La scolarizzazione dei figli degli zingari e dei nomadi
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• *• • * ••• • *** ISTRUZIONE FORMAZIONE GIOVENTÙ LA SCOLARIZZAZIONE DEI FIGLI DEGLI ZINGARI E DEI NOMADI o Ζ COMMISSIONE -EUROPEA u c COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ' EUROPEE Bruxelles, 22.10.1996 COM(96) 495 def. LA SCOLARIZZAZIONE DEI FIGLI DEGLI ZINGARI E DEI NOMADI Relazione sull'attuazione dei provvedimenti previsti dalla Risoluzione del Consiglio e dei ministri dell'istruzione riuniti in sede di Consiglio, del 22 maggio 1989 (89/C 153/02) (presentata dalla Commissione) Numerose altre informazioni sull'Unione europea sono disponibili su Internet via il «server» Europa (http://europa.eu.int). Una scheda bibliografica figura alla fine del volume. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 1997 ISBN 92-827-9448-2 © Comunità europee, 1997 Riproduzione autorizzata, salvo a fini commerciali, con citazione della fonte.

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Langue Italiano
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• * •
• *
• •
• •
** *
ISTRUZION E
FORMAZIONE
GIOVENT Ù
LA SCOLARIZZAZIONE
DEI FIGLI
DEGLI ZINGARI
E DEI NOMADI
o
Ζ
COMMISSIONE -
EUROPEA u
c COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ' EUROPEE
Bruxelles, 22.10.1996
COM(96) 495 def.
LA SCOLARIZZAZIONE DEI FIGLI
DEGLI ZINGARI E DEI NOMADI
Relazione sull'attuazione dei provvedimenti previsti dalla Risoluzione
del Consiglio e dei ministri dell'istruzione riuniti in sede di Consiglio,
del 22 maggio 1989
(89/C 153/02)
(presentata dalla Commissione) Numerose altre informazioni sull'Unione europea sono disponibili su Internet via il «server» Europa
(http://europa.eu.int).
Una scheda bibliografica figura alla fine del volume.
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 1997
ISBN 92-827-9448-2
© Comunità europee, 1997
Riproduzione autorizzata, salvo a fini commerciali, con citazione della fonte.
Printed in Belgium INDICE
Prefazione
Obiettivi della relazione 3
Profilo della relazione 4
Sviluppo dì un'azione comunitaria
Genesi di una Risoluzione 6
Elementi contestuali 7
Basi dell'azione comunitaria 10
Orientamenti dell'azione comunitaria
Logica di proposta8
Assi di lavoro9
Attuazione negli stati membri
Raccolta dei dati 24
Situazione nazionale5
Strutture di accoglienza 30
Pedagogia e materiali didattici6
Reclutamento e formazione degli insegnanti 42
Informazione e ricerca
Concertazione, coordinamento e partecipazione8
Altre azioni realizzate 51
Bilancio e" orientamenti di lavoro
Attuazione sul piano comunitario
Organizzazione di scambi di opinioni e di esperienze
Riunioni, seminari, colloqui 6
Promozione di scambi di esperienze e di materiali pedagogici 62
Sviluppo di progetti innovativi
Insieme di progetti pilota3
Gruppi di lavoro5 o di riflessione7
Produzioni ad uso scolastico 68
Collana europea
-1 Informazione e documentazione
Bollettino di informazione 71
Pubblicazioni
Base dati2
Monitoraggio, coordinamento, valutazione, diffusione
Gruppo ad hoc4
Centro di ricerche sugli zingari 7
Attività di altri partner istituzionali
Nell'ambito della Commissione6
Altre istituzioni internazionali7
Analisi e proposte
Bilancio 85
Strategia 90
Elementi di prospettiva2
Allegato 1 Rapporto pubblicato dalla Commissione 104
Allegato 2 "Documento di orientamento per la riflessione e l'azione" 105
Allegato 3 Rapporti nazionali 106 Prefazione
Obiettivi della relazione
La presente relazione è prevista dalla Risoluzione adottata nel maggio 1989 dai ministri
dell'istruzione dei dodici stati membri della Comunità europea, relativa alla scolarizzazione
dei figli degli zingari e dei nomadi. Essa si propone come obiettivo primario di presentare,
come è stato richiesto dai ministri, le varie tappe dell'attuazione della Risoluzione, a qualche
anno di distanza dal momento in cui fu adottata.
La relazione ha quindi lo scopo di fare un bilancio nei termini seguenti:
• presentare una panoramica di insieme della situazione nell'Unione europea, riguardo
all'attuazione della risoluzione del maggio 1989, sia sul piano degli stati membri che su quello
comunitario;
• provvedere ad effettuare un inventario dinamico e una valutazione delle realizzazioni,
allo scopo di esaminarne i risultati e di consolidare le esperienze ottenute;
esaminare lo sviluppo di un plusvalore comunitario attraverso gli scambi di •
esperienze e di informazione fra i vari partner implicati nelle questioni attinenti
l'istruzione nei vari stati membri;
esaminare le sinergie indotte dal coordinamento fra le attività sviluppate, tramite il •
coordinamento con altre azioni comunitarie e l'articolazione con attività di altre
istituzioni internazionali.
