Appunti sui bronzi egei e ciprioti del ripostiglio di Contigliano (Rieti) - article ; n°2 ; vol.86, pg 657-671
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Appunti sui bronzi egei e ciprioti del ripostiglio di Contigliano (Rieti) - article ; n°2 ; vol.86, pg 657-671

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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité - Année 1974 - Volume 86 - Numéro 2 - Pages 657-671
Lucia Vagnetti, ~~Appunti sui bronzi egei e ciprioti del ripostiglio di Contigliano~~ (Rieti), p. 657-671. Sono esaminati alcuni oggetti di bronzo, di fattura egea e cipriota, rinve-nuti a Contigliano (Rieti), databili fra il XII e la meta dell'XI sec. a.C. I bronzi, rispettivamente un frammento di tripode, un frammento di ruota e un fram-mento di calderone, offrono lo spunto per alcune considerazioni sulla più tarda presenza micenea lungo le coste italiane e specialmente sul significato crono-logico e storico délie importazioni micenee e cipriote lungo le coste del medio Tirreno in relazione aile vicende délie popolazioni indigène alla fine dell'età del bronzo.
Lucia VAGNETTI Appunti sui bronzi egei ciprtoti del ripostiglio di Contigliano Eieti) 657-671 Sono esaminati alcuni oggetti di bronzo di fattura egea cipriota rinve nuti Contigliano Eieti) databili fra il XII la metà XI sec a.C bronzi rispettivamente un frammento di tripode un frammento di ruota un fram mento di calderone offrono lo spunto per alcune considerazioni sulla più tarda presenza micenea lungo le coste italiane specialmente sul significato crono logico storico delle importazioni micenee cipriote lungo le coste del medio Tirreno in relazione alle vicende delle popolazioni indigene alla fine età del bronzo
15 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié le 01 janvier 1974
Nombre de lectures 174
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Extrait

Lucia Vagnetti
Appunti sui bronzi egei e ciprioti del ripostiglio di Contigliano
(Rieti)
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 86, N°2. 1974. pp. 657-671.
Riassunto
Lucia Vagnetti, Appunti sui bronzi egei ciprtoti del ripostiglio di Contigliano (Rieti) . p.657-671
Sono esaminati alcuni oggetti di bronzo, di fattura egea e cipriota, rinvenuti a Contigliano (Rieti), databili fra il XII e la meta dell' XI
sec. a.C. I bronzi, rispettivamente un frammento di tripode, un frammento di ruota e un frammento di calderone, offrono lo spunto
per alcune considerazioni sulla più tarda presenza micenea lungo le coste italiane e specialmente sul significato cronologico e
storico delle importazioni micenee e cipriote lungo le coste del medio Tirreno in relazione alle vicende delle popolazioni indigene
alla fine dell'età del bronzo.
Citer ce document / Cite this document :
Vagnetti Lucia. Appunti sui bronzi egei e ciprioti del ripostiglio di Contigliano (Rieti). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome.
Antiquité T. 86, N°2. 1974. pp. 657-671.
doi : 10.3406/mefr.1974.984
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1974_num_86_2_984APPUNTI SUI BRONZI EGEI E CIPRTOTI
DEL RIPOSTIGLIO DI CONTIGLIANO (RIETI)
PAR
Lucia Vagnetti
II complesso di materiali di bronzo noto come ripostiglio di Conti-
gliano (Eieti) fu acquistato circa mezzo secolo fa dal Museo di Perugia1.
Esso è stato portato a conoscenza degli studiosi dalla recente edizione cu
rata da Laura Ponzi Bonomi e, mentre ci rallegriamo per l'utile ed eccel
lente lavoro, ci sembra opportuno riesaminare tre frammenti bronzei
che ne fanno parte e che sono di fattura egea e ciprio ta; essi infatti, pur
essendo stati riconosciuti come importazioni dall'Autrice, offrono lo
spunto per alcune precisazioni sulla loro cronologia, la loro origine e la
loro rilevanza culturale 2.
Non mi dilungo sulle caratteristiche del ripostiglio, illustrato esau
rientemente dalla Bonomi, la cui deposizione è databile probabilmente
nella seconda metà del X sec. a.C. o, al più tardi, nella prima metà del
IX 3; passo invece direttamente all'esame degli oggetti importati per una
loro precisa definizione cronologica e tipologica.
