Parlamento della Padania – Vicenza, 4 dicembre 2011. Giancarlo Giorgetti Mi è stato affidato questo tema: come rispondere alla crisi economica e alla crisi dell’euro? E, in cinque minuti vorrei descrivere, secondo la mia opinione ovviamente, quello che sta accadendo. Cosa ha provocato l’euro sulla nostra economia è fin troppo evidente, lo vediamo tutti i giorni … I benefici di cui si parla tanto, in particolare la riduzione dell’inflazione, il ribasso dei tassi di interesse, per un paese come l’Italia sono certamente evidenti. Però, la crisi economica di oggi ha una radice non soltanto economica ma anche politica. Politicamente, la Lega è stata l’unica a schierarsi contro l’introduzione dell’euro. Molti economisti dimostrarono, fin da allora, come l’euro non potesse adattarsi, come moneta unica, a una realtà multiforme costituita da molte economie, da molte realtà, molte società, molte culture diverse, come quella europea. La nostra posizione politica però fu isolata, almeno in Italia, e comunque non fu consentito ai popoli dell’Europa, tranne in qualche raro caso, di esprimersi. Oggi, la ricetta che ci viene proposta per salvare l’euro è quella delle “lacrime e sangue”. Lacrime e sangue che riusciranno a salvare l’euro? Questa è la domanda, in qualche modo retorica, che ha posto Calderoli nel suo intervento.