Deformità fisica e identità della persona tra medioevo ed età moderna
274 pages
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Description

Negli ultimi decenni, la storiografia europea si è occupata attivamente della storia del corpo, dando così spessore e consapevolezza a potenti sollecitazioni provenienti dalla cultura dominante nella società affluente. Non solo dunque il corpo ‘bello’ è stato oggetto di ricerca, ma anche il corpo dell’uomo comune, mutilato, deforme e imperfetto. Il volume, attraverso sondaggi nelle fonti giuridico-normative, anagrafiche, iconografiche, letterarie e nei trattati medici e fisiognomici e la partecipazione di alcuni dei maggiori specialisti internazionali nel campo, intende approfondire queste tematiche soprattutto per lo spazio geografico, culturale e documentario dell’Italia del tardo Medioevo e della prima età moderna rimasta sino ad ora abbastanza ai margini di questo filone di studi.



Gian Maria Varanini insegna all’Università di Verona. Si interessa di storia politica, istituzionale e sociale dell’Italia tardo-medievale, di storia della storiografia, di edizioni documentarie. È condirettore del Dizionario biografico degli italiani e presiede l’associazione culturale «Reti medievali». È stato sino al 2015 presidente del comitato scientifico del Centro studi sulla civiltà del tardo medioevo di San Miniato.

Informations

Publié par
Date de parution 14 mars 2019
Nombre de lectures 2
EAN13 9788866558477
Langue Italiano

Informations légales : prix de location à la page 0,0040€. Cette information est donnée uniquement à titre indicatif conformément à la législation en vigueur.

Extrait

CENTRO DI STUDI SULLA CIVILTÀ DEL TARDO MEDIOEVO SAN MINIATO

Collana di Studi e Ricerche
14
DEFORMITA’ FISICA E IDENTITA’ DELLA PERSONA TRA MEDIOEVO ED ETA’ MODERNA
Atti del XIV Convegno di studi organizzato dal Centro di studi sulla civiltà del tardo medioevo San Miniato 21-23 settembre 2012
a cura di
Gian Maria Varanini

Firenze University Press
2015




Deformità fisica e identità della persona tra medioevo ed età moderna : atti del XIV Convegno di studi organizzato dal Centro di studi sulla civiltà del tardo medioevo : san Miniato 21-23 settembre 2012 / a cura di Gian Maria Varanini. – Firenze : Firenze University Press, 2015.
(Collana di Studi e Ricerche ; 14)
http://digital.casalini.it/9788866558460
ISBN 978-88-6655-845-3 (print)
ISBN 978-88-6655-846-0 (online PDF)
ISBN 978-88-6655-847-7 (online EPUB)

Progetto grafico di Pagina Maestra snc

Pubblicazione realizzata con il contributo di:




Comune di San Miniato
Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato
In copertina:
Uno storpio in cerca di guarigione , Arca di san Nazario (sec. XIV; Capodistria, Cattedrale), fotografia di Silvia D’Ambrosio.

***
Certificazione scientifica delle Opere
Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com).
Consiglio editoriale Firenze University Press
G. Nigro (Coordinatore), M.T. Bartoli, M. Boddi, R. Casalbuoni, C. Ciappei, R. Del Punta, A. Dolfi, V. Fargion, S. Ferrone, M. Garzaniti, P. Guarnieri, A. Mariani, M. Marini, A. Novelli, M.C. Torricelli, M. Verga, A. Zorzi.
© 2015 Firenze University Press
Università degli Studi di Firenze
Firenze University Press
Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy
www.fupress.com
Printed in Italy




COMITATO SCIENTIFICO
Presidente
ANDREA ZORZI
Membri : Sandro Carocci, Giorgio Chittolini, Franco Franceschi, Isabella Gagliardi, Michele Pellegrini, Giuseppe Petralia, Gabriella Piccinni, Alma Poloni, Mauro Ronzani, Francesco Salvestrini, Francesco Senatore, Gian Maria Varanini
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
LAURA BALDINI
Membri : Loredano Arzilli, Francesco Banchelli, Luana Mazzoncini
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Claudio Ricci
Membri : Riccardo Bartolommei, Meri Gattari
DIRETTORE
Andrea Brotini


