I nostri valori, rivisti
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I nostri valori, rivisti , livre ebook

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Description

I nostri valori, rivisti è la rilettura profonda, a quindici anni dalla prima edizione, di un’opera – I nostri valori – che tanto ha influito nella discussione sul presente e sul futuro della biblioteca e dei bibliotecari. I valori professionali proposti sono: la capacità di gestione, il servizio, la libertà intellettuale, la razionalità, l’alfabetismo e l’apprendimento, l’equità d’accesso alla conoscenza e all’informazione, la privacy, la democrazia e, rispetto alla prima edizione, Michael Gorman aggiunge il bene superiore. Un’assiologia della biblioteca, dunque, e, ancor più, una difesa del valore della biblioteca, ma anche un trattato sull’advocacy della biblioteca e dei bibliotecari, di un sistema e di una professione che devono evolversi continuamente per ribadire e consolidare la propria centralità nel contesto sociale e culturale.

Sujets

Informations

Publié par
Date de parution 24 octobre 2018
Nombre de lectures 1
EAN13 9788864537245
Langue Italiano

Informations légales : prix de location à la page 0,0035€. Cette information est donnée uniquement à titre indicatif conformément à la législation en vigueur.

Extrait

STUDI E SAGGI
– 189 –




Michael Gorman
I nostri valori, rivisti
La biblioteconomia in un mondo in trasformazione
Traduzione di
Giuliano Genetasio
Prefazioni di
Rosa Maiello e Alberto Petrucciani
Edizione italiana a cura e con introduzione di
Mauro Guerrini

Firenze University Press
2018




I nostri valori, rivisti : la biblioteconomia in un mondo in trasformazione / Michael Gorman ; traduzione di Giuliano Genetasio ; prefazioni di Rosa Maiello e Alberto Petrucciani ; edizione italiana a cura e con introduzione di Mauro Guerrini. – Firenze : Firenze University Press, 2018.
(Studi e saggi ; 189)
http://digital.casalini.it/9788864537252
ISBN 978-88-6453-722-1 (print)
ISBN 978-88-6453-725-2 (online PDF)
ISBN 978-88-6453-724-5 (online EPUB)

Progetto grafico di Alberto Pizarro Fernández, Pagina Maestra snc
Immagine di copertina: © Tatiana Murzina | Dreamstime.com

Titolo originale:
Our enduring values revisited: librarianship in an ever-changing world .
Chicago: ALA Editions, 2015.

***
Certificazione scientifica delle Opere
Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com).
Consiglio editoriale Firenze University Press
A. Dolfi (Presidente), M. Boddi, A. Bucelli, R. Casalbuoni, M. Garzaniti, M.C. Grisolia, P. Guarnieri, R. Lanfredini, A. Lenzi, P. Lo Nostro, G. Mari, A. Mariani, P.M. Mariano, S. Marinai, R. Minuti, P. Nanni, G. Nigro, A. Perulli, M.C. Torricelli.
***
La presente opera è rilasciata nei termini della licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0: https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode).
This book is printed on acid-free paper
CC 2018 Firenze University Press
Università degli Studi di Firenze
Firenze University Press
via Cittadella, 7, 50144 Firenze, Italy
www.fupress.com
Printed in Italy




Questo libro è dedicato alla memoria di mio fratello
David Gorman, 1946-2005
e dei miei amici
Colin Andrew, 1933-2013
John Garforth, 1934-2014
Bryan McEnroe, 1941-2011
Che il loro ricordo sia benedetto




Ringrazio Tony Molaro, docente di biblioteconomia, per avermi suggerito questo libro; Rachel Chance, direttore delle acquisizioni di ALA Editions, per avermi incoraggiato in ogni fase del progetto; la mia competente vice redattrice Johanna Rosenboh; Kim Thornton, che ha progettato la copertina; Alejandra Diaz, che ha progettato il libro; e Don Chatham, direttore esecutivo associato per l’editoria dell’ALA
Soprattutto, ringrazio mia moglie, Anne Reuland, per una quantità di cose che non è possibile elencare qui





Sommario
Prefazioni
Rosa Maiello , Alberto Petrucciani
Introduzione
Advocacy della biblioteca: riflessioni su I nostri valori, rivisti
Mauro Guerrini
Nota del traduttore
Giuliano Genetasio
Michael Gorman
I nostri valori, rivisti
Prefazione dell’autore
Il mondo completamente alla rovescia?
Capitolo I
Valori
Capitolo II
Storia e filosofia
Capitolo III
Il valore delle biblioteche
Capitolo IV
La biblioteca come luogo
Capitolo V
La capacità di gestione
Capitolo VI
Il servizio
Capitolo VII
La libertà intellettuale
Capitolo VIII
La razionalità
Capitolo IX
L’alfabetismo e l’apprendimento
Capitolo X
L’equità d’accesso
Capitolo XI
La privacy
Capitolo XII
La democrazia
Capitolo XIII
Il bene superiore
Capitolo XIV
Aver fiducia