1 Ringrazio la Dott.ssa Anna Eugenia Feruglio della Soprintendenza alle
Antichità di Perugia per avermi gentilmente e sollecitamente fornito le foto
grafìe che sono riprodotte in queste pagine.
2 L. Ponzi Bonomi, II ripostiglio di Contigliano, in BPI, 79, 1970,
pp. 95-154.
3 Ponzi Bonomi, Contigliano, cit., p. 152 s.; per una datazione nel X sec. a.C.
propendono A. M. Bietti Sestieri, in BPI, 78, 1969, p. 268 ed E. Macnamara
(comunicazione personale). LUCIA VAGNETTI 658
Frammento di tripode (Fig. 1) x.
Si tratta di un piccolo frammento di tripode del tipo a verghe, limi
tato a parte della fascia superiore che presenta i bordi rilevati e la su
perfìcie interna decorata a doppia spina di pesce. Alla fascia è unita una
delle zampe, terminante in una
doppia spirale conservata solo
per metà e separata dalla fascia
stessa per mezzo di un segment
o spaziatore. La zampa ha
sezione semicircolare ed è prov
vista di un'appendice serpen
tiforme che forse serviva per
appendere elementi decorativi
Illustration non autorisée à la diffusion
separati.
Come è ben noto i tripodi
di questo tipo sono caratteri-
stici della produzione bronzisti-
ca cipriota; la loro comparsa
può essere fissata al più tardi
nel corso del XII sec. a.O. e la
loro fabbricazione continuò pro
babilmente per una parte del-
l'XI e forse anche nel X secolo 2. (Foto Sopr. Ant. Perugia, b69-2117l2118)
1 - Frammento di tripode. Al fine di puntualizzare meglio Fig.
la cronologia del nostro esem
plare mi sembra opportuno richiamare a confronto solamente gli
esemplari ad esso più vicini e cioè quelli che presentano la fascia analoga
mente decorata a spina di pesce ο con motivi consimili.
L'unico pezzo che offra una completa analogia è un frammento
che fa parte del ripostiglio di Piediluco (Terni), tanto da far ritenere pro
babile che si tratti di due frammenti del medesimo tripode 3. Gli altri
1 Ponzi Bonomi, Contigliano, cit., p. 136 e 150, figg. 14, 7; 15.
2 In generale su questo tipo di tripodi ofr. W. Lamb, Greek and Roman
Bronzes, London 1929, pp. 32-35; J. L. Benson, Bronze Tripods from Kourion,
in Gr. Rom. Byz. St., 3, 1960, pp. 7-16; H. W. Catling, Cypriote Bronzeworh in
the Mycenaean World, Oxford 1964, pp. 190-223, con ampia bibliografia.
3 È assai probabile che i due ripostigli che vanno sotto il nome di Cont
igliano e Piediluco siano in realtà un unico complesso (cfr. Ponzi Bonomi, APPUNTI SUI BRONZI EGEI E CIPRIOTI DEL RIPOSTIGLIO DI CONTIGLIANO 659
pezzi interi ο frammentari che qui ci interessano sono stati rinvenuti r
ispettivamente nel carico della nave naufragata presso Capo Gelidonya λ,
a Beth Shan 2, ad Bnkomi (ripostiglio dell'armaiolo) 3, nel tesoro di Ti-
rinto 4, e nella tomba 39 della necropoli di Kaloriziki presso Kourion 5.
La datazione di questi esemplari è compresa entro termini piuttosto
ampi: se infatti con il frammento di Capo Gelidonya siamo certamente
nel XII sec. a.C, forse anche nella prima metà di esso, con l'esemplare
di Kaloriziki si scende all'inizio del Cipro-Geometrico I e cioè alla s
econda metà dell'XI secolo. Esiste comunque la possibilità che questo
ultimo esemplare sia stato deposto nella tomba con un certo ritardo r
ispetto all'epoca della sua fabbricazione e che quindi la cronologia dei
Contigliano, cit., pp. 96-98). La strettissima identità tipologica dei due fram
menti di tripode rende tale ipotesi ancor più probabile, giacché non si cono
scono per ora due esemplari uguali fra loro. Un altro frammento di tripode
da Piediluco, ancora inedito, si trova nel Museo Nazionale di Copenhagen
(Ponzi Bonomi, Contigliano, cit., p. 97); per il frammento già pubblicato cfr.