Nota del curatore
Con viva soddisfazione licenzio gli atti di questo convegno (che pur escono con qualche ritardo, e privi di alcune delle relazioni lette in sede di convegno, come non di rado accade in circostanze simili), nella doppia veste di curatore scientifico e di Past-President del comitato scientifico del Centro di studi sul tardo medioevo.
Ancora una volta, infatti, la disponibilità delle istituzioni locali che sostengono il Centro di studi, nonostante i problemi connessi alla congiuntura economica e alla conseguente carenza di risorse, e l’affetto che la comunità degli studiosi nutre per questa istituzione culturale, hanno consentito di superare – negli scorsi mesi – un momento di difficoltà. L’attività del Centro ha potuto così ripartire su basi in parte diverse rispetto al passato, cercando un più stretto rapporto con il territorio, che pone oggi anche al mondo della ricerca storica, universitaria e non solo, domande nuove. Ma naturalmente il primo passo di questa nuova fase della vita del Centro Studi è stato quello di onorare gli impegni presi, e di procedere dunque alla pubblicazione degli atti del convegno del 2012.
Negli anni nei quali ho presieduto il comitato scientifico (2006-2015), oltre a proseguire nel solco – tracciato dai miei predecessori – di attenzione alla storia politica, istituzionale e sociale del tardo medioevo italiano ed europeo, d’intesa con i colleghi ho anche cercato di proporre tematiche relativamente meno frequentate dalla tradizione storiografica italiana. Dopo il convegno del 2004 che riprendeva (dopo un lungo lasso di tempo) il tema della morte e dei riti connessi alla morte nella società tardomedievale italiana, si è pertanto trattato, nel 2008, di storia dell’ambiente e di catastrofi naturali; e a provvisoria conclusione di questa fase, il convegno del 2012 è stato dedicato alla storia del corpo – dei suoi limiti, delle sue mutilazioni, delle sue modificazioni.
Non entro nel merito delle relazioni qui pubblicate, rinviando alla magistrale introduzione proposta in apertura da un grande maestro della ricerca medievistica come Agostino Paravicini Bagliani, che ha portato la storia del corpo all’attenzione della storiografia europea. L’auspicio è, comunque, che la riflessione storica possa contribuire, anche al di fuori della cerchia degli specialisti, a una maggiore consapevolezza a proposito di queste tematiche così attuali.
Gian Maria Varanini


Agostino Paravicini Bagliani
SISMEL, Firenze
Introduzione
Vorrei ringraziare Gian Maria Varanini per avermi chiesto di collaborare all’organizzazione di un Convegno internazionale di Studi di San Miniato sul tema Deformità fisica e identità della persona tra Medioevo ed età moderna , perché il suo invito mi ha permesso di continuare a riflettere su tematiche di storia del corpo che avevamo affrontato nel convegno di Micrologus. Nature, Sciences and Medieval Societies – Finis corporis. Eccedenze, protuberanze, estremità nei corpi – , svoltosi nel 2009 a Lugano presso l’Istituto di Studi Italiani dell’Università della Svizzera Italiana, e pubblicato nel 2012 con il titolo Estremità e Escrescenze dei corpi / Extremities and Excrescences of the Body 1 .
Questo nuovo Convegno internazionale di Studi di San Miniato giunge quindi in un momento di particolare interesse per molti di noi che abbiamo preso parte anche al convegno di Lugano, proprio perché ci offre la possibilità di prolungare e completare temi e problemi di storia del corpo che sono inscindibili da una ricerca di storia culturale e sociale.
Il convegno su Estremità ed escrescenze dei corpi – che era stato preceduto da incontri su temi di storia del corpo come la visione, il cadavere, i cinque sensi, il cuore, la pelle umana, il corpo e la parure , ed anche alchimia e medicina, il sangue, il ritratto, l’eredità, il piacere e il dolore, la vita longa e così via 2 – ha posto un problema di storia del corpo in chiave trasversale e in una prospettiva di natura sociale dell’identità. Ma anche il nostro convegno è stato pensato in modo trasversale, affinché fosse possibile studiare il grande problema storico della diformità fisica da angoli visuali diversi, che risultano ora inquadrati in cinque grandi temi, dalla legge alla morale, dalla natura all’alterità e all’ordine, compreso quello politico.
Paolo Ostinelli inaugura una sezione importante, relativa alla normativa che egli studia in ambito canonistico. Il defectus corporis come osservatorio privilegiato per la costruzione di una identità, quella di un clero che non può essere trasfigurato o menomato nella sua corporeità per motivi legati alla sacramentalità della loro funzione. Con il contributo di Pietro Silanos sarà interessante osservare come e per quali motivi di natura sociale e politica, altri corpi giuridici – gli statuti cittadini –, si pongono di fronte al problema della deformità fisica. Sarà interessante paragonare le modalità con cui due corpora giuridici così diversi, il canonistico e il comunale, affrontano un problema analogo e fondamentale nel contesto politico-istituzionale medievale. Costruire un’identità significa creare condizioni di possibile superiorità e dunque, implicitamente, anche di esclusione. L’esclusione può essere specifica, come quella che riguarda l’esenzione dagli obblighi militari, problema che Gian Maria Varanini sottoporrà alla nostra attenzione, visitando fonti che sono state fin qui poco recensite in questa prospettiva. L’integrità corporea – ce lo insegnano il diritto canonico e gli statuti cittadini, e indirettamente anche gli ordinamenti militari di cui sentiremo presto parlare – è elemento fondamentale per la costruzione o affermazione di un’identità individuale e collettiva; il suo contrario, ossia la perdita dell’integrità corporea, può essere pensata come sanzione, intesa a togliere all’individuo ogni diritto all’integrazione sociale, come nel caso delle mutilazioni infamanti che ha studiato per noi Andrea Zorzi.
I quattro interventi di Elisa Andretta, Maria Carla Gadebusch, Joseph Ziegler e François-Olivier Touati ci permetteranno di soddisfare un’esigenza metodologica che siamo ormai in molti a considerare come fondamentale, ossia quella di studiare i problemi di storia del corpo a partire da un orizzonte di fonti ampie, dalla teologia alla medicina, dal diritto alle scienze del corpo. L’esclusione, ad esempio, dei lebbrosi (François-Olivier Touati) non può essere ricostruita al di fuori di una prospettiva di ricerca di natura socio-economica, ma la differenziazione tra i veri e i falsi lebbrosi è sì un problema con chiare implicazioni di natura sociale e istituz

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