Crateri in argilla figulina del Geometrico Recente a Vulci.  - article ; n°2 ; vol.90, pg 465-514
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Crateri in argilla figulina del Geometrico Recente a Vulci. - article ; n°2 ; vol.90, pg 465-514

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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1978 - Volume 90 - Numéro 2 - Pages 465-514
Eugenio La Rocca, ~~Crateri in argilla figulina del Geometrico Recente a Vulci. Aspetti della produzione ceramica d'imitazione euboica nel Villanoviano avanzato~~, p. 465-514. La recente pubblicazione di ceramiche in argilla figulina di produzione e d'imitazione euboica in Etruria Méridionale, in particolar modo di un gruppo di crateri di cui uno, forse, dell'atelier del Pittore Cesnola, permette di avanzare l'ipotesi di una presenza di botteghe di artigiani greci a Vulci, a partire dal terzo venticinquennio dell'VIII secolo a.C. Una maggiore precisazione cronologica è data dai corredi di cui fanno parte due dei quattro crateri citati. Questi nuovi documenti délia produzione artigianale di ispirazione greca in Etruria, mentre si inseriscono nel discorso già affrontato più volte sul commercio euboico lungo le coste tirreniche, gettano nuova luce ed integrano i dati desunti dalle ceramiche in impasto della classe detta di « Bisenzio », la cui cronologia potrebbe essere rialzata di almeno un quarto di secolo rispetto aile datazioni proposte da Åkerström.
50 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié le 01 janvier 1978
Nombre de lectures 113
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 2 Mo

Extrait

Eugenio La Rocca
Crateri in argilla figulina del Geometrico Recente a Vulci.
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 90, N°2. 1978. pp. 465-514.
Résumé
Eugenio La Rocca, Crateri in argilla figulina del Geometrico Recente a Vulci. Aspetti della produzione ceramica d'imitazione
euboica nel Villanoviano avanzato, p. 465-514.
La recente pubblicazione di ceramiche in argilla figulina di produzione e d'imitazione euboica in Etruria Méridionale, in particolar
modo di un gruppo di crateri di cui uno, forse, dell'atelier del Pittore Cesnola, permette di avanzare l'ipotesi di una presenza di
botteghe di artigiani greci a Vulci, a partire dal terzo venticinquennio dell'VIII secolo a.C. Una maggiore precisazione cronologica
è data dai corredi di cui fanno parte due dei quattro crateri citati. Questi nuovi documenti délia produzione artigianale di
ispirazione greca in Etruria, mentre si inseriscono nel discorso già affrontato più volte sul commercio euboico lungo le coste
tirreniche, gettano nuova luce ed integrano i dati desunti dalle ceramiche in impasto della classe detta di « Bisenzio », la cui
cronologia potrebbe essere rialzata di almeno un quarto di secolo rispetto aile datazioni proposte da Åkerström.
Riassunto
Eugenio La Rocca, Crateri in argilla figulina del Geometrico Recente a Vulci. Aspetti della produzione ceramica d'imitazione
euboica nel Villanoviano avanzato, p. 465-514.
La recente pubblicazione di ceramiche in argilla figulina di produzione e d'imitazione euboica in Etruria Méridionale, in particolar
modo di un gruppo di crateri di cui uno, forse, dell'atelier del Pittore Cesnola, permette di avanzare l'ipotesi di una presenza di
botteghe di artigiani greci a Vulci, a partire dal terzo venticinquennio dell'VIII secolo a.C. Una maggiore precisazione cronologica
è data dai corredi di cui fanno parte due dei quattro crateri citati. Questi nuovi documenti délia produzione artigianale di
ispirazione greca in Etruria, mentre si inseriscono nel discorso già affrontato più volte sul commercio euboico lungo le coste
tirreniche, gettano nuova luce ed integrano i dati desunti dalle ceramiche in impasto della classe detta di « Bisenzio », la cui
cronologia potrebbe essere rialzata di almeno un quarto di secolo rispetto aile datazioni proposte da Äkerström.
Citer ce document / Cite this document :
La Rocca Eugenio. Crateri in argilla figulina del Geometrico Recente a Vulci. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome.
