Breve storia della democrazia
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Breve storia della democrazia , livre ebook

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Description

Scopo del presente volume è ripercorrere la storia delle istituzioni democratiche, dall’esordio classico, nell’Atene del V secolo a.C., alle rivoluzioni borghesi; dal successo della democrazia rappresentativa all’affermazione, nel XX secolo, delle democrazie costituzionali e, infine, dalla crisi contemporanea fino all’ascesa dei partiti populisti. Il libro intende offrire un quadro complessivo che, nella sintesi di una visione d’insieme, abbini la storia delle istituzioni con la storia del pensiero politico, nella convinzione che una simile ottica permetta una migliore comprensione delle dinamiche sottese alla successione degli eventi.



Leonardo Marchettoni insegna Analisi delle istituzioni politiche presso l’Università di Parma. È autore di numerosi saggi, pubblicati su riviste italiane e internazionali, e di due monografie: I diritti umani tra universalismo e particolarismo (Giappichelli, 2012) e Relativismo e differenza culturale (Nuova Cultura, 2012).

Informations

Publié par
Date de parution 14 décembre 2018
Nombre de lectures 4
EAN13 9788864537627
Langue Italiano

Informations légales : prix de location à la page 0,0032€. Cette information est donnée uniquement à titre indicatif conformément à la législation en vigueur.

Extrait

MANUALI
SCIENZE SOCIALI
– 8 –




Leonardo Marchettoni
Breve storia della democrazia
Da Atene al populismo

Firenze University Press
2018




Breve storia della democrazia : da Atene al populismo / Leonardo Marchettoni. – Firenze : Firenze University Press, 2018.
(Manuali. Scienze Sociali ; 8)
http://digital.casalini.it/9788864537610
ISBN 978-88-6453-760-3 (print)
ISBN 978-88-6453-761-0 (online PDF)
ISBN 978-88-6453-762-7 (online EPUB)

Immagine di copertina: © Alberto Pizarro Fernández

Il volume è pubblicato con fondi iscritti nel bilancio del Dipartimento di Giurisprudenza, di Studî Politici e Internazionali dell’Università degli Studi di Parma.

***
Certificazione scientifica delle Opere
Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com).
Consiglio editoriale Firenze University Press
A. Dolfi (Presidente), M. Boddi, A. Bucelli, R. Casalbuoni, M. Garzaniti, M.C. Grisolia, P. Guarnieri, R. Lanfredini, A. Lenzi, P. Lo Nostro, G. Mari, A. Mariani, P.M. Mariano, S. Marinai, R. Minuti, P. Nanni, G. Nigro, A. Perulli, M.C. Torricelli.
***
La presente opera è rilasciata nei termini della licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode).
This book is printed on acid-free paper
CC 2018 Firenze University Press
Università degli Studi di Firenze
Firenze University Press
via Cittadella, 7, 50144 Firenze, Italy
www.fupress.com
Printed in Italy




Questo libro è dedicato alla memoria di Danilo Zolo, maestro di sobrietà, di rigore e di passione


Sommario
Presentazione
Cap. 1 – La democrazia ateniese
1. Democrazia: continuità e cambiamento
2. Origini della democrazia ateniese
3. Le istituzioni della democrazia ateniese
4. Le ragioni dell’estrazione a sorte
5. Esercito e dinamiche sociali
6. Prime testimonianze sulla democrazia
7. Platone
8. Aristotele
Cap. 2 – Democrazia e modernità
1. Il modello romano
2. Modelli di giustificazione del potere nel Medioevo
3. La partecipazione popolare nei comuni
4. Teorizzare l’autonomia
5. Il recupero della tradizione repubblicana
6. Origini dello Stato
7. I livellatori e la prima rivoluzione inglese
8. Il modello contrattualista
9. La Glorious Revolution e Locke
10. Spinoza
11. Montesquieu
12. Rousseau
Cap. 3 – L’Ottocento
1. La rivoluzione americana
2. La rivoluzione francese
3. Dopo la rivoluzione
4. Constant e Tocqueville
5. Bentham e John Stuart Mill
6. Kant
7. Fichte e Hegel
8. Marx
Cap. 4 – Il Novecento
1. Tra Ottocento e Novecento
2. Weber
3. La crisi della sovranità popolare e l’elitismo
4. Dopo la prima guerra mondiale
5. Il secondo dopoguerra
6. Rawls
7. Hayek, Nozick e la tradizione neoliberale
8. La teoria critica e Habermas
9. Foucault
Cap. 5 – La democrazia costituzionale
1. I limiti della democrazia
2. I diritti fondamentali
3. Costituzioni e pluralismo
4. Parlamenti e partiti
5. Partiti e comunicazione nel secondo dopoguerra
6. Partiti e pluralismo
Cap. 6 – Crisi e trasformazioni della democrazia
1. Elementi di crisi della democrazia
2. L’alternativa deliberativa
3.Populismo
Conclusioni . Democrazia e verità
Bibliografia


