Aspetti e problemi dell età normanna in Calabria alla luce dell archeologia - article ; n°1 ; vol.110, pg 397-424
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Aspetti e problemi dell'età normanna in Calabria alla luce dell'archeologia - article ; n°1 ; vol.110, pg 397-424

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Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age - Année 1998 - Volume 110 - Numéro 1 - Pages 397-424
28 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1998
Nombre de lectures 145
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 2 Mo

Extrait

Giorgio Di Gangi
Chiara Maria Lebole, Di Gangi
Aspetti e problemi dell'età normanna in Calabria alla luce
dell'archeologia
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes T. 110, N°1. 1998. pp. 397-424.
Riassunto
Giorgi Di Gangi et Chiara Maria Lebole Di Gangi, Aspetti e problemi dell'età normanna in Calabria alla luce dell'archeologia, p.
397-424.
Le ricerche da noi effettuate in Calabria nell'ultimo decennio hanno permesso di raccogliere un numero di dati archeologici
sufficiente per formulare alcune considerazioni relative agli aspetti economici, commerciali, insediativi ed artistici per quanto
concerne il periodo normanno.
Il lavoro trae spunto dall'analisi di alcuni siti campioni - in particolare Gerace, Tropea e S.ta Eufemia-Lamezia - che, essendo
dislocati in aree tra loro «non omogenee» sia geograficamente sia relativamente alle differend dinamiche insediative e
commerciali che le interessano tra XI e XII secolo, permettono di delineare - con l'aggiunta di dati provenienti anche da altri
insediamenti - un quadro abbastanza completo per Tintera regione. In questa sede sono poi specificamente affrontate le
tematiche relative all'architettura ed agli aspetti più strettamente coUegati aile problematiche délia cultura materiale.
Citer ce document / Cite this document :
Di Gangi Giorgio, Lebole, Di Gangi Chiara Maria. Aspetti e problemi dell'età normanna in Calabria alla luce dell'archeologia. In:
Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes T. 110, N°1. 1998. pp. 397-424.
doi : 10.3406/mefr.1998.3633
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9883_1998_num_110_1_3633GIORGIO DI GANCI ET
CHIARA MARIA LEBOLE DI GANGI
ASPETTI E PROBLEMI
DELL'ETÀ NORMANNA IN CALABRIA
ALLA LUCE DELL'ARCHEOLOGIA
Le ricerche effettuate in Calabria1 tra il 1987 ed il 1995 ci hanno per
messo di raccogliere un numero di dati archeologici sufficiente per poter
iniziare a formulare alcune considerazioni relative agli aspetti economici,
commerciali, insediativi ed artistici del periodo compreso tra l'alto medioe
vo e l'età rinascimentale : nel presente contributo sarà presentata una sin
tesi che interessa gli aspetti relativi al periodo normanno. Il lavoro si basa
essenzialmente su alcuni siti campione - in particolare Gerace, Tropea e S.
Eufemia-Lamezia - che, essendo dislocati in aree tra loro «non omogenee»
sia geograficamente sia relativamente alle differenti dinamiche insediative
e commerciali che le interessano tra XI e XII sec, ci permettono di delinea
re - con l'aggiunta di dati provenienti anche da altri insediamenti - un qua
dro abbastanza completo per la regione (fig. 1).
Due sono le tematiche affrontate in questa sede : quella relativa all'a
rchitettura e quella concernente gli aspetti più strettamente collegati alle
problematiche della cultura materiale.
Aspetti dell'architettura in età normanna :
dati ed osservazioni
I dati a nostra disposizione, relativi all'architettura, sono di due tipi : i
primi riguardano gli edifici monumentali - sia religiosi sia civili - che furo
no costruiti nelle città conquistate come tangibile segno di potere della do-
1 Tali lavori e studi sono stati eseguiti da chi scrive per conto della Soprinten
denza archeologica della Calabria negli anni compresi tra il 1987 ed il 1995. 1 nostri
più sinceri ringraziamenti vanno alla Soprintendente, dott.ssa E. Lattanzi, ed al
dott. C. Sabbione, per aver sempre sostenuto la ricerca; un grazie cordiale va al dott.
R. Spadea. Si segnala che questo articolo è stato consegnato alle stampe, senza suc
cessive modifiche, nel dicembre 1995.
MEFRM - 110 - 1998 - 1, p. 397-424. GIORGIO DI GANGI ET CHIARA MARIA LEBOLE DI GANGI 398
1 = Reggio
2 = Bova
3 = Bagnara
4 = Oppido
5 = Gerace
6 = Tropea
7 = Mileto
8 = S. Eufemia
9 = Nicastro
10 = Maida
11 = Tiriolo
12 = Squillace
13 = S. Severina
14 = Matina
15 = Scribla
16 = Patirìon
17 = Rossano
18 = S. Marco
30 km
Fig. I - La Calabria con i siti citati nel testo.
minazione normanna; i secondi sono invece relativi alla ed. architettura
minore. I dati di scavo sono qui presentati in modo sintetico, poiché la
