La fine del sogno
147 pages
Italiano

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La fine del sogno , livre ebook

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Description

Non solo Phobetor è reale, ma sta per distruggere la vita su ogni pianeta abitato da esseri senzienti. Insomma, comincia a rappresentare un problema.
 
A meno che io non sia in qualche modo l’eroina di un’antica profezia – e, diciamoci la verità, non lo sono – tutte le persone a cui voglio bene sono in un mare di guai.
 
Mi chiamo Bailey Spade e questo è il finale della mia storia.

Sujets

Informations

Publié par
Date de parution 10 février 2023
Nombre de lectures 1
EAN13 9781631428166
Langue Italiano

Informations légales : prix de location à la page 0,0300€. Cette information est donnée uniquement à titre indicatif conformément à la législation en vigueur.

Extrait

LA FINE DEL SOGNO
LA SERIE DI BAILEY SPADE: LIBRO 4


DIMA ZALES

♠ MOZAIKA PUBLICATIONS ♠
Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e fatti sono frutto dell'immaginazione dell'autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi riferimento a persone reali, viventi o defunte, attività commerciali, avvenimenti o luoghi è puramente casuale.


Copyright © 2023 Dima Zales e Anna Zaires
www.dimazales.com/book-series/italiano/


Traduzione italiana: Sabrina Scalvinoni


Tutti i diritti riservati.


Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, scansionata o distribuita in alcuna forma stampata o elettronica senza autorizzazione, ad eccezione dell'utilizzo in una recensione.


