Per una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al processo decisionale
92 pages
Romanian

Découvre YouScribe en t'inscrivant gratuitement

Je m'inscris

Découvre YouScribe en t'inscrivant gratuitement

Je m'inscris
Obtenez un accès à la bibliothèque pour le consulter en ligne
En savoir plus
92 pages
Romanian
Obtenez un accès à la bibliothèque pour le consulter en ligne
En savoir plus

Description

Per una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al processo decisionale Occupazione & affari sociali Nel corso della conferenza di Roma del 1996 sul tema «Le donne per il rinnovamento della politica e della società», le donne ministro di 13 Sfati membri hanno sottoscritto la «Carta di Roma», il cui testo figura nella presente guida. © Carletti Photo Center, Roma Per una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al processo decisionale Guida all'attuazione di strategie volte ad incrementare la partecipazione delle donne al processo decisionale di Monique Leijenaar in collaborazione con la rete europea di esperti «Donne e processi decisionali» Occupazione & affari sociali Pari opportunità Commissione europea Direzione generale «Occupazione, relazioni industriali e affari sociali» Unità V.D.5 Manoscritto terminato nel marzo 1996 Monique Leijenaar è docente di scienze politiche presso l'università di Nijmegen, Olanda. È spe­cializzata in politiche locali, studi elettorali, donne e politica ed ha pubblicato molti articoli e volumi su queste tematiche. Ha lavorato come consulente per il governo olandese e per diverse organiz­zazioni intergovernative. Dal 1992 al 1996 è stata l'esperta olandese per la rete europea di esperti «Donne e processi decisionali».

