La testa della vipera
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Description

The Project Gutenberg EBook of La testa della vipera, by Vittorio Bersezio
This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with almost no restrictions whatsoever. You may copy it,
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www.gutenberg.net
Title: La testa della vipera
Author: Vittorio Bersezio
Release Date: August 28, 2008 [EBook #26452]
Language: Italian
*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK LA TESTA DELLA VIPERA ***
Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net
(This file was produced from images generously made available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano)
IL ROMANZO TASCABILE
Centesimi 50 ogni volume
N. 118
VITTORIO BERSEZIO
LA TESTA DELLA VIPERA
VOLUME UNICO.
MILANO
SOCIETÀ EDITRICE SONZOGNO
Via Pasquirolo N. 14.
VITTORIO BERSEZIO
LA TESTA DELLA VIPERA LA TESTA DELLA VIPERA
ROMANZO DI VITTORIO BERSEZIO
VOLUME UNICO
MILANO
SOCIETÀ EDITRICE SONZOGNO
14—Via Pasquirolo—14
1896.
Proprietà letteraria
Tip. dello Stab. della Società Editrice Sonzogno.
LA TESTA DELLA VIPERA I.
Erano già le tre del mattino, e i giuocatori, sempre più accaniti intorno al tappeto verde, chiedevano nuovi mazzi di carte
ai servitori ...

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Publié le 08 décembre 2010
Nombre de lectures 92
Langue Italiano