• evidente che questo documento, al di là del suo aspetto di bilancio deve anche avere
un carattere prospettivo, in quanto la raccolta, l'analisi e la valutazione tdevono
condurre a orientamenti e proposte di lavoro.
La relazione deve ha anche un obiettivo di informazione, in modo da non limitarsi
esclusivamente agli aspetti amministrativi, ma da far sì che l'insieme delle parti in causa possa
prendere conoscenza della situazione complessiva e della sua evoluzione. La diffusione di
questo documento servirà a stimolare la riflessione, l'azione e la cooperazione in settori
chiaramente identificati.
Esso deve anche avere un impatto politico essenziale nel periodo attuale, caratterizzato
sia da un aggravarsi della situazione delle comunità di zingari in una Europa in profondo
mutamento e in un'Unione europea in piena organizzazione, anche nei suoi programmi nel
settore dell'istruzione. Fatte queste premesse, è opportuno che i nuovi orientamenti di lavoro
delle istituzioni internazionali, in particolare di quelle dell'Unione europea, considerino con
attenzione e in modo più approfondito la problematica delle comunità di zingari, se si vuole
evitare che esse siano ancora una volta le grandi dimenticate dalla Storia, o siano ricordate
-3· solamente per le vessazioni di cui sono vittime.
Profilo della relazione
Questi obiettivi complementari determinano il profilo della relazione, che è concepita
quale documento di lavoro che trascende il breve termine e la discussione puntuale. Esso deve
consentire di:
• accedere attraverso alcuni paragrafi alla storia e alle basi delle azioni condotte nel
settore della scolarizzazione dei figli degli zingari e dei nomadi;
• avere una visione complessiva degli orientamenti e delle direttrici di lavoro;
• poter eseguire rapidamente il bilancio delle azioni realizzate;
• avere sotto gli occhi proposte d'azione.
La relazione è quindi concepita come un insieme organico che descrive il contesto globale
in cui si è inscritta la genesi della Risoluzione e il contesto complessivo in cui si è inscritta la
sua attuazione. Il testo è anche concepito, allo stesso tempo, quale parte di un insieme: in tal
senso esso non ripete, bensì completa altri documenti già elaborati su iniziativa della
Commissione europea, cui fa riferimento, e si articola con altri elementi di un corpus
documentario sempre più ricco, che consente ai responsabili nel campo delle decisioni e della
gestione, nonché a tutti quelli che si occupano del contesto educativo, di sapere con chiarezza
quanto è stato fatto e quanto si intende fare.
Il profilo generale del testo è quindi in una certa misura quello di costituire una "relazione
permanente", cioè una base di riferimento aggiornabile senza eccessive difficoltà. Il profilo
modulare e, per così dire, "a geometria variabile" di questa opera consente anche di
aggiornarla costantemente e di misurare inoltre l'avanzamento delle attività. Essa deve
consentire alla Commissione di fare il punto di continuo sulle azioni poste in atto, allo scopo
di situarle nel contesto di una politica generale nel campo dell'istruzione, particolarmente in
una prospettiva interculturale e in accordo con i programmi previsti nell'ambito dell'Unione
europea, allo scopo di "elaborare un'azione globale e strutturale" come è sottolineato nella
Risoluzione del 22 maggio 1989. La relazione deve anche consentire alla Commissione di
rispondere agli interrogativi formulati dal Comitato dell'istruzione, dal Parlamento europeo,
dalle altre istituzioni e da ogni cittadino che desideri essere informato.
Il documento di riferimento e di prospettiva è composto come segue:
• la prima parte richiama le attività condotte nel corso degli ultimi anni, nonché la
necessità e le basi di un'azione comunitaria. In allegato figura come testo di riferimento la
risoluzione del Consiglio e dei ministri dell'istruzione riuniti in sede di Consiglio, del 22
maggio 1989; • la seconda parte presenta le direttrici di lavoro scelte nell'ambito della realizzazione
dell'opera: studi, riflessioni, consultazioni, ecc. Si tratta di tematiche ampie e permanenti, per
cui le direttrici in questione veicolano azioni precise che si sono venute sviluppando poco a
poco;
• la terza parte, fondata sulle relazioni elaborate dagli stati membri, descrive le azioni
attuate in risposta alla parte della Risoluzione che riguarda gli stati;
• la quarta parte descrive i progetti sviluppati sul piano comunitario e riguardanti
l'insieme degli stati. In alcuni paragrafi si analizza la sinergia reciproca delle azioni e
l'articolazione delle attività condotte da varie istituzioni internazionali;
• la quinta parte presenta un'analisi e varie proposte. Sviluppo di un'azione comunitaria
Genesi di una Risoluzione
01. A seguito della risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 1984 relativa
all'istruzione destinata ai bambini i cui genitori non hanno domicilio fisso (G.U. 104/144
del 16.04.1984) e alla risoluzione del Parlamento europeo del 24 maggio 1984 sulla
situazione degli zingari nella Comunità (G.U. 172/153

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