Un tratto della cinta muraria della città di Palermo - article ; n°2 ; vol.110, pg 719-771
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Un tratto della cinta muraria della città di Palermo - article ; n°2 ; vol.110, pg 719-771

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Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age - Année 1998 - Volume 110 - Numéro 2 - Pages 719-771
53 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

Informations

Publié par
Publié le 01 janvier 1998
Nombre de lectures 340
Langue Romanian
Poids de l'ouvrage 3 Mo

Extrait

Elena Pezzini
Un tratto della cinta muraria della città di Palermo
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes T. 110, N°2. 1998. pp. 719-771.
Riassunto
Elena Pezzini, Un tratto della cinta muraria della città di Palermo, p. 719-771.
Si indaga un settore della cinta muraria medievale della città di Palermo, ricostruendone il percorso attraverso fonti documentarie
inedite e strutture materiali residue. L'impianto della cinta è stato datato di recente ad età normanna ma il settore in questione
inglobava probabilmente strutture più antiche, riferibili a una cittadella fondata dai Fatimidi nel 938. Si présenta una ricognizione
delle strutture superstiti e di quelle rinvenute fortuitamente o nel corso di indagini archeologiche. La disamina dei documenti e il
confronto con le strutture oltre a permettere una ricostruzione ipotetica del percorso, consentono di individuare alcune importanti
trasformazioni attuate nel corso del XIV secolo, di localizzare le porte, di fare alcune considerazioni sulle tecniche murarie, ma
soprattutto mettono in rilievo la complessità del sistema di fortificazione délia città in età médiévale. Partendo dal circuito
ricostruito e dalle anomalie in esso presenti viene riconsiderato il problema délia localizzazione délia cittadella fatimida.
Citer ce document / Cite this document :
Pezzini Elena. Un tratto della cinta muraria della città di Palermo. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age,
Temps modernes T. 110, N°2. 1998. pp. 719-771.
doi : 10.3406/mefr.1998.3654
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9883_1998_num_110_2_3654ELENA PEZZINI
UN TRATTO DELLA CINTA MURARIA DELLA CITTÀ
DI PALERMO*
II presente lavoro propone dati inediti riguardanti un settore della cinta
muraria medievale di Palermo, dati emersi nel corso di una ricerca condotta
- attraverso lo spoglio delle fonti documentarie di XIII e XIV secolo - su uno
dei quartieri in cui era divisa la città nel Trecento : il quarterium HalcieK De
limitato a sud, est, e, parzialmente, a nord dalle mura urbiche, il quartiere,
corrispondente grossomodo all'attuale Kalsa, insisteva in parte sulla citta
della della Halisah, costruita nel X secolo (937-938) dal generale fatimida
Halli Ibn Ishäq quale sede emirale e centro amministrativo e militare.
È necessario, per maggiore chiarezza, accennare sinteticamente alla
articolazione complessiva delle difese della città di Palermo in età medievale
* Questo lavoro deve molto a Franco D'Angelo e a Vladimir Zorié; ringrazio il
prof. Oscar Belvedere per la fiducia accordatami e per gli incoraggiamenti, il prof.
Vincenzo D'Alessandro per i consigli e la prof.ssa Gabriella Metzke per avere letto e
criticato questo lavoro quando era ancora in bozza, le amiche Fabiola Ardizzone,
Alessandra Bagnerà e Rosa Di Liberto per l'aiuto prestatomi attraverso critiche e
suggerimenti.
Abbreviazioni : ASP : Archivio di Stato di Palermo; BAS : M. Amari, Biblioteca
arabo-sicula, 2 vol., Torino-Roma, 1880-1881; MA : ASP, Miscellanea archivistica II;
Sp. : ASP, Notai defunti, Spezzoni notarili; T.Mg. : ASP, Tabulano della Magione; Ac-
ta I : Acta Curie felicis urbis Panormi. I. Registri di lettere gabelle e petizioni, a cura di
F. Nuccio Pollaci e D. Gnoffo, Palermo, 1892 (rist. anast., Palermo, 1982); Acta IH :
Acta Curie felicis urbis Panormi. III. Registri di lettere (1321-1326) frammenti, a cura
di L. Citarda, Palermo, 1984; Acta IV : Acta Curie felicis urbis Panormi. TV. Registro di
lettere (1327-1328), a cura di M. R. Lo Forte Scirpo, Palermo, 1985; Acta V : Acta
Curie felicis urbis Panormi. V. Registri di lettere e atti (1328-1333), a cura di P. Corrao,
Palermo, 1986; Acta VI : Acta Curie felicis urbis Panormi. VI. Registri di lettere (1321-
22, 1335-36), a cura di L. Sciasela, Palermo, 1988; Acta Vili : Acta Curie felicis urbis
Panormi. Vili. Registro di lettere (1348-49 e 1350), a cura di C. Bilello e A. Massa, Pa
lermo, 1993; Acta IX : Acta Curie felicis urbis Panormi. IX. Registro di lettere (1350-
51), a cura di C. Bilello e A. Massa, e. s.
1 II quarterium Halde attraverso i documenti del XIII e XIV secolo è il tema
della tesi di dottorato a cui sto lavorando presso l'Istituto di storia medievale dell'U