Extrait

The Project GtuneebgrE oBkoo Laf es t dtalaelpiv ,are yb ttiV BeroriooThisezioo k sBerot sif  ose uheneyoanf rehwyna  on ta ew ti hlaoctsa dnrestrictmost no eost.revsnoiahw op city ou Yay m yroa aw etig,vinderit uuse  re-ht fo smret eht nbteGut ecojPre dedutiw ht he sig erceLie nsclinwtwwg.tuneebgrn.Book or online aet
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Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net (This file was produced from images generously made available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano)
Title: La testa della vipera Author: Vittorio Bersezio Release Date: August 28, 2008 [EBook #26452] Language: Italian
VITTORIO BERSEZIO LA TESTA DELLA VIPERA VOLUMEUNICO.
 MILANO  SOCIETÀ EDITRICE SONZOGNO  Via Pasquirolo N. 14.
 IL ROMANZO TASCABILE  Centesimi 50 ogni volume N. 118
VITTORIO BERSEZIO LA TESTA DELLA VIPERA
LA TESTA DELLA VIPERA
ROMANZO DI VITTORIO BERSEZIO
VOLUMEUNICO
 MILANO  SOCIETÀ EDITRICE SONZOGNO  14—Via Pasquirolo—14
1896.
Proprietà letteraria
Tip. dello Stab. della Società Editrice Sonzogno.
LA TESTA DELLA VIPERA
i che ti manda?as iepggoi. Èelon suso tociAs?ggePd oiuq iodnan osa nobeereb.eE lrrae ssp iomeem nuòpaù pin  on !hOp non aLtid op ocille ;ee  lnimazzto ce,oir tonoodd o'or, grosso come ilos onareiraccarv adie chApi.llne ,adroetnuhgll echiaie ste, cciaa llnndoe,avue qP:òtserse amalce entrarpena vidon roLrg elis giieglmoa Su saca.omissilam ats or Lo, sresto, p a aeVgnoz ronee , noticauogii ert el àtam led anit acctorni in ,esotirp ùipmerI.Erano gi'u liosci strìaplas otto id leuqiosi delsonnacch oidq euc ul.bnUcai  dziaz mviuo irotivres iaetr verpeto tapo alonn edavhceied , allu nu omoc idcairua qntrann'at coòcd sirctemaentesopra la spa la onifd olovatociu gei ei,orat'lfad laffco aos, s'antetrò inol eaperavoctr ihcagliati ssigni tllepor id otac ittfairo,tae o nttsno netnou ,ac aturi stto da alvirappa ,otudes dae chan, he ci,eva tocco di unos eatt òhc i'lva btòscruenam etetseumou'is olov si g quase.Qibboes ,rgsodn,eorotn co, nae llpaisetnup onisel id i ruvidaandò egl'c?èd moehc so ae ar ldia i rccev notunetnemS.eorruro c'altuellauQ.ass  aacied iaglciacprsoe lvuf ,essorg el òg ooclg icohc îrg sguardo irritata ozeuq caflnoici,ighe cin, ez msiisccloaml im ,ppare, ao piivanam ocoufC.ongilvacaciucn 'u dnop etalratulonema!na u Èe.rlonD?ìS ,isand noanecchia?gnore.V.enavoig ùip noNa,zzto, lacoicPos? nivasi r sohe cE cntoAppu s.Ez'entralsio lov d òtun i ovoal tappeto verde.cSsu,ii snsiet sile ttDi. voerè ehc ecid asoc mura preella Quanv d noa ssouel asie a olav tlalus esolliv eiccmana le untòù; p òipsetion nm  assveape e ec aloanetp eces o al bbe avutche avre otsneotzl òocllc otlom es al ehhe ce,rlvamere pve a evaraaladp ha dosa ?Chettoe otsid ttep,osoufsb cfòtroniaaribotQ.eullu'mo ontisse subito suanzn anivavehc eaccile csè, i a  atterf ni esloce eton mheoc ples reovi esug ìliera attin unacam ,acoc eni òsat sapee ntpal o ssLograi,  gliave?naòdd mod ieu onaticccpi slaalo .aloiggev en eTatemi il posto evgn ousibotR.caiu gatoci.orn Uemom.otnnoC vresabit un o diaccino.aaprditavV seali ldso eroet m enotoc ihcop addi presuntuoso; tn,ed  imuli e ervsecha fae a  dsa'lttep'd o anulahc auqe ss aniC'erre. catogiuoenitrepmiid e osesmmsoi  dsacoe nu aodnnteatdn otava aspgua.Là s att laded aircsa eratstqua e al,etneibmvartsom caa una tuiaglpiobdnarba ,ennaetome ra cdi cala l id anare'soc artpeilo ap c eo,o ar ,elavotesol in quel caldo alltean munn  ita otaiccillepmi oe:co lirilleda mtt oozelf za nnudeeni rser pif dd oduq i ladderfte inverella notara vvloanels e'i e pecai,llve acco  ,îhirenmoc learrossava. Glitunaaec ehg il epuesa un cneiols eicnaug ottos ea enacev le ormini eugdeelf hc eal onip  onattossp, ivarinadcaesra,eoctnzz aovglna bellesti di uer ihcop I .otnerg'a dlifii i osmureàin ong erav cor cui, inorvo nigord  irgnatae con un fermagl lI.llocrg oosso c etoorve a uvaedtn o inahc iibmi eissiusti robs ednargnavirpocgn oado ntmemoi tili delbbra sott orpp oalb coacaferteor vLae ocl ;aal eam ,ihcsgatresti invosa,et .canes ipci,esiespresn' unovairuc ,ecadua eno
—È di tuo capo che t'è venuta la bella idea, di venirmi a rintracciare fin qui? —No, signore: è stato il medico. —Il medico!… C'è il medico in casa mia a quest'ora? —Sicuro. Jeri sera ha trovato che le cose s'incamminavano troppo male e ha detto che se la malata peggiorava nella notte lo mandassimo a chiamare. La monaca mi venne a svegliare verso l'una, che le pareva la signora dovesse passare da un momento all'altro… Abbiamo mandato pel dottore, il quale è stato sollecito a venire, e si è stupito molto vedendo che il padrone di casa non c'era. Lorenzo crollò le grosse spalle per significare che dello stupore del medico non glie ne importava niente. —Fra il dottore e la suora me ne hanno dette tante che mi sono decisa a venire io stessa. —Perchè voi? —Perchè nè il servo nè il portinajo conoscendo il bell'umoretto di vossignoria hanno osato prendersi l'incarico. Una fiamma salì alle guancie di Lorenzo che serrò i pugni e fece all'aria un gesto minaccioso. —Sciocchi! imbecilli! poltroni! esclamò. Sono io il diavolo forse?… Ebbene, ora che siete venuta, Marianna, riprenderete la vostra strada e tornerete a casa! —E voi? domandò la donna guardandolo fissamente negli occhî. —Io?… io farò come mi piace. —Ah! Lorenzo! disse la Marianna con una nuova famigliarità. Pensa bene! Tua moglie muore! «Che cosa dirà la gente, se tu non sarai al suo capezzale, se ti si saprà in quel momento a giuocare in una biscazza? Il passaggio alvoie poi altuspiacque evidentemente al Lograve, il quale si guardò ratto d'intorno, pauroso che alcuno potesse aver udito: ma erano soli. L'uomo dissimulò il suo malcontento, e rispose facendo correre qua e là lo sguardo de' suoi occhietti inquieti:  —A me importa di quel che dirà la gente!… Ma pure verrò. —Subito? —Sì. —Con me? —No, sarebbe villanìa partire senza una parola ai compagni. D'altronde ho qualche impegno… Va, va pure; fra dieci minuti sarò a casa. —Sicuro? —Sicurissimo. —Non mancate. —No. —E presto… —Ho già detto di sì, interruppe l'uomo con brusca impazienza. Marianna si ricoprì il capo col fazzoletto, si serrò intorno la persona il mantello che aveva slacciato e lasciato cascare alquanto dalle spalle, e partì senz'altro saluto. Lorenzo rientrò nella stanza del giuoco. —T'abbiamo conservato il posto; gli dissero i giuocatori additandogli vuota la seggiola che aveva lasciata poc'anzi. —Bene!… grazie! rispose Lorenzo sedendosi. Un taglio e me ne vado… tanto da perdere ancora questi pochi che mi sono rimasti. E ripose sul tappeto quella manciata di monete che aveva intascate levandosi di là. Seguitò a perdere; giuocò su parola; erano le sette del mattino quando il giuoco cessò e Lorenzo Lograve si alzò da quel tavolo con la perdita delle duemila lire che si era portate in tasca e di altre cinquemila da pagarsi. Camminò lentamente, quantunque l'aria frizzante di quel mattino invernale consigliasse ad affrettare il passo. Aprì l'uscio di casa colla chiave ed entrò. Tutto era bujo e
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