Commissione europea Riomateriali Servizio stampa dedicato ai risultati deÙa ricerca europea Un approccio costruttivo alla riparazione ossea L'uso dei trapianti ossei o degli impianti metallici presenta limitazioni per la riparazione delle ossa danneggiate. Per tentare di superare questo ostacolo, un gruppo di ricercatori di Italia, Portogallo, Paesi Bassi e Regno Unito sta sviluppando nuovi sostituti del tessuto osseo basati su polimeri bioattivi. Parole chiave: biomateriali, riparazione ossea, biomedicali, scienza dei materiali, ingegneria dei tessuti Antecedenti L'uso dei trapianti e dei materiali artificiali per riparare difetti ossei è un procedimento medico costoso che presenta molti inconvenienti potenziali. Quando si utilizza un tessuto ottenuto da una banca di tessuti ossei vi è rischio di trasmissione di malattie e dirigettodel trapianto. D'altra parte, sono pochi i punti dai quali si può prelevare tessuto osseo del paziente stesso, e il prelievo causa al paziente ulteriore disagio. I materiali artificiali come i metalli non sono biologicamente attivi e quindi non sono in grado di contribuire al processo di guarigione. Per superare queste difficoltà, un gruppo di ricercatori dei settori della biotecnologia, dell'ingegneria biomedica e della scienza dei materiali collabora nell'ambito di un progetto della Commissione europea, 'IsoBone', allo sviluppo di sostituti bioattivi del tessuto osseo.