H. M. R. Leopold, II ripostiglio di Piediluco, in BPI, n.s. 3, 1939, pp. 143-164,
fig. 2, 2; H. Müller-Karpe, Beiträge zur Chronologie der TJrnenvf eider zeit nördlich
und südlich der Alpen, Berlin 1959, p. 74, fig. 5; Id., Von Anfang Roms, Heidel
berg 1959, tav. 29,4. Il frammento di Piediluco presenta la curiosa particolarità
di avere una delle spirali trasformata in ruota a quattro raggi e lavorata a giorno.
Ciò non trova analogie, a mia conoscenza, in altri tripodi e non si può quindi
dire se abbia valore cronologico.
Per i rinvenimenti italiani un posto a sé spetta all'eccezionale tripode
ritrovato a Santadi in Sardegna che, secondo lo scavatore, Prof. Carlo Maxia,
che qui ringrazio per le cortesi informazioni, dovrebbe essere stato importato
da Cipro. È impossibile stabilire se si tratti di un'importazione ο di un'imita
zione locale in mancanza di una conoscenza diretta del pezzo. Certo è che il dop
pio anello superiore traforato, nonché lo stile e la posizione delle protomi fanno
apparire il pezzo come un'imitazione. Per una pubblicazione preliminare cfr.
C. Maxia, in Frontiera, 1968, pp. 302-304, fig. 1; Id., in Bollettino della Società
Sarda di Scienze Naturali, 4, 1970, (fase. 7), pp. 1-30, tav. 2 a.
1 Gr. Bass, Cape Gelidonya: a Bronze Age Shipwreck, Philadelphia 1967,
p. 108, fig. 116, 183; Catling, Bronzework, cit., p. 196, n. 12.
2 G-. M. Fitzgerald, Excavations at Beth Shan in 1933, in Pal. Expl. F. Quart.,
1934, pp. 133-134, tav. 7,3; Catling, Bronzeworh, cit., p. 196, n. 13.
3 J. Lagarce, La cachette de fondeur aux épée (Enkomi 1967) et Vatelier
voisin, in Alasia, I, Paris 1971, p. 415, n. 22, fig. 23 d.
4 G. Karo, Schatz von Tyrins, in Ath. Mitt., 55, 1930, pp. 131-132, fig. 4,
tav. 33; Catling, Bronzework, cit., p. 195, η. 10, tav. 28 b; Th. Spyropoulos,
Ύρτερομυκηναϊκοί Ελλαδικοί Θησαυροί, Athenai 1972, pp. 184-185.
5 Benson, Bronze Tripods, cit., p. 7; Catling, Bronzework, cit., p. 195,
n. 11; J. L. Benson, The Necropolis of Kaloriziki, Göteborg 1973, pp. 48-49,
Κ 1088, tav. 4L 660 LUCIA VAGNETTI
tripodi elencati qui come confronto sia in realtà restringibile ad un periodo
compreso fra la metà del XII e la metà dell'XI secolo circa 1.
Frammento di ruota (Fig. 2) 2.
Il frammento comprende circa
metà di una ruota a quattro raggi.
Il cerchio presenta margini rialzati
e i raggi sono a sezione romboidale
come in un ruota rinvenuta ad
Enkomi che la Bonomi ha oppor Illustration non autorisée à la diffusion
tunamente richiamato per con
fronto 3. Il parallelo è accettabile
sia per la struttura della ruota,
sia per le misure (diam. cm 13,2
Contigliano; cm 15 Enkomi),
anche se nel primo caso si tratta
di una ruota a quattro raggi e (Foto Sopr. Ant. Perugia, b69-2111j2112)
nel secondo a sei raggi. Fig. 2 - Fbammento di ruota.
La ruota di Contigliano, co
me quella di Enkomi, può aver fatto parte originariamente di un soste
gno su ruote 4 ο di un carretto cultual

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