Classificazioni doganali

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CLASSIFICAZIONI DOGANALI
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*¿ COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
CLASSIFICAZIONI
DOGANALI
1° dicembre 1976
868400000ITC RIASSUNTO
Questa raccolta è costituita dall'insieme degli atti comunitari (sentenze della Corte, regolamenti
della Commissione, "schede di classificazione") relativi alla classificazione di merci nella nomencla­
tura della tariffa doganale comune.
Riprendendo per voce tariffaria una giurisprudenza ed una documentazione di sicuro interesse per
gli operatori economici internazionali, la raccolta intende facilitare la classificazione delle merci
nella tariffa doganale delle Comunità Europee. Per taluni versi può essere considerata un utile com­
plemento alle note esplicative della tariffa stessa, consentendo un'informazione più circostanziata
in merito a casi specifici.
Copyright CECA - CEE - CEEA e Lussemburgo, 1976
Printed in Belgium
Gli articoli ed i testi che compaiono in questa pubbicazione possono essere riprodotti,
integralmente od in parte, con citazione della fonte. AVVERTENZA
1. La presente raccolta riprende gli atti comunitari che si riferiscono alla classificazione delle merci
nella nomenclatura della tariffa doganale comune.
Classificati per voce tariffaria, tali atti sono :
1. le sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità europee,
2. i regolamenti della Commissione
3. le "schede di classificazione".
2. Il valore giuridico di tali atti è diverso a seconda dei casi. Le sentenze della Corte emanano dalla
giurisdizione suprema della Comunità e danno luogo all'interpretazione della tariffa doganale
comune sul piano giurisprudenziale.
I regolamenti e le schede di classificazione sono il risultato dei lavori del Comitato della No­
menclatura della tariffa doganale comune istituito dal regolamento (CEE) n. 97/69 del Consi­
glio del 16 gennaio 1969 (GU n. L 14 del 21.1.1969). Ii hanno un valore giuridico
vincolante e sono adottati dalla Commissione, previa consultazione del detto Comitato, confor­
memente alla procedura prevista all'articolo 3 del regolamento 97/69. Le schede di classifica­
zione non presentano questo carattere vincolante ; esse riflettono comunque il punto di vista
comune accolto, relativamente ai probemi di classificazione, dai rappresentanti delle amministra­
zioni doganali della Comunità operanti nell'ambito dell'articolo 2 del regolamento 97/69.
3. Pur avendo caratteristiche proprie, sotto alcuni aspetti, la presente raccolta costituisce un com­
plemento alle note esplicative della tariffa doganale delle Comunità europee. Il suo scopo è
ugualmente quello di facilitare la classificazione doganale delle merci, mettendo a disposizione
del commercio e delle amministrazioni una informazione più dettagliata su alcuni casi partico­
lari.
La presentazione fatta su foglietti mobili permetterà di apportare facilmente modifiche e com­
plementi in modo da assicurare alla raccolta il suo carattere di attualità.
4. Alla fine della raccolta figurano :
a) Una tabella cronologica generale dei diversi atti di cui al paragrafo 1.
b) Il testo del regolamento (CEE) n. 97/69 citato al paragrafo 2. ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI
C.C.D. Consiglio di cooperazione doganale
N. di riferimento II numero di riferimento che figura in lesta alle schede
di classificazione costituisce soltanto un'indicazione di
carattere amministrativo
T.D.C. : Tariffa doganale comune Regole Generali
di interpretazione N. 3
SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA
Causa 28 - 75
QUESTIONE SOTTOPOSTA ALLA CORTE (a)
Se la regola generale della tariffa doganale comune, n. 3, lettera a), vada Interpretata nel senso che la voce più
specifica non ha priorità e la classificazione deve venir effettuata in base alla regola generale n. 3, lettera b), o.n. 3,
lettera e), qualora per la di un miscuglio vengano in considerazione due o più voci della tariffa, cias­
cuna delle quali fa riferimento ad una delle materie di cui è composto il miscuglio.
SENTENZA (b)
Qualora un miscuglio sia classificabile sotto due o più voci tariffarie, ciascuna delle quali si riferisca ad una della
materie che lo costituiscono, nessuna di tali voci può venir ritenuta più specifica delle altre per il semplice fatto
che essa fornisca del prodotto una descrizione più precisa o più completa.
La classificazione d'un simile prodotto dovrà essere effettuata in base alle regole d'interpretazione n. 3 b)
o n. 3 c).
(a) G.U. n. C 90 del 23.4.1975, p. 5
(bl G.U. n. C 256 del 8.11.1975, p. 3