Prefazioni
Rosa Maiello
Presidente dell’Associazione italiana biblioteche
«L’idea che la rivoluzione digitale abbia reso inutili le biblioteche, che non possiamo più permetterci le biblioteche, o che non ci sia più necessità delle biblioteche sembra, nella migliore delle ipotesi, basata sull’ignoranza e sul rifiuto informato della realtà e, nella peggiore, il trionfo malefico dell’ignoranza, del materialismo e del filisteismo»: in questa affermazione è racchiusa la necessità per l’autore di rivisitare I nostri valori e di consegnarli, in edizione aggiornata e arricchita, ai bibliotecari del ventunesimo secolo affinché possano usarlo come fonte d’ispirazione per confidare nel futuro delle biblioteche e sappiano perorarne la causa. Questo libro è, infatti, una summa dei fondamenti della nostra professione, composta e magistralmente rappresentata nel modo classico dell’orazione aristotelica, dove l’esordio, l’esposizione dei fatti, l’argomentazione condotti con stile asciutto ma a tratti ironico o addirittura beffardo sono concepiti appunto in funzione della puntuale perorazione delle tesi enunciate nei vari capitoli, culminando nell’esortazione finale, «Abbi fiducia!», rivolto ai lettori.
Gorman dimostra efficacemente come le biblioteche siano entità non fungibili per la salvaguardia e la diffusione della conoscenza registrata e come oggi questa funzione sia tanto più necessaria per contrastare il divario digitale ed esorta perciò i bibliotecari ad essere profondamente consapevoli che il loro agire, le metodologie e le tecniche che pongono in essere devono tendere alla salvaguardia e all’affermazione di quel ‘bene superiore’ che la biblioteca concorre a realizzare, incarnando «l’idea stessa di apprendimento, di cultura e di altri valori secolari, esempi concreti del benessere di una comunità e del bisogno crescente di frequentarli».
La biblioteca per Gorman è un luogo fisico, un centro della comunità dove si dispiegano e prendono forma relazioni umane e dove ci si può recare «per avere l’assistenza di altri, bibliotecari in questo caso, più esperti in materia di conoscenza registrata», oppure, «come si va negli edifici sacri anche per pregare da soli», per usarla in autonomia, senza che ciò renda il luogo fisico meno necessario, si tratti di una monumentale biblioteca storica o di una piccola biblioteca di quartiere. Il paragone con i luoghi di culto non impedisce peraltro di concepire l’integrazione nello stesso spazio di biblioteche diverse e di biblioteche e altri servizi, dai centri per anziani alle gallerie d’arte, ai laboratori artigianali, anzi l’autore le addita quali forme innovative di convergenza da incoraggiare, non solo per ottimizzare gli spazi disponibili realizzando economie di scala, ma per la straordinaria opportunità di moltiplicare la capacità di ciascuna di queste istituzioni di accogliere e rispondere ai bisogni espressi o inespressi dei loro pubblici, di promuovere cittadinanza attiva, di fare comunità.
A corollario di questa visione, pur riconoscendo che le tecnologie e i formati digitali possono accrescere e migliorare qualitativamente l’offerta e lo sviluppo dei servizi, Gorman rifiuta categoricamente l’idea che possa esistere una biblioteca interamente digitale, non solo perché ci vorranno decenni per digitalizzare tutto il patrimonio custodito, o perché questo lavoro sarà fatto probabilmente da operatori commerciali non animati dagli stessi valori e dagli stessi obiettivi del servizio bibliotecario, ma perché, da un lato, «La percezione pubblica del valore delle biblioteche è fortemente legata alla loro percezione come luogo» e, dall’altro, a suo modo di vedere un futuro interamente digitale segnerebbe il naufragio di un intero settore dell’economia quale quello editoriale e soprattutto la fine delle opportunità di lettura di testi lineari complessi cui è associato lo sviluppo di memoria, attenzione e capacità di rielaborazione critica. Sono tesi che hanno fatto e faranno discutere, ma che muovono da una constatazione: poche persone sul pianeta sono oggi in grado di programmare o almeno conoscere gli algoritmi di funzionamento delle intelligenze artificiali che analizzano, estrapolano dai rispettivi contesti e riassemblano dati eterogenei per diverse finalità, e il rischio che il controllo dell’informazione concentrato in poche mani possa sfociare in forme di controllo sociale favorito da sofisticate tecniche di entertainment e distrazione di massa è concreto. Semmai si può osservare che proprio per difendere valori come alfabetismo e apprendimento, libertà intellettuale, riservatezza, razionalità, equità di accesso alle fonti e ai servizi d’informazione in rete le biblioteche devono saper governare la tecnologia, utilizzandola per promuovere la partecipazione più ampia e consapevole possibile ai suoi benefici e stimolando il mercato all’innovazione e al miglioramento qualitativo dell’offerta di prodotti e servizi. Si tratta peraltro di una visione fatta propria dal Manifesto IFLA/Unesco sulle biblioteche digitali, ove si afferma che queste ultime sono una componente dei servizi bibliotecari. Vale a dire che l’enfasi è posta sul servizio bibliotecario indipendentemente dal mezzo: le biblioteche digitali non sono l’unica e non necessariamente la principale componente del

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