L ordinamento della Segreteria di Stato tra Antico Regime ed età della Restaurazione - article ; n°2 ; vol.110, pg 461-473
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Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée - Année 1998 - Volume 110 - Numéro 2 - Pages 461-473
Luigi Londei, L'ordinamento della Segreteria di Stato tra Antico Regime ed età della Restaurazione, p. 461-473. Esamina sinteticamente l'evoluzione dell'Istituto dal sec. XIV, quando si hanno le prime notizie dell'esistenza di un segretario domestico del papa, addetto in particolare al disbrigo delle corrispondenze con i sovrani esteri, sino al 20 settembre 1870. Giunto a maturazione nella seconda meta del sec. XVI, l'ufficio del segretario di Stato continuà a svilupparsi per tutta l'età moderna, assumendo un ruolo di sempre maggiore rilevanza nell'amministrazione del potere temporale dei papi, di cui divenne il vero centro direttivo nel secolo XIX, grazie alle riforme di Ercole Consalvi. L'analisi si indirizza quindi alle trasformazioni ottocentesche, la più importante delle quali fu, nel 1831, lo sdoppiamento della Segreteria di Stato in due distinti dicasteri, uno per gli affari esteri e l'altro per quelli interni. Riuni- (v. rétro) ficata con il regno di Pio IX, la Segreteria di Stato continuà ad avere un ruolo centrale nella gestione del potere temporale, sino a quando non cambiò di natura con l'unione di Roma all'Italia.
13 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié le 01 janvier 1998
Nombre de lectures 21
Langue Romanian
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Luigi Londei
L'ordinamento della Segreteria di Stato tra Antico Regime ed età
della Restaurazione
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Italie et Méditerranée T. 110, N°2. 1998. pp. 461-473.
Riassunto
Luigi Londei, L'ordinamento della Segreteria di Stato tra Antico Regime ed età della Restaurazione, p. 461-473.
Esamina sinteticamente l'evoluzione dell'Istituto dal sec. XIV, quando si hanno le prime notizie dell'esistenza di un segretario
domestico del papa, addetto in particolare al disbrigo delle corrispondenze con i sovrani esteri, sino al 20 settembre 1870. Giunto
a maturazione nella seconda meta del sec. XVI, l'ufficio del segretario di Stato continuà a svilupparsi per tutta l'età moderna,
assumendo un ruolo di sempre maggiore rilevanza nell'amministrazione del potere temporale dei papi, di cui divenne il vero
centro direttivo nel secolo XIX, grazie alle riforme di Ercole Consalvi. L'analisi si indirizza quindi alle trasformazioni ottocentesche,
la più importante delle quali fu, nel 1831, lo sdoppiamento della Segreteria di Stato in due distinti dicasteri, uno per gli affari esteri
e l'altro per quelli interni. Riuni-
(v. rétro) ficata con il regno di Pio IX, la Segreteria di Stato continuà ad avere un ruolo centrale nella gestione del potere
temporale, sino a quando non cambiò di natura con l'unione di Roma all'Italia.
Citer ce document / Cite this document :
Londei Luigi. L'ordinamento della Segreteria di Stato tra Antico Regime ed età della Restaurazione. In: Mélanges de l'Ecole
française de Rome. Italie et Méditerranée T. 110, N°2. 1998. pp. 461-473.
doi : 10.3406/mefr.1998.4571
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9891_1998_num_110_2_4571LUIGI LONDEI
L'ORDINAMENTO DELLA SEGRETERIA DI STATO
TRA ANTICO REGIME ED ETÀ
DELLA RESTAURAZIONE
Sull'origine della figura del segretario di Stato si è discusso molto, ma
non vi è dubbio che essa sia, rispetto alle più antiche cariche e dignità della
Chiesa romana, alquanto più recente. La funzione, se non la precisa figura,
del segretario è da porre in relazione con lo sviluppo che gli affari della
Chiesa conobbero già nel sec. XIII, allorché troviamo attestazione di segre-
tari che controfirmavano le lettere emanate non in forma di bolla, ma «sub
piscatoris anulo quo Romani Pontifìces in suis secretis utuntur»1.
L'istituto del segretariato, in quanto separato dalla Cancelleria, cioè la
sede istituzionale destinata alla redazione e spedizione della corrisponden
za ufficiale della Chiesa, si sviluppa nel sec. XIV, e quindi nel periodo avi-
gnonese, in relazione alla sempre crescente esigenza dei papi di avere a di
sposizione un ristretto nucleo di persone di fiducia cui affidare, magari
consigliandosi con loro, la redazione delle missive di carattere più delicato
e riservate. Il numero dei segretari papali fu, nei primi tempi, variabile, ma
fra loro comincia ad evidenziarsi, almeno dall'epoca di Eugenio IV, un se
gretario «segreto», con funzione di responsabile dell'ufficio2.
Stabilizzati nel numero di sei da Calisto III, i segretari papali furono
poi organizzati in un collegio di 24 membri da Innocenzo Vili, il quale isti
tuì pure la figura del segretario domestico3. Al collegio fu riservata la spedi
zione (ed i relativi proventi) di determinate categorie di atti, ma anche il se
gretario domestico si vide attribuita la spedizione di lettere, indipendente
mente dal collegio. Il segretario domestico è da ritenersi pertanto il più
diretto antecedente del di Stato : l'ufficio conobbe ulteriori svi
luppi nel sec. XVI e, già all'epoca di Leone X, è documentata l'esistenza, nel
suo ambito, di un ministro (spesso cardinale) specificamente addetto al
1 A. Serafini, Le origini della pontifìcia Segreteria di Stato e la «Sapienti consilio»
del beato Pio X, Città del Vaticano, 1952, p. 7.