maggior parte di essi è già stata pubblicata in altre sedi cui si farà rifer
imento di volta in volta. Iniziando col prendere in considerazione il litorale
Jonico, importanti e per ora insoluti sono i problemi relativi allo sposta
mento dalla costa alla zona di altura, dove i primi dati archeologici sono
forniti dai numerosi scavi effettuati sia sulla rocca di Gerace sia nelle vai-
lette situate ai suoi piedi : il tipo di insediamento rappresentato dalle grot-
ticelle site nei pressi di Località Parrere2 e le strutture rupestri individuate
negli scavi di S. Maria del Mastro3, sicuramente antecedenti al periodo nor-
2 In particolare Di Gangi c.s./a; Di Gangi-Lebolè-Sabbione 1991, p. 603-605.
3 Di Gangi c.s./a; Di Gangi-Lebole-Sabbione 1993, p. 454-458; Di Gangi-Lebole-
Sabbione 1991, p. 605-614. L'ETÀ NORMANNA IN CALABRIA 399
manno, potrebbero collocarsi in un arco di tempo compreso tra l'inizio del-
1VIII e gli inizi dell'XI sec, ma il limite cronologico più alto finora accerta
to a Gerace e basato su dati stratigrafici, è riferibile a fasi di vita comprese
tra la seconda metà del X e la prima metà dell'XI sec.
Al di là della problematica relativa al vuoto cronologico esistente tra
l'ultima testimonianza archeologica relativa all'insediamento sulla costa e
la prima di quello in altura - solo brevemente richiamata in questa sede
(infra Conclusioni) - è interessante notare come a Gerace lo sviluppo edili
zio ed artistico avvenga soprattutto in età normanna, con un periodo di
massimo fulgore nel corso del XII sec.4. L'edificio più monumentale è, sen
za dubbio, la cattedrale, che presenta impianto longitudinale a tre navate
terminanti con absidi e transetto. È stato ipotizzato che l'edifìcio sia stato
eretto tra la fine dell'XI-inizi del XII sec.5 sopra un edificio di origine bizan
tina il cui nucleo (chiesa ipogeica) è stato individuato nell'area della attuale
cripta e nelle sue adiacenze. Tale nucleo è stato datato tra VII ed Vili sec.6,
ma non si hanno in realtà validi elementi per confermare questa ipotesi, in
quanto la maggior parte degli scavi effettuati nella cattedrale negli anni set
tanta non ha seguito metodi stratigrafici, non permettendo di recuperare i
dati relativi alla successione cronologica dell'edificio.
Fino ad ora la cattedrale non è stata indagata in maniera approfondit
a : certo è che dai sondaggi da noi effettuati nel 1992 in occasione della
messa in opera di alcune tubature sotto le strade intorno all'edificio, il tes
suto murario del lato settentrionale si è presentato estremamente omoge
neo in fondazione e nell'impostazione dell'elevato, a testimonianza di una
notevole congruenza costruttiva e cronologica. Inoltre, nell'estate del 1991,
in occasione del rifacimento della pavimentazione della cappella di S. Giu
seppe - edificata dai Caracciolo alla metà del XV sec. - è stato effettuato lo
scavo estensivo : al di sotto di uno spesso strato di macerie sono emerse la
roccia, alcune sepolture, ed una grande fossa rettangolare nella zona ovest
dell'aula. Non si è invece trovata traccia dell'abside sud della cattedrale
che, secondo alcune ipotesi, doveva essere simmetrica all'abside nord ed
obliterata in occasione della costruzione della cappella7.
Il castello di Gerace fu costruito poco prima della cattedrale8. Nel 1990
4 Di Gangi-Lebole-Sabbione 1991, p. 625; Di Gangi 1995.
5 Occhiato 1979, p. 318; Bozzoni 1986, p. 93.
61986, p. 109.
7 Bozzoni p. 96.
sMafoterra, II, XXIII-XXVI (anno 1062); per le ipotesi relative all'esistenza di
una cinta fortificata in epoca precedente vd. Di Gangi c.s./a. 400 GIORGIO DI GANGI ET CHIARA MARIA LEBOLE DI GANGI
sono stati effettuati alcuni sondaggi9 dai quali non sono emerse evidenze
archeologiche relative al periodo da noi preso in esame ο ad epoche anteced
enti. L'attuale impianto del castello è databile interamente al periodo an
gioino ed ai rifacimenti successivi; la vegetazione selvaggia ha ricoperto
completamente le strutture emergenti impedendo una completa lettura de
gli elevati, fino ad ora limitata ad una campionatura delle tessiture murar
ie, necessaria come punto di riferimento e confronto per lo studio delle
murature sistematicamente applicato - là dove non sono stati effettuati re
stauri che abbiano reso estremamente «omogenee» le superfici murarie -
sugli edifici da noi scavati.
Oltre a quanto esposto riguardo all'architettura «del potere», molto
importanti sono i dati emersi dai numerosi scavi effettuati in Gerace a part
ire dal 1990 (fig. 2), relativi ad edifici civili ο alla ed. architettura religiosa
«minore» che ci permettono di proporre nuove prospettive di lettura sul
p

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