Le Parrocchie italiane nell età moderna e contemporanea. (Bilancio delgi studi e linee di ricerca) - article ; n°1 ; vol.88, pg 7-26
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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes - Année 1976 - Volume 88 - Numéro 1 - Pages 7-26
Mario Rosa, ~~Le parrocchie italiane nelVetà moderna e contemporanea (Bilancio degli studi e linee di ricerca)~~, p. 7-26. La rassegna indica essenzialmente le due linee di riceroa che caratterizzano lo studio délia parrocchia in Italia nell'età moderna e contemporanea. La prima, che si ispira alla tematica délia « riforma cattolica », riguarda le istituzioni parrocchiali del periodo pretridentino e post-tridentino; la seconda, che guarda agli esempi francesi di analisi di sociologia pastorale e di sociologia religiosa, è più attenta aile vicende e alla struttura délia parrocchia tra il '700 e l'800 e soprattutto nell'attuale momento di « crisi » délia istituzione dovuto all'impatto con la civiltà industriale. Nell'uno e nell'altro caso, l'A., pur sottolineando la validità di talune indagini e l'odierno ampliamento délia ricerca, indica quanto c'è ancora da fare in questo settore.
20 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié le 01 janvier 1976
Nombre de lectures 25
Langue Italiano
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Extrait

Rosa Mario
Le Parrocchie italiane nell'età moderna e contemporanea.
(Bilancio delgi studi e linee di ricerca)
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes T. 88, N°1. 1976. pp. 7-26.
Riassunto
Mario Rosa, Le parrocchie italiane nell'età moderna e contemporanea (Bilancio degli studi e linee di ricerca), p. 7-26.
La rassegna indica essenzialmente le due linee di riceroa che caratterizzano lo studio della parrocchia in Italia nell'età moderna e
contemporanea. La prima, che si ispira alla tematica della « riforma cattolica », riguarda le istituzioni parrocchiali del periodo
pretridentino e post-tridentino; la seconda, che guarda agli esempi francesi di analisi di sociologia pastorale e di sociologia
religiosa, è più attenta alle vicende e alla struttura della parrocchia tra il '700 e l'800 e soprattutto nell'attuale momento di « crisi »
della istituzione dovuto all'impatto con la civiltà industriale. Nell'uno e nell'altro caso, l'A., pur sottolineando la validità di talune
indagini e l'odierno ampliamento della ricerca, indica quanto c'è ancora da fare in questo settore.
Citer ce document / Cite this document :
Mario Rosa. Le Parrocchie italiane nell'età moderna e contemporanea. (Bilancio delgi studi e linee di ricerca). In: Mélanges de
l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes T. 88, N°1. 1976. pp. 7-26.
doi : 10.3406/mefr.1976.2343
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5110_1976_num_88_1_2343PARROCCHIE ITALIANE LE
NELL'ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA
(BILANCIO DEGLI STUDI E LINEE DI RICERCA) *
PAR
Mario Eosa
Eecente è l'interesse per le istituzioni parrocchiali in Italia nell'età
moderna, e a maggior ragione nell'età contemporanea, limitato tuttora
a qualche campionatura regionale ο a qualche indagine settoriale e ad
alcune indicazioni di ordine generale sicché non ci è consentito, a tutto
oggi, un discorso complessivo e articolato sull'argomento.
Poco ο niente alla ricerca, sotto il profilo che a noi qui interessa,
hanno dato le polemiche giurisdizionaliste e parrochiste tardosettecen-
tesche ο le ricerche erudite dell'età della Restaurazione (che pure assiste
a una riorganizzazione dell'istituto parrocchiale), attente sì a indagini
per l'età medievale — origine delle parrocchie, organizzazione plebana
ecc. — ma poco ο nulla rivolte allo studio di quanto delle parrocchie e
delle istituzioni parrocchiali toccasse periodi più vicini nel tempo, fatti
oggetto appunto di più diretto scontro in politica ecclesiastica ο di de
finizioni giuridiche, come avverrà ad esempio nella lunga discussione
sul carattere delle « ricettizie » del Mezzogiorno di cui diremo più avanti.
Perché maturi un interesse « attuale », per così dire, nei riguardi dello
istituto parrocchiale bisognerà attendere il periodo post-unitario, con la
liquidazione dell'asse ecclesiastico (1866-67) e con la legge del 1887 sulla
abolizione delle decime sacramentali. Ma questi avvenimenti, in entrambi
* Questo testo è stato elaborato come contributo per la « Commission
d'Histoire ecclésiastique comparée » in occasione del XIV Congresso Interna
zionale di Scienze Storiche (S. Francisco, 22-29 agosto 1975). Si pubblica qui
in attesa che venga stampata negli Atti del Congresso la relazione generale a
cura del prof. J. Kloczowski (Università Cattolica di Lublino, Polonia). 8 MARIO ROSA
i casi, ancora una volta daranno vita, più che a ricerche storiche, a im
pegnate indagini di carattere giuridico-istituzionale, generali e particolari,
che possono riassumersi nei nomi di F. Scaduto e di F. Bufimi, e a quel
filone di studi che intorno al tema delle istituzioni parrocchiali trova
espressione fra i cultori del diritto ecclesiastico ancora ai nostri giorni 1.