2 Ibid., p. 20.
* p. 24.
MEFRIM - 110 - 1998 - 2, p. 461-473. 462 LUIGI LONDEI
disbrigo della corrispondenza con i rappresentanti della Santa sede all'este
ro4.
È evidente che l'evoluzione di quest'ufficio era funzione dello sviluppo
degli affari della Santa Sede e, in particolare, di quelli di carattere tempor
ale : ne è interessante testimonianza l'interpretazione del card. De Luca,
che, scrivendo alla fine del sec. XVII, rilevava come, nei periodi più antichi,
gli affari della Chiesa facessero capo ad un ristretto numero di ministri
principali, e precisamente il cardinale vicario, per quanto riguardava il go
verno spirituale di Roma, il penitenziere, per tutte le altre mater
ie spirituali, il cardinale camerlengo come supremo responsabile degli af
fari politici ed economici concernenti il governo temporale ed infine il car
dinal cancelliere ο vicecancelliere come «segretario», ovvero supremo
responsabile di tutti i rapporti con le potestà esterne e, in generale, con il
popolo cristiano. Successivamente, sempre secondo il De Luca, fu necessar
ia l'introduzione di altri uffici ed istituti che, nati per fronteggiare le nuo
ve ed accresciute esigenze, provocarono una riduzione di poteri e compet
enze delle antiche magistrature5.
Il processo, prima sintetizzato, di enucleazione del segretariato dalla
Cancelleria fu infatti parallelo all'istituzione, soprattutto a partire dal rien
tro, con Martino V, della sede apostolica in Roma, di nuovi uffici ο alla tr
asformazione e potenziamento di quelli preesistenti. Così, ad esempio, nel
1436 fu creato l'ufficio del governatore di Roma per il governo politico e
giudiziario della città6, mentre nell'ambito della Camera apostolica, che era
la struttura preposta, sotto la direzione del cardinale camerlengo, all'am
ministrazione economica, si andarono distinguendo e specializzando, per
poi assumere una propria autonoma fisionomia, le figure del Tesoriere ge
nerale, specialmente preposto agli affari finanziari, quella dell'auditor Ca-
merae, assurto al rango di tribunale generale civile e criminale di merito, e
quelle dei chierici di Camera preposti a specifici rami di amministrazione7.
Di pari passo procedette, sulla base degli antichi tribunali del palazzo pont
ificio, la creazione di un sistema di uffici giudiziali superiori, incentrati
sulla Rota romana e sulla Segnatura di giustizia, che svolsero opera di uni
ficazione, se non del diritto, almeno della giurisprudenza, contribuendo a
4 Ibid., p. 31.
5 G. Β. De Luca, Theatrum veritatis et iustitiae..., lib. XV, parte II, Relatio Roma-
nae Curiae forensis, disc. VI, Roma, 1673.
6 N. Del Re, Monsignor Governatore di Roma, Roma, 1972, p. 11.
7 M. G. Pastura Ruggiero, La Reverenda Camera apostolica e i suoi archivi, Ro
ma, 1984, in particolare il cap. V. LE SEGRETERIA DI STATO TRA ANTICO REGIME ED ETÀ DELLA RESTAURAZIONE 463
superare (o almeno ad attenuare) le differenze fra gli ordinamenti che era
no entrati a far parte della compagine dello Stato ecclesiastico8.
Lo sviluppo dell'istituto del segretariato va pertanto considerato in tale
contesto e, alla metà del sec. XVI, esso può dirsi già completo per quanto
concerne le funzioni di conduzione degli affari politici, soprattutto di ca
rattere temporale. Contemporaneamente i pontefici appoggiarono la pro
pria opera di governo ad un'altra importante figura, quella cioè del cardi
nale padrone ο nipote, scelto di solito fra i parenti del papa per sovrinten
dere, al massimo livello, alla condotta del governo temporale e ad
intrattenere rapporti con le potenze estere ed i loro ambasciatori9. Il cardi
nale nipote, che spesso ebbe anche la denominazione (e le attribuzioni) di
sovrintendente generale dello Stato ecclesiastico, esercitava le proprie fun
zioni nello stesso ambito di quelle del segretario di Stato : dall'esame delle
personalità succedutesi nelle due cariche sembra rilevarsi che, mentre il
primo era il familiare del papa incaricato ufficialmente della responsabilità
del governo, il secondo era un prelato (solitamente destinato alla porpora),
particolarmente esperto nella gestione degli affari ed in grado di attuare,
fornendo all'occorrenza utili consigli, le direttive generali del primo. Dopo
l'istituzione delle congregazioni cardinalizie, ad opera di Sisto V, le funzio
ni del cardinale nipote si estesero anche all'esecuzione dei deliberati di
quelle, fra esse, particolarmente preposte ad affari temporali, ed infatti egli
provvedeva alla sottoscrizione delle lettere e degli altri provvedimenti,
emessi a nome del papa per il governo ed amministrazione temporale del
principato, dal segretario di Stato, dalle Congregazioni della consulta e del
buon governo e dalle altre preposte allo stesso governo temporale10.
Le competenze di carattere spirituale del cardinale nipote erano invece
limitate agli aspetti di politico e civile, e per la loro trattazione
egli corrispondeva con i sovrani esteri, i nunzi e gli altri rappresentanti al
l'estero della sede apostolica. Si ritenevano invece escluse dalle competenz
e di questo a

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