)
Fig. 4 5 (Lanciarli, F.U.R., Γαν. Fig. ^, »«^ζ.