Memorandum foreste
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iBOPfc* »?Μ* '«f β» MEMORANDUM FORESTE Documento di lavoro sull'azione della Comunità nel settore forestale Pubblicato dal Servizio Informazione Agricola - Direzione Generale Informazione, Comunicazione, Cultura Commissione della Comunità Europea - 200, rue de la Loi, 1049 Bruxelles € 36 ¿οΗ.ψiΊ Documento di Lavoro AZIONE COMUNITARIA NEL SETTORE FORESTALE I. Introduzione 1. Nel programma sottoposto al Parlamento europeo nel marzo 1985, la Commissione delle Comunità europee si è impegnata a presentare proposte in materia forestale. Essa ha successivamente deciso di procedere ad ampie consultazioni prima di elaborare proposte concrete. Il presente documento è inteso a fornire una base per tali consultazioni. Dopo che le parti interessate avranno avuto l'opportunità di esprimere le loro opinioni sulle idée qui presentate, la Commissione elaborerà proposte per un programma comunitario di azione forestale. . Per facilitare le consultazioni la Commissione pubblica, in appendice al presente documento, un documento più dettagliato e descrittivo sulla silvicoltura nella Comunità. Il programma di azione comunitario sarebbe complementare alle politiche nazionali e potrebbe comportare una serie di misure intese ad ampliare la superficie boschiva e a migliorare l'utilizzazione delle foreste esistenti.

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iBOPfc*
»?Μ*
'«f β»
MEMORANDUM FORESTE
Documento di lavoro
sull'azione della Comunità
nel settore forestale
Pubblicato dal Servizio Informazione Agricola - Direzione Generale Informazione, Comunicazione, Cultura
Commissione della Comunità Europea - 200, rue de la Loi, 1049 Bruxelles € 36 ¿οΗ.ψiΊ
Documento di Lavoro
AZIONE COMUNITARIA NEL SETTORE FORESTALE
I. Introduzione
1. Nel programma sottoposto al Parlamento europeo nel marzo 1985, la
Commissione delle Comunità europee si è impegnata a presentare proposte
in materia forestale. Essa ha successivamente deciso di procedere ad
ampie consultazioni prima di elaborare proposte concrete. Il presente
documento è inteso a fornire una base per tali consultazioni. Dopo che
le parti interessate avranno avuto l'opportunità di esprimere le loro
opinioni sulle idée qui presentate, la Commissione elaborerà proposte
per un programma comunitario di azione forestale. .
Per facilitare le consultazioni la Commissione pubblica, in appendice
al presente documento, un documento più dettagliato e descrittivo sulla
silvicoltura nella Comunità. Il programma di azione comunitario sarebbe
complementare alle politiche nazionali e potrebbe comportare una serie
di misure intese ad ampliare la superficie boschiva e a migliorare
l'utilizzazione delle foreste esistenti. Benché la Commissione non
proponga l'istituzione di una politica forestale comunitaria, molte
delle azioni suggerite sarebbero più efficaci se intraprese a livello
della Comunità anziché a livello dei singoli Stati membri.
La Commissione è convinta che la discussione non dovrebbe essere
limitata agli aspetti comunitari della questione e che anche i problemi
forestali dei paesi terzi, in particolare dei paesi in via di sviluppo,
dovrebbero essere presi in considerazione.
II. Importanza delle foreste nella Comunità
2. Le foreste sopperiscono al fabbisogno di materiali industriali, creano
attività economiche e occupazione in regioni sovente svantaggiate e
sono di sostegno, in termini di attività e di occupazione, alle
industrie del legno nelle altre regioni della Comunità. Esse svolgono
inoltre una funzione vitale -per quanto riguarda il mantenimento
dell'equilibrio ecologico, la tutela dell'ambiente, la prevenzione
dell'erosione e della desertificazione e le attività ricreative dei
cittadini della Comunità. — 2 —
I dieci Stati membri hanno un fabbisogno di prodotti a base di legno (legno
segato, pannelli, cellulosa, carta, ecc.) ampiamente superiore al
quantitativo di Legno fornito dalle foreste comunitarie; conseguentemente,
la Comunità è il maggior importatore netto del mondo per quanto riguarda i
prodotti lignei. Nel 1984 il valore delle importazioni nette è stato di
quasi 17.000 milioni di ECU e la situazione non cambierà con l'adesione
della Spagna e del Portogallo.
Questo crescente 'squilibrio tra la domanda e lä produzione di legno nella
Comunità è solo parzialmente dovuto all'insufficienza della superficie
afforestata - dopo tutto, il 20% del territorio comunitario è boschivo. A
creare questa situazione contribuisce anche la sottoutilizzazione di gran
parte delle foreste, alcune delle quali sono totalmente improduttive. Una
corretta gestione e adeguate tecniche potrebbero migliorare la salute,
l'aspetto e la produttività di tali foreste.
Al tempo stesso, una maggiore offerta di legname (tenendo presente che
parte della domanda può essere soddisfatta soltanto con le importazioni),
abbinata ad una migliore organizzazione, potrebbe incrementare l'attività
delle industrie comunitarie utilizzatrici di legno. Malgrado il suo deficit
generale, la Comunità esporta annualmente circa 2 milioni di t di carta e
cartone ed è esportatore netto di mobili. Nella Comunità esistono quindi la
domanda e la capacità industriale che dovrebbero consentire un maggiore uso
di risorse rinnovabili, con conseguente aumento del reddito e
dell Occupazione.