Presentazione
… poiché, quand’anche in certo qual modo e per uomini leggeri le cose non esistenti possano rappresentarsi con parole più facilmente e con minore responsabilità delle esistenti, allo storico pio e coscienzioso accade esattamente il contrario: nulla si sottrae tanto alla rappresentazione mediante la parole e d’altro canto nulla è tanto necessario porre davanti agli occhi quanto certe cose, la cui esistenza non è né dimostrabile né probabile, le quali però appunto perché uomini pii e coscienziosi le trattano quasi fossero cose esistenti, si avvicinano un poco all’essere e alla possibilità di nascere.
H. Hesse, Il giuoco delle perle di vetro
Apprestandomi a concludere questo lavoro mi rendo conto che un’esecuzione ideale del progetto avrebbe richiesto una conoscenza approfondita della storia del pensiero politico, oltre a una completa padronanza dei diversi contesti storici, dell’evoluzione delle istituzioni, e via dicendo. Si tratta evidentemente di un traguardo che probabilmente non si può sperare di raggiungere neppure al termine di un’operosa carriera di studioso. Non c’è bisogno di dire che non posseggo simili competenze.
Come è inevitabile che sia, la selezione degli argomenti e degli autori è determinata da un coacervo di fattori contingenti – conoscenze pregresse, preferenze, intenti – all’interno di un auspicio generale di leggere la storia della democrazia sullo sfondo della storia del pensiero politico e della storia delle istituzioni. Questa circostanza mi porta retrospettivamente a vedere il mio lavoro, non come il tentativo di fornire una descrizione, più o meno accurata, di un continente già noto, ma come un esperimento volto a formulare congetture sulle caratteristiche salienti di un territorio in larga parte inesplorato, estrapolandole dagli sparsi dati in mio possesso. Se si porta all’estremo questo punto di vista, cambia la natura stessa del compito che ci si propone: non un’impresa ricostruttiva, ma un tentativo costruttivo ; più che scoprire e descrivere qualcosa che esiste già, immaginare un sistema di nessi e relazioni che possa risultare persuasivo.
La scelta e l’organizzazione del materiale tradisce l’origine e la destinazione di questa Breve storia della democrazia . Il testo nasce come supporto del Corso di Analisi delle Istituzioni Politiche che tengo dall’a.a. 2014-2015 presso l’Università di Parma. In questi anni mi sono valso di svariati eccellenti strumenti didattici, tra cui mi piace ricordare Democrazia di Stefano Petrucciani, che per molti versi rappresenta il modello che ho maggiormente tenuto presente nella selezione degli argomenti.
Diversi colleghi e amici mi hanno inviato osservazioni e commenti, segnalando errori e omissioni: Luca Baccelli, Thomas Casadei, Emanuele Castelli, Pietro Costa, Dimitri D’Andrea, Francesco De Vanna, Gianluigi Palombella, Lucia Re, Emilio Santoro, Italo Testa. A tutti loro il mio più sentito ringraziamento. Ringrazio inoltre i due anonimi referees della Firenze University Press.
Infine, mi sia consentito rivolgere un affettuoso pensiero a mio padre Lorenzo, ai miei figli Lorenzo, Francesco e Alessandro e a mia moglie Patrizia, che mi hanno sostenuto durante la stesura di queste pagine.
Balatonfenyves, agosto 2018


Capitolo primo


La democrazia ateniese
1. Democrazia: continuità e cambiamento
Il termine ‘democrazia’ ha origini greche – da demos e kratos = ‘governo del demos ’ – e indica una delle tre basilari forme di governo , vale a dire una delle modalità in cui il potere politico viene esercitato e, quindi, uno dei modelli fondamentali di organizzazione del sistema politico 1 : monarchia – in cui il governo è in mano a uno solo –, aristocrazia – in cui il governo è in mano a pochi, eminenti per ascendenza – e democrazia appunto – in cui il governo è in mano a molti.
Peraltro, vale la pena notare come il riferimento al demos contenga una potenziale ambiguità: da una parte, il demos rappresenta l’intero corpo dei cittadini, quindi è termine tendenzialmente includente e avalutativo, che definisce un insieme di persone privo di un’identità specifica; dall’altra, connota più precisamente il popolo, in contrasto con le fazioni nobiliari. Quindi è termine che comporta potenziali esclusioni e si presta a un uso valutativo 2 . I membri del demos , in questa seconda accezione, sono portatori di un’identità. Inoltre, il riferimento al kratos , che significa ‘potere’, ‘potenza’ ma anche ‘violenza’ è probabilmente spia di un’originaria accezione negativa, che coglieva gli aspetti di prevaricazione sulla legge insiti nel governo del popolo 3 .
Oggetto di questa primo capitolo è la democrazia ateniese 4 . Tuttavia, prima di entrare nello specifico, può essere utile premettere alcune brevissime distinzioni introduttive 5 . La prima distinzione importante è quella tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa . La democrazia diretta è una forma di governo nella quale i cittadini amministrano direttamente la comunità politica, riunendosi in assemblea e prendendo le decisioni più importanti – non necessariamente approvando le leggi – come nell’Atene del V-IV secolo a.C. Nella democrazia rappresentativa – come in tutte le democrazie contemporanee – i cittadini eleggono dei rappresentanti che eserciteranno il potere di fare le leggi.
Democrazia non è sinonimo di sovranità popolare . Infatti, detto «sovranità» il sommo potere connesso all’e

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