Immesse sostanzialmente su questa linea, le indagini storiche sulle
parrocchie e le istituzioni parrocchiali nell'età moderna, nel periodo che
precede la I guerra mondiale e che intercorre tra il I e il II conflitto,
riscuotono un qualche marginale successo in modesti profili d'insieme,
che coprono cioè la storia delle istituzioni parrocchiali dalle origini al
presente, spesso dettate da circostanze occasionali e comunque alimentate
da un gusto di patriottismo locale e di erudizione ecclesiastica 2, la cui eco
— oggi per altro sostenuta da una più adeguata ricostruzione documentar
ia — è riscontrabile in lavori come quelli del Burchi per Cesena, del
Palazzini per Cagli e del Ferrali per Pistoia 3.
Neppure nel contesto culturale che segue il II conflitto mondiale
e che è caratterizzato, com'è noto, da uno spiccato interesse per la storia
religiosa dell'età moderna e contemporanea, è dato incontrare un'atten
zione specifica per le istituzioni parrocchiali. L'ottica degli studi sulla
« riforma cattolica » — per limitarci ora a questa linea di ricerca, rise
rvandoci di affrontare più avanti i problemi che toccano le indagini sulla
storia del movimento cattolico tra '800 e '900 — è stata volta in preva
lenza all'opera e ai criteri ispiratori dell'attività dei vescovi tridentini
e post- tridentini piuttosto che alle strutture ecclesiastiche sulle quali
essa si appuntò ο incise, e tutt'al più ha dato spazio non già alle istitu
zioni parrocchiali urbane e rurali, spesso solo oggetto di indicazioni oc
casionali e generiche, ma settorialmente alla riforma dei monasteri fem-
1 Cfr. F. Scaduto, Rappresentanza delle parrocchie vacanti. Restauri e pa
tronato delle ex-ricettizie, estr. da Giurisprudenza ital., LII (1900); F. Bufimi,
La rappresentanza giuridica delle parrocchie..., Torino 1896; M. Travaglini,
La chiesa parrocchiale nell'ordinamento giuridico italiano, Roma 1971; F. Romita,
Alcune considerazioni sulla natura e sulla struttura della parrocchia, Napoli 1969.
2 M. Moresco, Le parrocchie gentilizie genovesi, Torino 1901; A. Beccio-
lini, Alcune notizie intorno la chiesa di 8. Biagio a Cusona con la serie dei suoi
parroci e patroni dal 1528, Poggibonsi 1908.
3 P. Burchi, Storia delle parrocchie di Gesena,. . . part, il voi. II, Cesena
1962; Gr. Palazzini, Pievi e del Gagliese, Roma 1968; S. Ferrali, Pievi
e parrocchie nel territorio pistoiese, in II romanico pistoiese nei suoi rapporti
con Varte romanica dell'Occidente, Atti del I Convegno intern, di studi medioevali
di storia e d'arte, Pistoia 27 sett. -3 ott. 1964, Pistoia s.d. (riguarda l'età mediev
ale, ma vi è qualche indicazione per l'età moderna a p. 251). LE PARROCCHIE ITALIANE NELL'ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA 9
minili ο alla vita associativa di confraternite e luoghi pii laicali. L'ampia
rassegna di G. Alberigo, cui volentieri rinviamo chi desideri più analitiche
informazioni su questa linea di ricerche fino al 1958, a mala pena può
isolare in un numericamente cospicuo bilancio critico anche di lavori
inediti (come le tesi di laurea) qualche titolo e qualche particolare indica
zione x. E si tratta ο di qualche indagine su aspetti peculiari del Triden-
tino, come quella di A. Monticone sulle applicazioni del Concilio nel
tessuto parrocchiale della città di Eoma, ο di lavori per così dire defilati
rispetto alle ricerche sulla « riforma cattolica », come quelli del Putelli
sulla storia e l'arte mantovana del '500, ο infine impostati piuttosto in
senso tradizionale ed esterno, descrittivo, come quelli della Mellano sulla
Controriforma nella diocesi di Mondovì ο del Grosso e della Mellano
sulla nell'archidiocesi di Torino, ο del Molinari sulla r
iforma tridentina a Piacenza ο di L. Yezzini sulla diocesi di Bologna 2.
Al momento in cui Alberigo scriveva, dunque, uno studio delle ist
ituzioni parrocchiali rimaneva ancora quasi tutto da fare attraverso una
utilizzazione del materiale inedito ο di quelle visite pastorali e aposto-
liche che l'impegno della erudizione ecclesiastica aveva sino ad allora
pubblicato. Ma da allora né il progetto di Alberigo per un questionario
valido per questo tipo di indagine 3 ha avuto seguito né il I Convegno
di storia della Chiesa in Italia (1958) ne quello per la celebrazione del
IV centenario del Concilio di Trento (1963) hanno dato apporti signifi
cativi in questa direzione, anche se il secondo Convegno mostrò di non
essere del tutto disattento al problema della parrocchia e delle istituzioni
parrocchiali nell'età tridentina 4.
1 G·. Alberigo, Studi e problemi relativi alV applicazione del Concilio di
Trento in Italia (1945-1958), in Biv. stor. ital., LXX (1958), pp. 239-298.
2 A. Monticone, L'applicazione a Boma del Concilio di Trento. Le visite
del 1564-1566, in Biv. di storia della Chiesa in Italia, VII (1953), pp. 225-250;
R. Putelli, Vita, storia ed arte mantovana nel Cinquecento, II, Prime visite pa
storali alla città e diocesi, Mantova 1934 (con interessanti notizie sulle condi
zioni delle parrocchie del contado tra il 1544-

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