Pubblicato da Mozaika Publications, stampato da Mozaika LLC.
www.mozaikallc.com


Copertina di Orina Kafe
www.orinakafe.design


e-ISBN: 978-1-63142-816-6
ISBN: 978-1-63142-819-7
INDICE



Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Capitolo 13

Capitolo 14

Capitolo 15

Capitolo 16

Capitolo 17

Capitolo 18

Capitolo 19

Capitolo 20

Capitolo 21

Capitolo 22

Capitolo 23

Capitolo 24

Capitolo 25

Capitolo 26

Capitolo 27

Capitolo 28

Capitolo 29

Capitolo 30

Capitolo 31

Capitolo 32

Capitolo 33

Capitolo 34

Capitolo 35

Capitolo 36

Epilogo


Estratto da I Lettori di Pensieri di Dima Zales

Estratto da Royally Tricked – Inganno regale di Misha Bell

Biografia dell’autrice
CAPITOLO UNO

Sto baciando Valerian.
Sto baciando per la seconda volta nel mondo reale, ed è magnifico. La stanza d'ospedale intorno a me inizia a girare su se stessa. Le mie dita affondano tra i suoi folti capelli setosi, e le sue labbra sono morbide e lisce, la sua abile lingua...
Qualcuno si schiarisce la voce con maleducazione.
M'irrigidisco. Prima di quel momento, il pensiero di batteri e virus non mi passava nemmeno per l'anticamera del cervello, ma adesso, le immagini di uno scolo retronasale s'impossessano della mia coscienza, rovinando l'atmosfera.
Valerian si ritrae e guarda in tralice l'intruso: un Felix dall'aria timida, che sembra ancora più magro senza la sua tuta da robot.
"Scusate." Felix arretra, uscendo dalla stanza. "Io... cioè, gli altri... Se vi siete alzati, dovremmo tornare indietro."
Tornare indietro. Su Gomorra. Giusto.
Pur detestando di essere stata interrotta durante questo momento con Valerian, tornare indietro è un'ottima idea. Tra l'incremento dei miei poteri di camminatrice dei sogni e la rivelazione sulla mia gemella, non realmente morta, andare dalla mamma è in cima alla lista delle priorità.
"Ci troviamo su un pianeta post-apocalittico, devastato da un virus letale" continua Felix, sempre sulla difensiva. "Non è esattamente il posto adatto per un giro di giostra."
Valerian gli mostra probabilmente qualcosa con i propri poteri, poiché lui sbianca, alza i tacchi e scappa via.
"Ci conviene andare" dico riluttante, con gli occhi incollati alle sensuali labbra di Valerian.
"Alla prossima" mi mormora nell'orecchio, ed esce dalla stanza a lunghi passi.
Con un sospiro, lo seguo.
Quando sono stata portata in questo ospedale da Necronia ero a malapena cosciente, e adesso che percorro i bianchi corridoi con la mia consapevolezza ancora integra, vorrei che qualcuno mi mettesse k.o. di nuovo, per non vedere cadaveri sparsi dappertutto.
Il virus che Icelus aveva pianificato di scatenare su Necronia si era prima diffuso qui, con risultati letali.
Questo senso di tetraggine mi accompagna fino all'esterno, dove la squadra sta aspettando all'interno di un cerchio di cadaveri in posizione eretta. Ciò è merito di Rowan, la negromante che ha abbandonato Necronia assieme a noi.
Mentre ci avviciniamo, si spinge sopra la testa i tipici occhiali protettivi in stile steampunk, per tenere a bada alcune ciocche ribelli dei capelli dallo strano colore: biondo ossigenato su metà testa, nero corvino sull'altra metà. Alle sue spalle, c'è Fabian nella sua muscolosa forma umana, e per una volta, è vestito. Accanto a lui, c'è Dylan, con i lunghi capelli castani stranamente arruffati e gli occhi vitrei, privi dell'acuta intelligenza che li aveva sempre resi così vivaci. Itzel, la nostra amica gnoma, e Ariel, la uber coinquilina di Felix, sono con loro.
Nel vedermi, quest'ultima si apre in un sorriso radioso, che rivela i denti perfetti da uber.
"Era ora. La Bella Addormentata si è svegliata" mi dice Rowan. "Scommetto che c'è stato un bacio." Strizza l'occhio a Valerian.
Felix arrossisce, e Valerian scuote la testa, mentre Itzel si limita a sbuffare sotto la maschera respiratoria.
"Zombie novelli?" chiedo a Rowan, con un'occhiata ai cadaveri in piedi.
Annuisce. "Ho radunato alcuni aiutanti per il viaggio." Sottolinea il termine preferito dai necroniani.
Ariel osserva la strada, preoccupata. "Per fortuna l'ha fatto. Gli Spiritati ci hanno attaccati due volte, mentre eravate fuori gioco."
Scruto la mandria di zombie, ma naturalmente, nella morte, gli Spiritati sembrano identici agli altri cadaveri. "Due volte? Non sapevo che fossero rimaste in vita abbastanza persone da trasformare in Spiritati, su questo pianeta."