La funzione delle foreste sotto il profilo dell'ambiente è importante in
rapporto alla conservazione della natura e al mantenimento dell'equilibrio
naturale (ivi comprese la protezione del suolo e la prevenzione della
dispersione delle acque), nonché alle possibilità di attività ricreative.
Gli obiettivi di natura ambientale non sono necessariamente in conflitto
con l'obiettivo di un maggiore sviluppo della silvicoltura. Nell'offrire
possibilità di svago alla popolazione sia rurale che urbana, le foreste
rispondono ad un'esigenza sociale e contribuiscono allo sviluppo di servizi
e industrie turistiche che riflettono le nuove tendenze dei consumatori.
Le tre principali funzioni delle foreste comunitarie sopra descritte -
fornitura di materie prime, mantenimento dell'equilibrio ecologico e base
per attività ricreative - sono di grande importanza. L'incremento della
produzione di materie prime e il miglioramento dei servizi sono obiettivi
che possono e dovrebbero essére conseguiti congiuntamente. 3 —
6. Già in passato la Commissione aveva presentato proposte in materia di
foreste e legno. Parecchie di queste iniziative (ricerca, strutture
agrarie, ecc.) sono state realizzate. Una proposta relativa alla protezione
delle foreste contro il fuoco e gli effetti delle piogge acide è appoggiata
dalla vasta maggioranza delle delegazioni ed è all'esame del Consiglio.
Altre due proposte sono tuttora innanzi al Consiglio, ma i relativi lavori
procedono con molta lentezza. Nel 1979 la Commissione ha proposto una
risoluzione sulla politica forestale della Comunità e sull'istituzione di
un comitato forestale, permanente. Verso la metà del 1983 essa ha proposto
obiettivi e linee d'azione per una politica comunitaria in materia di
silvicoltura e industrie connesse. Il Consiglio non ha sinora preso alcuna
decisione in merito a tali proposte.
7. Perché, quindi, la Commissione dovrebbe prendere ulteriori iniziative nel
settore forestale? I motivi sono numerosi:
- La riduzione delle eccedenze agricole indurrà alla ricerca di colture
alternative, incluse le foreste.
- Il considerevole deficit degli scambi comunitari di legno e prodotti a
base di legno offre la possibilità di aumentare la produzione ove ciò
possa essere fatto in modo economicamente valido.
- Le attività economiche e l'occupazione devono essere mantenute e
potenziate, soprattutto nelle zone rurali.
- Occorre arginare la sempre più rapida distruzione delle foreste europee
ad opera dell'inquinamento atmosferico e degli incendi. La superficie
boschiva distrutta ogni anno dal fuoco in Spagna e in Portogallo è
approssimativamente pari a quella andata perduta negli altri dieci Stati
membri.
Tutto ciò solleva seri problemi di solidarietà comunitaria e richiede
un'azione da-parte della Comunità.
8. Un altro importante motivo che spinge la Commissione a prendere iniziative
in materia forestale è rappresentato dalle pressioni esercitate dal
pubblico. Varie risoluzioni in tal senso sono state proposte al Parlamento
europeo il quale, nel 1983, ne ha approvato una che invoca l'instaurazione
di una politica forestale comunitaria. Molte delle questioni sollevate dal
Parlamento sono trattate nel presente documento. 9. In effetti,. La Comunità ha investito somme considerevoli a favore
della silvicoltura nel contesto delle sue altre politiche. Tra il
1980 e il 1984 circa 470 milioni di ECU sono stati destinati ad
azioni forestali dal FEAOG, dal Fondo europeo di sviluppo regionale,
da vari programmi di ricerca e dal Fondo europeo di sviluppo (fuori
della Comunità). Inoltre, la Banca europea per gli investimenti ha
concesso prestiti per progetti forestali in Irlanda, in Portogallo e
in paesi in via di sviluppo.
Benché queste misure comunitarie abbiano avuto un impatto
significativo, esse rimangono azioni isolate nel contesto di varie
altre politiche. La silvicoltura e le industrie connesse sono
tuttavia settori interdipendendi di un'attività economica che, per
non cadere nell'inefficienza, necessita di una sua propria chiara
strategia. Ad esempio, l'afforestamento di terreni marginali ha un
senso soltanto se può essere- creata l'infrastruttura necessaria per
sfruttare e utilizzare il legname. Le diverse funzioni delle foreste
comunitarie suggeriscono un programma di azione forestale chiaramente
definito.
10. Le proposte di azione presentate dalla Commissione nel presente
documento sono articolate in tre gruppi: ampliamento della superficie
boschiva, impiego ottimale delle foreste esistenti e protezione della
foresta.
III. Ampliamento della superficie boschiva
11. Il fatto che la bilancia commerciale della Comunità nel settore dei
prodotti delle foreste temperate presenta un grave deficit è già
stato segnalato. Questo deficit persisterà anche dopo l'aumento della
produzione di legno

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