Antiquité T. 90, N°2. 1978. pp. 465-514.
doi : 10.3406/mefr.1978.1160
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1978_num_90_2_1160LA ROCCA EUGENIO
CRATERI IN ARGILLA FIGULINA
DEL GEOMETRICO RECENTE A VULCI
ASPETTI DELLA PRODUZIONE CERAMICA D'IMITAZIONE EUBOICA
NEL VILLANOVIANO AVANZATO *
Sulla classe delle ceramiche comunemente dette « italo-geometriche »
rinvenute a Vulci, una nuova serie di documenti, alcuni dei quali di notevole
importanza, ha permesso di riproporre temi già discussi più volte, ma sui
quali non si è ancora giunti ad una risoluzione univoca. Tra i vari argomenti
* Per le citazioni di riviste ho seguito le abbreviazioni de L'Année Philologique;
inoltre :
Gsell = S. Gsell, Fouilles dans la Nécropole de Vulci, 1891.
Montelius = O. Montelius, La Civilisation Primitive en Italie. Tavole. Parte II, 1904.
Hall Dohan = E. Hall Dohan, Italie Tomb-Groups. University Museum, Philadelphia, 1942.
Akerström = Â. Akerström, Der geometrische Stil in Italien, 1943.
Hencken = H. Hencken, Tarquinia, Villanovans and early Etruscans, 1968.
Coldstream = J. N. Coldstream, Greek Geometrie Pottery, 1968.
Falconi Amorelli = M. T. Falconi Amorelli, Corredi di tre tombe rinvenute a Vulci, in SE,
37, 1969, p. 181 ss.
Falconi Amorelli 1971 = M. T. Falconi Amorelli, Materiali archeologici da Vulci: Monte
Auto, tomba a cassone, in SE, 39, 1971, p. 209 ss.
Bartoloni = G. Bartoloni, Le tombe da Poggio Buco nel Museo Archeologico di Firenze,
1972.
Andriomenou = A. Andriomenou, Γεωμετρική και, ύπογεωμετρική κεραμεική έξ Έρετρίας,
in AE, 1975, ρ. 206 ss.
Ruckert = Α. Ruckert, Frühe Keramik Böotiens, 1976.
Delpino = F. Delpino, La Prima Età del Ferro a Bisenzio. Aspetti della cultura villanoviana
nell'Etruria Meridionale interna, in MAL, s. 8, 21, 1977.
Ringrazio il dott. M. Moretti, la dott.ssa L. Fabbrini e la dott.ssa A. M. Sgubini Mor
etti per avermi cortesemente facilitato il lavoro a Villa Giulia e nell'Antiquarium di
Vulci, e per avermi concesso il permesso di studio delle ceramiche di provenienza vul-
cente e visentina. Analogo ringraziamento va al Prof. F. Villard per avermi concesso il
permesso di pubblicazione del cratere Louvre CA 5807. Ringrazio, inoltre, per suggeri
menti e consigli, F. Canciani, F. Delpino, M. A. De Lucia, L. Kahil, I. Metzger, D. Rid-
gway.
Le fotografie figg. 1, 3, 7-9b, ll-13a, 14, 16, 20-23, 25, 26, 29-33 sono state eseguite da
Lino Rizzi. La fotografia fig. 24 mi è stata liberalmente concessa dal Prof. F. Brommer.
Tutte le altre fotografie sono dei rispettivi Musei. 1
EUGENIO LA ROCCA 466
in discussione desta largo interesse il problema della presenza di ceramiche
e di artigiani greci in Etruria fin dall'VIII sec. a. C, e, ad esso ricollegato, il
problema della cronologia dei primi prodotti in argilla figulina rinvenuti in
ambiente etrusco.
Per quanto riguarda Vulci stessa, gli elementi su cui ci si può basare
sono relativamente pochi, perché le condizioni degli studi riguardanti la città
sono ferme su posizioni ormai invecchiate, che non tengono alcun conto
della problematica sviluppatasi in questi decenni sulla cultura villanoviana,
aspetto basilare e condizionante per una analisi non superficiale delle cera
miche « italo-geometriche ».
