Tipologia, caratteri costruttivi e committenza dei castelli siciliani tra musulmani, Normanni e Svevi. Il caso di Segesta-Calatabarbaro nella Sicilia occidentale (secc. XII-XIII) - article ; n°2 ; vol.110, pg 577-589
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Tipologia, caratteri costruttivi e committenza dei castelli siciliani tra musulmani, Normanni e Svevi. Il caso di Segesta-Calatabarbaro nella Sicilia occidentale (secc. XII-XIII) - article ; n°2 ; vol.110, pg 577-589

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Description

Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age - Année 1998 - Volume 110 - Numéro 2 - Pages 577-589
13 pages
Source : Persée ; Ministère de la jeunesse, de l’éducation nationale et de la recherche, Direction de l’enseignement supérieur, Sous-direction des bibliothèques et de la documentation.

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Publié par
Publié le 01 janvier 1998
Nombre de lectures 77
Langue Romanian

Extrait

Alessandra Molinari
Tipologia, caratteri costruttivi e committenza dei castelli siciliani
tra musulmani, Normanni e Svevi. Il caso di Segesta-
Calatabarbaro nella Sicilia occidentale (secc. XII-XIII)
In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes T. 110, N°2. 1998. pp. 577-589.
Riassunto
Alessandra Molinari, Tipologia, caratteri costruttivi e committenza dei castelli siciliani tra musulmani, Normanni e Svevi. Il caso di
Segesta/ Calatabarbaro nella Sicilia occidentale (secc. XII-XIII), p. 577-589.
Sono presentati in forma molto sintetica i risultati, relativi al periodo medievale, di dieci anni di ricerche a Segesta (Trapani-Sicilia)
e nel suo territorio. Le ricerche hanno previsto, oltre allò scavo stratigrafico in diverse zone del Monte Barbaro (Segesta), le
ricognizioni sistematiche del territorio circostante, l'analisi delle stratigrafie murarie e delle tecniche costruttive. Questo modo di
procedere ha consentito, a fronte di una presenza molto esigua di fonti scritte, di intendere le dinamiche del popolamento rurale
tra VIII e XIII secolo, nonché le strutture del «potere» nell'ambito di due formazioni sociali profondamente diverse : quella
islamica e quella normanno-sveva. Particolarmente illuminante è poi stato il confronto tra le strutture sommitali di Calathamet (a
meno di dieci chilometri da Sege-sta) e quelle di Segesta/Calatabarbaro. In entrambi i siti è infatti leggibile il passaggio da un
sistema «non compatto» e di scarso impegno costruttivo (fase islamica) al dongione, seppure in versione ridotta (fasi normanna e
sveva), il passaggio quindi dalla dimora di un «capo» a quella di un «signore».
Citer ce document / Cite this document :
Molinari Alessandra. Tipologia, caratteri costruttivi e committenza dei castelli siciliani tra musulmani, Normanni e Svevi. Il caso
di Segesta-Calatabarbaro nella Sicilia occidentale (secc. XII-XIII). In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age,
Temps modernes T. 110, N°2. 1998. pp. 577-589.
doi : 10.3406/mefr.1998.3648
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_1123-9883_1998_num_110_2_3648ALESSANDRA MOLINARI
TIPOLOGIA, CARATTERI COSTRUTTIVI
E COMMITTENZA DEI CASTELLI SICILIANI
TRA MUSULMANI, NORMANNI E SVEVI
IL CASO DI SEGESTA/CALATABARBARO
NELLA SICILIA OCCIDENTALE (SECC. XII-XIII)
Gli scavi dell'area del castello di Segesta/Calatabarbaro si sono protratt
i dal 1989 al 1995 e si sono svolti nell'ambito di un più ampio progetto di
investigazione su questa importante città antica. Avendo già proposto e di
scusso in diverse sedi, nonché in un volume monografico, le stratigrafie
verticali ed orizzontali, le planimetrie ed i reperti mobili delle aree del ca
stello e della moschea, vorremmo in questa sede semplicemente richiamar
e i principali risultati ottenuti, al fine di contribuire con un ulteriore caso
al dibattito ospitato nel presente volume1.
1 Sull'area del castello e della moschea di Segesta si veda : A. Molinari, La città
di Segesta nel Medioevo : fonti storiche e primi risultati delle indagini archeologiche, in
Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia [d'ora in poi
ASNP], s. 3, 21, 3-4, p. 876-897; Ead., Le vestigia medievali di Segesta, in S. Scuto (a
cura di), L'età di Federico II nella Sicilia centro-meridionale. Atti delle Giornate di stu
di (Gela, dicembre 1990), Agrigento, 1991, p. 189-193; Ead., Le dinamiche insediative
in Sicilia tra tardo-antico e basso medioevo : i modelli degli storici e le potenzialità del
l'archeologia, in Atti del I Colloquio italo-spagnolo di archeologia medievale, Granada,
1992, p. 199-213; Ead., La città di Segesta nel medioevo e le dinamiche insediative in
Sicilia tra il perìodo tardoromano e quello svevo, tesi di dottorato, V ciclo, Pisa-
Firenze-Siena, 1994; Ead., Segesta nel medioevo : il contributo degli scavi recenti; le
strutture medievali dell'area dell'acropoli settentrionale; la moschea; le ceramiche di età
sveva a Segesta : considerazioni generali, in C. A. Di Stefano e A. Cadei (a cura di).