niversità di Palermo.
MEFRM - 110 - 1998 - 2, p. 719-771. 720 ELENA PEZZINI
e dedicare un breve spazio ai problemi riguardanti l'intera cinta di cui fa
parte il settore oggetto del presente lavoro.
Sino agli inizi del X secolo l'unica difesa di Palermo sembra fosse co
stituita dalle mura della città antica2, la Panormos fenicio-punica, arrocca
ta su una ampia piattaforma calcarenitica delimitata dal corso dei due fiu
mi Maltempo - chiamato anche Kemonia ο flumen Sabucie - e Papireto.
Queste mura - descritte come un'opera imponente, in grado di resistere a
lungo agli assedi - si conservarono sino al XIV secolo ed ancora nel Quat
trocento si vedeva parte di quel «vetustissimo muro, lo quali in multi parti
ej integro per fino a la jornata, et constructo di ampli et quadrati petri, et
beni alto et ampio elevato, circundava la chitati»3. Esse furono soggette nel
corso dei secoli a rifacimenti e modifiche; in particolare le fonti islamiche
documentano un loro parziale smantellamento agli inizi del X secolo - in
concomitanza alla fondazione della cittadella fatimida4 - e una ricostruzio
ne dopo 966 quando « Al Mu'izz dando avviso della pace all'emiro Ahmad,
gli comandò di rifabbricar le mura della capitale e di ben afforzarla»5. Di
questa cerchia si conservano ancora alcuni brani : il tratto più antico è sta
to messo in luce nel corso di indagini archeologiche condotte a Palazzo dei
Normanni e datato al V secolo a. C.6; per altri segmenti conservati è stata
proposta una datazione ad età bizantina ο ad età normanna7.
Nel 937-938 all'antica Panormos, ora chiamata dagli arabi Balarm, vie
ne opposto il nuovo centro della Hälisah posta a ridosso del porto, dotata di
2 Su questa cerchia muraria più antica cf. da ultimi C. A. Di Stefano e G. Mannino,
Carta archeologica detta Sicilia. Carta d'Italia F. 249, Palermo, 1983; O. Belvedere, Ap
punti sulla topografia antica di Panormo, inKokalos, 33, 1987, p. 290-294; R. Camerata
Scovazzo, Delle antiche cinte murarie di Palermo e di altri rinvenimenti archeologici ef
fettuati tra il 1984 ed il 1986, in Panormus II, Palermo, 1990, p. 95-104; F. Maurici, Cast
elli medievali in Sicilia. Dai Bizantini ai Normanni, Palermo, 1992, p. 23-24, 55-56.
3 P. Ransano, Delle origini e vicende di Palermo, in G. Di Marzo (a cura di), Scrit
ture siciliane del secolo XV pubblicate e illustrate su' codici della Comunale di Paler
mo, Palermo, 1864, p. 59.
4 Ibn al-Atir in BAS, 1, p. 414.
5 Al-Nuwayri in BAS, II, p. 134.
6 R. Camerata Scovazzo, Delle antiche cinte cit. n. 2. L'indagine archeologica ha
messo in luce un complesso di strutture riferibili alle fortificazioni urbane e r
icondotte a tre fasi costruttive : I fase (V secolo a. C), muro in opera isodoma, in cui
si aprono una porta, difesa da due torri, e una postierla; II fase (IV-III secolo a. C),
muro costruito a grandi blocchi piuttosto irregolari messi in opera a secco e addos
sato al muro di I fase; III fase (età normanna), muro costruito in blocchetti legati
con malta, che corre a 2 m dalle strutture antiche e parallelamente ad esse.
7 Biagio Pace data a età bizantina i tratti di vicolo del Fondaco e corso Alberto
Amedeo (B. Pace, Arte e civiltà della Sicilia antica. IV. Barbari e Bizantini, Roma-
Napoli-Città di Castello, 1949, p. 185, 316, fig. 29-30); V. Zoric, Palermo, in Enciclo- LA CINTA MURARIA DELLA CITTÀ DI PALERMO 721
arsenale e chiusa da una cinta che le fonti dicono essere in pietra, ma meno
imponente di quella della città vecchia8. Nel 973 quando il viaggiatore arabo
Ibn Hawqal visita Palermo questa risulta articolarsi nelle due medine forti
ficate, Balarm e al-Halisah, e in tre quartieri (härat), privi di difese, sviluppat
isi a nord e sud della città antica e tra quest'ultima e al-Hälisah9.
All'opera di al-Idrïsï (1154), geografo di Ruggero II, dobbiamo la prima
chiara menzione della cinta muraria esterna che, «dotata di muro fosso e
riparo», chiudeva entro un solo circuito l'intera area urbana, ora costituita
dall'antica Panormos-Balarm, chiamata Qasr (Cassarum nelle fonti latine),
dalla Halisah, e dal borgo (rabad), corrispondente ai quartieri sviluppatisi
in età islamica10.
Sempre a età normanna risalgono le prime notizie sulla Galka, un'area
interamente chiusa da mura posta all'estremità occidentale della città anti
ca, immediatamente a ridosso del palazzo dei sovrani normanni. Essa se
condo alcuni studiosi corrisponderebbe al primo nucleo della città fenicio-
punica, quello che le fonti di età classica chiamano Paleapoli11.
pedia dell'arte medievale, IX, Milano, 1998, p. 108-117, in part. p. Ill, assegna a età
normanna il tratto di corso Alberto Amedeo sulla base dei marchi dei lapicidi.
8 Ibn Hawqal

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