Sujets

Informations

Publié par
Nombre de lectures 434
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Per una partecipazione equilibrata
delle donne e degli uomini
al processo decisionale
Occupazione & affari sociali Nel corso della conferenza di Roma del 1996 sul tema «Le donne per il rinnovamento
della politica e della società», le donne ministro di 13 Sfati membri hanno sottoscritto
la «Carta di Roma», il cui testo figura nella presente guida.
© Carletti Photo Center, Roma Per una partecipazione equilibrata
delle donne e degli uomini
al processo decisionale
Guida all'attuazione di strategie volte
ad incrementare la partecipazione
delle donne al processo decisionale
di Monique Leijenaar
in collaborazione con la rete europea di esperti
«Donne e processi decisionali»
Occupazione & affari sociali
Pari opportunità
Commissione europea
Direzione generale «Occupazione, relazioni industriali e affari sociali»
Unità V.D.5
Manoscritto terminato nel marzo 1996 Monique Leijenaar è docente di scienze politiche presso l'università di Nijmegen, Olanda. È spe­
cializzata in politiche locali, studi elettorali, donne e politica ed ha pubblicato molti articoli e volumi
su queste tematiche. Ha lavorato come consulente per il governo olandese e per diverse organiz­
zazioni intergovernative. Dal 1992 al 1996 è stata l'esperta olandese per la rete europea di esperti
«Donne e processi decisionali».
La presente relazione, finanziata ed elaborata ad uso interno della Commissione europea, direzione
generale dell'Occupazione, delle relazioni industriali e degli affari sociali, non rappresenta neces­
sariamente la posizione ufficiale della Commissione stessa.
Numerose altre informazioni sull'Unione europea sono disponibili su Internet via il «server» Europa
(http://europa.eu.int).
Una scheda bibliografica figura alla fine del volume.
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 1997
ISBN 92-827-9835-6
© Comunità europee, 1997
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
Printed in Italy Indice
Introduzione 5
Contesto storico
Obiettivo e contenuti della guida 6
Parte I — Contesto generale 9
Capitolo 1 — L'importanza di una partecipazione equilibrata
delle donne e degli uomini: definizione del
problema
1.1. Le donne nel processo decisionale politico: cifre 9
1.2. Argomenti a sostegno della partecipazione delle
donne al processo decisionale politico 12
Capitolo 2 — La sottorappresentanza delle donne:
fattori determinanti 17
2.1. Accesso al potere legislativo8
2.2. Reclutamento9
2.3. Selezione 22
2.4. Elezione5
Conclusioni parte I7
Parte II — Strumenti 31
Capitolo 3 — Raggiungere un equilibrio tra donne e uomini:
strumenti politici1
3.1. Ricerca, statistiche e osservazione 33
3.2. Sensibilizzazione5
3.3. Allargare le file dei potenziali candidati9
3.4. Adeguare le procedure di selezione all'interno dei
partiti politici 44
3.5. Legislazione9 Capitolo 4 — Una strategia integrata per un equilibrio tra
donne e uomini: programmi di azione globali 53
4.1. Piano di azione nazionale: contenuti 54
4.2. Programma di azione del Belgio8
4.3.a die dei Paesi Bassi9
4.4.a di azione della Svezia 60
4.5. Attività della Commissione europea2
65 Osservazioni conclusive
Note 67
Appendici 71
Raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 1996 riguardante
la partecipazione delle donne e degli uomini al processo decisio­
nale 73
Carta di Roma — «Le donne per il rinnovamento della politica e
della società»9
Elenco dei principali testi di riferimento 82 o dellei pubblicazioni europee in materia 84 iv — Introduzione
Contesto storico
Il problema di assicurare che le donne occupino una posizione centrale nei
processi decisionali politici è un argomento di grande attualità in Europa. Nei
paesi dell'Unione europea la percentuale di donne in parlamento (Camera bassa
e Camera alta) è mediamente pari al 15% e nel governo al 16%. Esistono,
tuttavia, notevoli differenze tra i vari paesi sia in termini di rappresentanza
numerica che di volontà di promuovere la partecipazione delle donne alla vita
politica. Ad esempio, in Belgio il governo ha introdotto una legge che impone ai
partiti politici di presentare liste di candidati composte per il 33% di donne. In
Italia una legge analoga applicata aii alle elezioni locali, introdotta nel
1993, è stata dichiarata incostituzionale nel 1995. In Lussemburgo non era stata
adottata alcuna politica in materia fino al 1996, quando, nel mese di marzo, il
parlamento ha approvato una mozione che apre la strada all'introduzione di
quote nella costituzione al fine di raggiungere un equilibrio tra donne e uomini
del 40-60%.
Nella maggior parte dei paesi europei le donne hanno acquisito il diritto di voto
intorno al 1920. Per raggiungere questo traguardo era stato necessario lottare
per lunghi anni contro un'opposizione fondata sostanzialmente sul concetto che
la donna dovesse svolgere il proprio ruolo all'interno della famiglia. La conquista
del voto femminile sollevò inoltre interrogativi in merito alle conseguenze che
avrebbe comportato raddoppiare il numero di elettori. Da allora prosegue il
dibattito sul ruolo delle donne in politica. Rispetto a 75 anni fa, tuttavia,
l'atteggiamento generale nei confronti dell'integrazione politica delle donne è di
gran lunga migliorato e oggigiorno sono ormai in pochi a sostenere che la
politica non sia un lavoro da donne. È persino ampiamente riconosciuto che una
rappresentanza non equilibrata nel processo decisionale si traduce di fatto in una
mancanza di democrazia. Il dibattito attualmente in corso verte dunque prima­
riamente sul problema di come, e non se, accrescere la partecipazione delle
donne alla vita politica.
Questo atteggiamento favorevole si riscontra anche nelle dichiarazioni e nelle
risoluzioni ufficiali degli organismi internazionali. Già nel 1960 la Convenzione
internazionale sui diritti civili e politici affermava: «Gli Stati firmatari della
presente convenzione si impegnano ad assicurare la parità del diritto di uomini
e donne di beneficiare di tutti i diritti civili e politici sanciti dalla presente
convenzione». A livello europeo, il 27 marzo 1995 il Consiglio dei ministri ha
adottato la seguente risoluzione: «Il Consiglio afferma che l'effetto di un'equili­
brata partecipazione di donne e uomini al processo decisionale... in tutti i campi
costituisce una condizione importante per la parità tra donne e uomini. È
necessario fare tutto il possibile per provocare mutamenti di strutture e di atteggiamenti indispensabili a creare una vera parità di accesso degli uomini e
delle donne agli incarichi decisionali nel campo politico, economico, sociale e
culturale».
La più recente dichiarazione a livello internazionale si trova nella piattaforma
d'azione che ha concluso la quarta conferenza mondiale di Pechino, organizzata
dalle Nazioni Unite. I governi hanno approvato il testo seguente: «I governi si
impegnano a perseguire l'obiettivo di una partecipazione equilibrata delle donne
e degli uomini nelle istituzioni e nelle commissioni governative, nonché negli enti
della pubblica amministrazione e negli organi del potere giudiziario e, tra l'altro,
a definire obiettivi specifici ed attuare provvedimenti finalizzati ad aumentare
sostanzialmente il numero di donne allo scopo di realizzare un'uguale rappre­
sentanza di donne e uomini» (paragrafo 190a) e «a prendere iniziative, tra cui, se
necessario, sistemi elettorali che incoraggino i partiti politici a candidare donne
alle cariche pubbliche elettive e non elettive, nella stessa proporzione ed agli
stessi livelli degli uomini».
Infine, la Commissione ha presentato una proposta di raccomandazione del
Consiglio riguardante la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al
processo decisionale. Si propone che il Consiglio dei ministri raccomandi agli
Stati membri di adottare una strategia integrata e di sviluppare o istituire
adeguate misure legislative, regolatrici o di incitamento per realizzare un
equilibrio tra donne e uomini nel processo decisionale. Tale strategia dovrà
contemplare tutte le sfere della società in cooperazione con tutti gli attori sociali
ai livelli europeo, nazionale, regionale e locale.
Obiettivo e contenuti della guida
La presente guida fornisce orientamenti ai governi, ai partiti politici e alle ONG
dei paesi dell'Unione europea affinché possano tradurre in concreto il loro
atteggiamento positivo nei confronti dell'inserimento delle donne nelle istituzio­
ni di potere, definendo politiche costruttive ed integrate atte ad incrementare il
numero di donne che ricoprono cariche politiche. In diversi paesi i governi hanno
preso iniziative, approfondite nei capitoli successivi, ma nella maggior parte di
essi si tratta di attività ad hoc che non rientrano in una politica globale integrata,
tesa a promuovere la partecipazione politica delle d

  • Univers Univers
  • Ebooks Ebooks
  • Livres audio Livres audio
  • Presse Presse
  • Podcasts Podcasts
  • BD BD
  • Documents Documents