Federico e la Sicilia : dalla terra alla corona. I. Archeologia e architettura, Palermo,
1995, p. 192-195, 199-200; Ead., Segesta nel XII secolo : i musulmani e la dominazione
normanna, in Atti delle II Giornate internazionali di studi sull'area elima (Gibellina,
ottobre 1994), Pisa-Gibellina, 1997, p. 1173-1186; Ead., Segesta II. Il castello e la mos
chea (scavi 1989-1995), Palermo, 1997; Ead., L'incastellamento in Sicilia in epoca nor-
manno-sveva : il caso di Segesta, in L'incastellamento. Actes des rencontres de Gérone
(26-27 novembre 1992) et de Rome (5-7 mai 1994), Roma, 1998 {Collection de l'École
française de Rome, 241), p. 271-290; Ead., The effects of the Norman Conquest on Isla-
MEFRM - 110 - 1998 - 2, p. 577-589. 578 ALESSANDRA MOLINARI
I - Cronologia e caratteristiche dell'insediamento medievale
L'antica città di Segesta, situata su di un vasto altipiano dotato di due
cime (ca m 430 e 415), dovette subire una progressiva crisi e riduzione de
gli spazi abitati durante tutto l'arco dell'epoca romano imperiale. Nella pr
ima epoca bizantina le tracce più consistenti di occupazione sembrerebbero
essere concentrate sulla sola cima settentrionale. A questa fase sono state
ipoteticamente attribuite alcune strutture forse riferibili ad una torre e ad
una cisterna e che comunque segnano senz'altro un cambiamento di orien
tamenti e di funzioni nell'area dell'antica acropoli (Fig. 1).
Le indagine archeologiche intensive, condotte in diversi punti del sito,
mie Sicily, in Actes du Ier Colloque international d'archéologie islamique (Le Caire, 3-7
février 1993), c. s.; Ead., Edilizia pubblica e privata nella Segesta medievale, in Cas-
trum 5. La maison villageoise dans le monde méditerranéen au Moyen Âge [Atti del
Convegno (Erice, ottobre 1993)], e. s.; Ead., Segesta : lo scavo dell'area del castello
(1000) e della moschea (13000), in ASNP, s. 3, 25, 3-4, 1995; Ead., M. C. Parrà e
M. Paoletti, La ceramica medievale di Segesta, in Actes du 5e Colloque sur la céramique
médiévale en Méditerranée (Rabat, 11-17 novembre 1991), Rabat, 1995, p. 421-426. -
Sulle altre aree di Segesta, che hanno restituito fasi medievali, si veda : Segesta. Sto
ria della ricerca, parco e museo archeologico, ricognizioni topografiche 1987-88 e rela
zione preliminare della campagna di scavo 1989, appendice, in ASNP, s. 3, 21, 3-4,
1991, p. 765-994; Segesta. Parco archeologico e relazioni preliminari delle campagne di
scavo 1990-1993, in ASNP, s. 3, 25, 3-4, 1995; B. Bechtold, Una villa ellenistico-
romana sull'acropoli Sud di Segesta, in Atti delle II Giornate... sull'area elima cit.,
p. 85-110; M. V. Benelli et al., La pluristratificazione insediativa sul monte Barbaro a
Segesta (area 3000), in Atti delle I Giornate. . . sull'area elima (Gibellina, settembre
1991), Pisa-Gibellina, 1992, p. 63-98; R. Camerata Scovazzo, Segesta. La carta archeol
ogica, Palermo, 1996; Ead. et al., La ricerca archeologica a Segesta, in L'età di Federi
co II nella Sicilia centro-meridionale cit., p. 87-198; Eid., Segesta nell'età sveva, in Fe
derico e la cit., p. 191-200; F. D'Angelo, Segesta. Oggetti metallici, ibid., p. 201-
206; L. Gandolfo, Segesta. Le monete, ibid, p. 207-211; M. De Cesare, M. Paoletti e
M. C. Parrà, Microstorie edilizie segestane sull'acropoli nord, da età protostorica agli
svevi, in Atti delle II Giornate... sull'area elima cit., p. 375-380; A. Pinna e P. Sfligiot-
ti, L'area della chiesa sul Monte Barbaro : primi risultati delle indagini archeologiche,
in Am' delle I Giornate... sull'area elima cit., p. 557-566; A. Vaggioli, Ricerche archeo
logiche e topografiche sull'agorà di Segesta, in Atti delle II Giornate... sull'area elima
cit., p. 1329-1354. - Le fonti scritte su Segesta sono state per la prima volta studiate
da : H. Bresc e G. Bresc, Ségestes médiévales : Calathamet, Calatabarbaro, Calatafìmi,
in MEFRM, 89, 1977, p. 341-369; un ulteriore commento compare ora in A. Molina-
ri, Segesta II cit., cap. II. - Un'edizione parziale delle ricognizioni di superficie del
territorio di Segesta/Calatafimi, iniziate a partire dal 1995, si può trovare in M. Apro-
sio, F. Cambi e A. Molinari, // territorio di Segesta tra la tarda-antichità ed i secoli cent
rali del medioevo, in Atti del I Congresso nazionale di archeologia medievale, Pisa,
1997, p. 187-193. Si rimanda ai diversi testi citati per tutta la bibliografia storica ed
archeologica utilizzata per il presente articolo. ί
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I CASTELLI SICILIANI TRA MUSULMANI, NORMANNI E SVEVI 579
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Illustration non autorisée à la diffusion
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Fig. 1 - Segesta. In neretto, le strutture anteriori al XII secolo dell'area sommitale
(area 1000). Al centro, i resti della probabile torre di età tardo-antica/bizantina; nel
l'estremità nord-orientale, la grande ci

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