Dopo le prime, importantissime distinzioni di Pallottino sulle facies ar-
caiche etrusche, che hanno fornito la base per gli ulteriori studi, le recenti
analisi delle necropoli di Tarquinia, di Cerveteri e di Veio, cui si aggiunge ora
Bisenzio, hanno creato una solida impalcatura per la comprensione delle fasi
evolutive della cultura villanoviana, con tutte le sue distinzioni locali1. Pro
prio Vulci resta fuori da questo quadro; le necropoli della città, saccheggiate
sistematicamente fin dai primi decenni dell'800, hanno fornito finora el
ementi sporadici; e le poche tombe di recente recupero non permettono di
stabilire una sequenza cronologica accettabile. In pratica le uniche tombe
villanoviane edite scientificamente sono quelle di Philadelphia2, che sono in-
seribili in un contesto della II facies villanoviana avanzata, da parallelizzare,
pur con le dovute cautele imposte da simili schemi, con Veio II B, in base
principalmente alla tipologia delle fibule di bronzo3. Ai corredi di Philadel
phia si possono aggiungere pochi altri corredi pubblicati dalla Falconi Amore
lli4, tra i più interessanti ai fini di questa analisi, perché vi sono presenti
ceramiche in argilla figulina di netta impronta euboica.
M. Pallottino, in SE, 13, 1939, p. 85 ss. Per Tarquinia: Hencken; G. Bartoloni-F.
Delpino, in RAL, 25, 1970, p. 217 ss. Per Cerveteri : I. Pohl, The Iron Age Necropolis of
Sorbo at Cerveteri, in Ada Inst. Rom. Regni Sueciae, 32, 1972; ree. F. Delpino, in SE, 41,
1973, p. 555 ss. Per Veio : NSA, 1963, p. 73 ss.; NSA, 1965, p. 49 ss.; NSA, 1967, p. 87 ss.;
NSA, 1970, p. 178 ss.; NSA, 1972, p. 195 ss.; NSA, 1975, p. 63 ss. Per Bisenzio : Delpino;
Id., in SE, 45, 1977, p. 39 ss.
2 Hall Dohan, p. 81 ss.
3 Una prima sequenza cronologica basata sulla tipologia delle fibule è stata comp
iuta da H. Hencken, in AJA, 62, 1958, p. 259 ss. Sono seguiti numerosi ampliamenti ed
aggiunte : Müller-Karpe, Beiträge zur Chronologie der Urnenfelderzeit nördlich und südl
ich der Alpen, 1959, passim; G. Buchner, in Atti VI Congr. Int. Se. Preist. Prot., III, 1962
(1966), p. 8 ss.; J. Close-Brooks, in NSA, 1965, p. 53 ss., spec. fig. 7; Ead., in SE, 35, 1967,
p. 323 ss.; R. Peroni, in BPI, 75, 1966, p. 175 ss.
4 Tralasciando le pubblicazioni di rinvenimenti sporadici e di materiali privi di
contesto, poco interessanti ai fini del discorso che qui ci proponiamo di fare, gli arti
coli più importanti sui corredi vulcenti sono i seguenti: Falconi Amorelli, 1969; Fai- IN ARGILLA FIGULINA DEL GEOMETRICO RECENTE A VULCI 467 CRATERI
In questa prospettiva, uno studio su Vulci villanoviana può essere comp
iuto solo in base alle analogie che collegano i materiali vulcenti con quelli
delle altre città dell'Etruria Meridionale, meglio note nei dettagli. Valore pre
minente deve essere dato a Bisenzio con la quale Vulci, come mostrano le ce
ramiche ed i bronzi rinvenuti nelle necropoli, dovette avere continui scambi
nel periodo distinto da Delpino come Bisenzio II Β 1, Β 2 e Β 35, fasi cronolo
gicamente corrispondenti al secondo ed al terzo quarto dell'VIII sec. a. C.
circa. Si tratta di un momento fondamentale della cultura villanoviana, che
vede le città costiere dell'Etruria Meridionale inserirsi nella corrente com
merciale con

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