"Ce ne sono" afferma Felix. "Infatti, mentre eravate privi di sensi, sono riuscito a localizzare un computer nell'ospedale, e ad usare i miei poteri per entrare nell'equivalente di internet di questo mondo. Ho diffuso la formula della cura ovunque possibile. Così, i sopravvissuti dovrebbero avere una possibilità."
Ariel approva, dandogli una pacca sulla spalla. "Mi chiedo se i Consigli possano lasciare una cura pronta all'uso qui, quando la porteranno su Necronia."
"Dirò loro di farlo" risponde Valerian. "Adesso, dovremmo uscire prima del prossimo attacco di Spiritati. Per quel problema, non possediamo alcun rimedio."
Fabian spinge di lato gli zombie, per consegnare a me e a Valerian le nostre pistole di Gomorra. Quando le abbiamo riposte, mi porge la mia katana, facendo lo stesso con Valerian e i suoi sai.
Dylan è ancora lì impalata, con gli occhi vacui.
"Dylan" affermo formalmente. "Volevo ringraziarti. Se tu non avessi messo a punto la cura, io e Valerian faremmo ormai parte della mandria di zombie di Rowan."
Sentendosi nominare, Dylan si gira nella mia direzione generale, ma senza incrociare il mio sguardo. Non riconosce nemmeno il ringraziamento.
Strano.
Non si era mai comportata così.
È uno degli effetti collaterali dell'atto di Rowan, che l'ha riportata indietro dal regno dei morti? Con una punta di senso di colpa, ricordo che, secondo Rowan, Dylan non sarebbe stata più la stessa, eppure io, Valerian e Fabian l'abbiamo comunque esortata a mettere in pratica quella speciale resurrezione.
Poi, qualcos'altro cattura la mia attenzione. Tranne Itzel, nessuno indossa più la maschera, anche se ci troviamo su un pianeta infettato da un virus.
Quando chiedo informazioni, Dylan sembra rianimarsi un po'. "La cura non è soltanto una cura" spiega con un accenno del solito tono da professoressa, "ma anche un trattamento profilattico."
Ah, quindi l'hanno assunta tutti. Perspicace.
Rowan si passa una mano nella metà di capelli ossigenati. "Andiamo."
Lei e Fabian attraversano la strada, subito seguiti da noi e dagli zombie.
Entriamo di nuovo nella stazione dei treni, e grazie a Rowan, i cadaveri violacei che giacciono a terra si uniscono al nostro gruppo di zombie.
A causa della quantità numerica, la nostra processione impiega un po' di tempo per attraversare il labirinto di corridoi in direzione dell'hub, dove osservo Rowan fare qualcosa di strano: prende per mano lo zombie più vicino, che afferra la mano di un altro, e così via, concatenandosi allo stesso modo, finché tutti si tengono per mano come una macabra combriccola di bambini dell'asilo.
"È l'unico modo per farli passare nel portale" spiega Rowan. "Così, risultano come mie proprietà."
Lancio un'occhiata colpevole a Dylan.
Rowan si china e infila Frank, il suo animale resuscitato, simile ad un opossum, in un sacco che le penzola di traverso dal corpo. "Dylan è ancora una Conoscente. Penso sia in grado di varcarlo senza di me. Spero."
Fabian porge la mano a Dylan. "Che ne dici di non correre rischi?"
Se fossi nei panni di Dylan, chiarirei di non essere affatto una proprietà di Fabian, ma lei si limita a stringergli la mano, mansueta, evitando lo sguardo del licantropo.
Accidenti. Mi auguro proprio che questo strano comportamento sia temporaneo.
Valerian guarda Rowan. "Dov'è il corpo del tuo promesso sposo?"
"L'abbiamo interrogato, mentre eravate privi di sensi" risponde. "Keyser non sapeva granché. L'antico vampiro, tramite la malia, l'aveva indotto ad ostacolare chiunque accennasse a 'Icelus', e nello stesso momento era stato infettato, e gli era stato raccontato l'incubo che l'avrebbe trasformato in uno degli Spiritati."
"E tutti i vampiri che abbiamo ucciso su Necronia?" chiede Valerian. "Potresti riportarli indietro, per interrogarli?"
"Ci ho provato" risponde Rowan. "Credo che non funzioni con i vampiri morti, ed è sensato, considerando la loro seconda morte e il resto."
Valerian impreca sottovoce. "Abbiamo disperatamente bisogno di informazioni sul nemico."
Gli metto una mano sulla spalla. "Magari, Maxwell avrà qualcosa per noi, quando arriveremo su Gomorra." Mi rivolgo a Dylan. "Ti ha detto qualcosa su quell'argomento nei tuoi sogni?"
Lei non risponde.
"Dylan" interviene Fabian in tono rassicurante. "Hai dormito?"
Scuote la testa.
Rowan dà un colpetto al sacco, dove ha infilato il suo animale da compagnia. "Anche Frank non dorme."
E nemmeno i vampiri, un'altra specie di non morti, ma non sarebbe carino sottolinearlo.
"Andiamo" continua Rowan, e prima che qualcuno possa obiettare, guida il corteo di zombie dall'altra parte del portale al plasma rosa.
Riemergiamo in un hub,

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